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Depressione in calo in Italia, ma 4 persone su 10 non chiedono aiuto

Salute e Benessere
Foto di archivio (Getty Images)

Secondo i dati pubblicati dall’Iss sul portale Epicentro, nel 2018 gli adulti che hanno riferito di avere sintomi depressivi sono stati il 6% (7,8% nel 2008), ma il 40% sceglie di non curarsi 

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Negli ultimi dieci anni, la depressione ha fatto registrare un lieve calo in Italia, ma ancora un’alta percentuale di chi ne soffre, il 40%, non si cura. Lo rivela un’indagine pubblicata su Epicentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), nell’ambito dell’iniziativa Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), dalla quale emerge che la situazione non è uniforme in tutto il paese e nemmeno per classi d’età.

In calo rispetto al 2008

I dati riportati nell’indagine, che ha coinvolto persone con età compresa tra i 18 e i 69 anni, mostrano che nel 2018 gli adulti che hanno riferito di avere sintomi depressivi sono stati il 6%, in calo rispetto al 7,8% registrato nel 2008, complice, sostengono gli esperti, una parziale uscita dalla crisi economica scoppiata proprio in quell’anno. Tuttavia, non è ovunque così: nel Sud, ad esempio, la riduzione è meno significativa, mentre in Molise, Campania, Sardegna, Emilia Romagna e Umbria si registrano percentuali più alte di soggetti con sintomi depressivi. In ogni caso, ciò che preoccupa maggiormente i medici è l’alto numero di persone che decide di non rivolgersi a uno specialista. "Il dato del 40% delle persone che riferisce sintomi depressivi ma non si cura è allarmante", sottolinea Massimo Cozza, direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Roma 2. “Oggi - aggiunge - c’è possibilità di guarigione e abbiamo efficaci possibilità terapeutiche. Si può e si deve chiedere aiuto”.

Colpisce di più donne e anziani

Per quanto riguarda l’età, la depressione è più frequente nelle persone anziane, toccando una percentuale pari all’8% fra i 50-69enni. A soffrirne maggiormente sono le donne (7%), le classi socialmente più svantaggiate a causa di difficoltà economiche (l’8% di chi non possiede un lavoro) o di istruzione, chi convive con una malattia cronica (13%) e chi vive da solo (8%). I soggetti depressi, infine, percepiscono compromesso il proprio benessere psicologico per una media di 14 giorni al mese, con ripercussioni anche sulla salute del corpo, con 8 giorni passati in cattive condizioni fisiche.