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Stimoli elettrici, possibile chiave per il trattamento delle paralisi

Salute e Benessere
disabile (Getty Images)

Un team della Mayo Clinic e dell'Università di Los Angeles ha fatto sì che un uomo con completa paralisi degli arti inferiori sia riuscito a rimettersi in piedi e a camminare 

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I messaggi sensoriali e motori che interessano il movimento dei muscoli sono trasmessi al cervello attraverso il midollo spinale.
Degli eventuali traumi potrebbero interrompere il flusso di informazioni dal punto in cui si verifica la lesione. Ciò comporta, a seconda della gravità, l’alterazione dei messaggi di movimento, di sensibilità, del controllo dell’intestino e della vescica, della funzione sessuale, della respirazione, della temperatura e della pressione sanguigna.
Nel caso specifico in cui il trauma si verificasse nella regione cervicale del midollo spinale (all’altezza del collo) la conseguenza potrebbe essere la tetraplegia, che determina l’assenza o la limitazione della sensibilità e del movimento dei quattro arti e della zona sottostante la lesione. Quando, invece, quest’ultima interessa l’area toracica causa la paraplegia, che blocca la funzionalità degli arti inferiori.

Stimolazione elettrica del midollo spinale

Fino a ora, nonostante i continui miglioramenti dell’intervento sanitario e dei percorsi riabilitativi tecnologici studiati appositamente per garantire ai pazienti con lesioni midollari (LM) un recupero migliore delle varie funzioni, non vi sono stati sostanziali sviluppi in merito.
Dei ricercatori hanno recentemente dimostrato come la stimolazione elettrica del midollo spinale abbia un potenziale terapeutico nell’uomo. Quest’ultima, infatti, faciliterebbe le contrazioni muscolari volontarie, consentendo ai pazienti di restare in piedi.
Come riportato sulla rivista Nature Medicine, un team di esperti della Mayo Clinic e dell'Università di Los Angeles ha permesso a un uomo con completa paralisi degli arti inferiori di rimettersi in piedi e camminare. Il giovane 29enne, infermo a seguito di un incidente sulle piste da sci, ha iniziato il proprio percorso di recupero nel 2016 quando gli è stato impiantato uno stimolatore elettrico proprio al di sotto della lesione che ne aveva comportato la paralisi dal torso in giù.

Buona riuscita dell’esperimento

La stimolazione elettrica, unitamente a delle sedute di fisioterapia durante le quali il paziente ha effettuato delle passeggiate sul tapis ruolant affiancato dal personale esperto, ha permesso al giovane di rimettersi in piedi. Nel corso delle terapie è riuscito, inoltre, a mantenere l’equilibrio e a muoversi riducendo sostanzialmente il bisogno di assistenza.
Nonostante siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere le modalità di funzionamento della stimolazione elettrica, questo studio ha permesso per la prima volta la riattivazione dei circuiti del midollo spinale a seguito di una grave lesione midollare.