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Vaccini: dove è previsto l'obbligo negli asili

Salute e Benessere

Diverse regioni si sono già mosse mentre in altre si è ancora in fase di valutazione consiliare. In attesa di una legge nazionale, annunciata dal ministro Lorenzin e che potrebbe comprendere anche le elementari

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L'obbligo delle vaccinazioni per i bambini che si iscrivono al nido o alla scuola materna, previsto nel decreto annunciato dal ministro Beatrice Lorenzin (che potrebbe però riguardare, nelle intenzioni del ministro anche le elementari), è già attivo in diverse regioni italiane. Questa la situazione ad oggi:

Toscana ed Emilia Romagna

In queste due regioni la legge è già operativa, lo stesso vale per il comune di Trieste e, in generale, nel Friuli Venezia Giulia.

Lombardia

In Lombardia la legge arriverà a breve: entro giugno saranno approvate le nuove regole per gli asili nido, che prevederanno anche l'obbligo per le strutture di richiedere i certificati vaccinali dei bimbi.

Piemonte

In Piemonte si inizia proprio oggi la discussione della legge per l'obbligo vaccinale all'asilo, con i consiglieri regionali che vengono sommersi da mail di genitori “no-vax” che chiedono di bloccare la norma.

Lazio e Puglia

In Lazio l'iter della legge è partito già a gennaio mentre in Puglia si sta ancora valutando in sede di Consiglio regionale.

A livello nazionale

Stanno diventando sempre più numerose le regioni che stanno decidendo di affrontare la questione del calo della copertura vaccinale, mentre è al vaglio l'ipotesi di una legge nazionale.

Un obbligo antico, decaduto nel 1999

L'obbligo di vaccinazione per l'iscrizione a scuola non è del tutto una novità per il nostro paese. Era stato già stabilito nel lontano 1967, per essere in vigore oltre 30 anni e infine decadere nel 1999.

Quali sono le vaccinazioni obbligatorie

Nella maggior parte delle regioni italiane, si può frequentare la scuola anche senza le vaccinazioni obbligatorie, cioè quelle antidifterica, antitetanica, antipoliomelitica e antiepatite virale B. Sarà così fino quando tutte le regioni seguiranno l'esempio di quelle che hanno reso le vaccinazioni obbligatorie per essere ammessi a scuola o quando non verrà approvata una legge nazionale.