Miur finanzia ricerca su farmaci con bava di lumache sarde
Salute e BenessereIl nuovo progetto di ricerca "Helix Recovery", che studia le secrezioni delle chiocciole della Sardegna, vince il bando per le ricerche sulla chimica verde
Farmaci e cosmetici in futuro potrebbero contenere la bava delle lumache sarde. È pronto per partire il nuovo progetto di ricerca "Helix Recovery", lo studio che si è assicurato il finanziamento del Miur di 1 milione e 280 mila euro per i prossimi 36 mesi, ottenendo il primo posto nel bando di selezione istituito per le ricerche sulla chimica verde. Il progetto ha superato la concorrenza delle altre 17 proposte giunte al Ministero da tutta Italia. La ricerca è il risultato della collaborazione tra l'Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) della Sardegna, l'Università di Ferrara e i privati.
La bava delle lumache viene già usata dall’industria del benessere
Di recente la bava delle chiocciole è stata scoperta dal mercato del benessere che ha cominciato a inserirla nei suoi prodotti, sia per preparare creme e cosmetici, sia nella composizione di farmaci come sciroppi e integratori per la tosse. Le sue proprietà organiche e chimiche “non risultano essere mai state comprovate da un punto di vista squisitamente scientifico. Inoltre, non è chiara la sua composizione e la sua sicurezza sul piano chimico e microbiologico - sottolinea Maria Paola Cogoni del laboratorio di Microbiologia alimenti e acque dell'Izs di Cagliari, coordinatrice e responsabile scientifica dell'intero progetto -. È importante che questa materia così promettente sia pura, certificata e di sicuro impatto". Per il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell'Università di Ferrara il responsabile scientifico è Claudio Trapella.
L’Izs garantirà la qualità dei prodotti
L’Istituto zooprofilattico redigerà dei protocolli di allevamento sperimentale che consentano, oltre a proteggere il benessere degli animali, di far sì che generino una secrezione di ottima qualità. "Si tratta di uno studio in grado di migliorare la qualità della vita delle persone e di dare al consumatore un prodotto tracciabile e soprattutto sicuro. Quest’ultimo dovrà rispondere ai principi etici nel rispetto degli animali e dell'ambiente - riassume il direttore generale dell'Izs, Alberto Laddomada -. Fra gli obiettivi che ci poniamo c’è anche quello di accompagnare un settore economico dalle grandi potenzialità allo sviluppo e alla crescita".