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Candida Auris, dove si diffonde il fungo considerato una “minaccia impellente”

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

È stato individuato per la prima volta in Giappone nel 2009, ma negli ultimi anni si è diffuso in molti altri Paesi. Negli Stati Uniti si sono verificati quasi 600 casi 

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Individuato per la prima volta in Giappone nel 2009 nell’orecchio di una donna di 70 anni, Candida Auris è un fungo lievitiforme resistente ai farmaci ed estremamente pericoloso per le persone con un sistema immunitario debilitato. Negli ultimi anni, il micete si è diffuso in vari Paesi (tra cui la Corea del Sud, l’India, il Sud Africa, il Kuwait, la Colombia, il Venezuela, il Pakistan e il Regno Unito) e recentemente i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno dichiarato che negli Stati Uniti sono stati accertati quasi 600 casi e che il fungo rappresenta una “minaccia impellente”. In Europa, la prima infezione da Candida Auris è stata registrata in un ospedale cardiologico di Londra. Nel periodo compreso tra aprile 2015 e luglio 2016 si sono verificati 50 contagi.

La diffusione di Candida Auris nelle strutture sanitarie

Uno studio pubblicato nel 2018 sulla rivista scientifica Emerging Infectious Diseases aiuta a capire quanto possa essere insidioso questo fungo. Per realizzare la ricerca, gli studiosi hanno preso in considerazione 51 casi di infezione da Candida Auris che si sono verificati in varie strutture sanitarie di New York tra il 2016 e il 2018. Dai risultati della ricerca è emerso che quasi la metà dei pazienti ha perso la vita entro 90 giorni dalla diagnosi. Il 98% dei campioni del fungo prelevati si è rivelato resistente al fluconazolo, un comune antimicotico. I ricercatori hanno effettuato dei test all’interno delle strutture sanitarie e in quasi tutte hanno individuato la presenza di Candida Auris in vari oggetti di uso comune e su quasi tutte le superfici (inclusi i muri). Le caratteristiche più insidiose del fungo sono la sua grande resistenza agli antimicotici e la sua capacità di trasmettersi indirettamente da un paziente all’altro.

La resistenza agli antimicotici

Solitamente, le infezioni da Candida Auris si verificano nei pazienti debilitati o con malattie croniche (come il diabete) dopo numerose settimane trascorse all’interno di una struttura sanitaria. Chi è in buona salute corre un rischio nettamente inferiore. Negli ultimi anni, la comunità scientifica si è concentrata soprattutto sulla lotta ai batteri resistenti agli antibiotici, ma è ormai evidente che anche alcune specie di funghi rappresentano una minaccia da non sottovalutare. Per gli esperti di sanità è necessario creare delle nuove potenti medicine per contrastare i microorganismi. Ribadiscono, inoltre, che l’abuso di farmaci antifungini e antibiotici deve cessare: è stato proprio l’uso eccessivo di questi farmaci a consentire ai batteri e ai funghi di sviluppare una resistenza sempre maggiore.