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Roma, catturata nel giardino di un liceo la vipera che spaventava il quartiere Tufello

Lazio
©Ansa

Il rettile era stato avvistato nella serata di martedì nel cortile del liceo Aristofane. Ieri pomeriggio uno studente dell’istituto comprensivo ha riferito alla preside di averlo avvistato e sul posto sono intervenuti i carabinieri del corpo forestale

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Da due mesi era diventata l'incubo degli abitanti del quartiere: la vipera che girava per il Tufello era stata avvistato nella tarda serata di martedì, nel giardino del liceo Aristofane. Dopo le prime ricerche, con esito negativo, nel primo pomeriggio di ieri uno studente dell'istituto comprensivo ha riferito alla preside Raffaella Giustizieri di aver visto il rettile. Sul posto, per la cattura, sono subito intervenuti i carabinieri del Corpo Forestale e il Comandate Cicolani. La notizia è riportata da Il Messaggero.

La cattura della vipera

La vipera - un esemplare Aspid Fracisciredi, conosciuta come la Vipera di Redi, lunga oltre 60 centimetri - è sempre rimasta lì, nel giardino della scuola media. Si era nascosta all'interno di un tubo corrugato, alla ricerca del calore e della tranquillità. Un collaboratore scolastico e un professore hanno cercato di bloccare le estremità del tubo con alcune grosse pietre per evitare la fuga del rettile. Sul luogo del ritrovamento è intervenuto anche naturalista ed esperto zoofilo Andrea Lunerti, che ha provveduto alla cattura della vipera. L'animale, una femmina, adulta, era in buone condizioni e non era affatto in "dolce attesa".

Il naturalista: “Contenti per la sicurezza dei bambini e del rettile”

Andrea Lunerti ha spiegato al quotidiano che la vipera sta bene ed è in buone condizioni: “Dal tubo dove si era nascosta, l'ho fatta scivolare all'interno del bidone della spazzatura e in giornata sarà liberata nel parco regionale di Veio, a tre chilometri di distanza dal primo centro abitato. Siamo contenti del lavoro svolto soprattutto per la sicurezza dei bambini, degli adulti e del rettile stesso”.

Gli avvistamenti

Il rettile si aggirava nei cortili di Via Monte Massico e Via Monte Cracco. I carabinieri del Corpo forestale avevano effettuato tre sopralluoghi. Nel condominio dove è scattato il primo allarme, al nido e alla scuola materna della zona ed infine al liceo Aristofane, dove è stata catturata. Nei portoni erano stati affissi alcuni cartelli con foto segnalatica e numeri di emergenza ai quali chiamare il caso di avvistamento. Era stata diffusa la notizia che il rettile fosse in "dolce attesa", ma la notizia si era poi rilevata falsa.

L’etologo: “Città è per la vipera una fonte di calore”

Lunerti, riporta Il Messaggero, ha affermato che le vipere sono “animali lenti e sprovveduti” e se “si trovano nei centri urbani sono costretti a sopravvivere cercando cibo tra il cemento e nelle abitazioni delle persone. La città rappresenta per la vipera una fonte di calore. Ecco perché occorre sempre mantenere massima prudenza nei centri abitati”. Secondo l'etologo “la vipera è un rettile che non scappa, ma percepisce l'arrivo dell'uomo attraverso i rilevatori di vibrazioni che si trovano sotto le mandibole. Un animale cieco e pericoloso proprio perché non ha via di fuga”.

I consigli dell’esperto

Sempre al quotidiano, Lunerti ha dato alcuni consigli di comportamento: “Mai mettere le mani dove non vediamo. Quando passeggiamo nei boschi è opportuno armarci di bastoni, utilizzare i guanti e forcine. Spesso il morso - non accidentale - potrebbe essere a secco. Il veleno non entra nel sangue dell'uomo. Ci sono altre situazioni più a rischio. Come ad esempio quando raccogliamo un frutto, oppure al termine della potatura delle siepi. I rimasugli diventano habitat perfetto per le vipere, perché producono calore. Il morso potrebbe essere pericoloso perché la mano umana viene confusa con un piccolo roditore”.

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