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Roma, riparte turismo a Pasqua ma è 37% in meno rispetto a pre Covid

Lazio

Dopo due anni difficili a causa della pandemia, per questa Pasqua il turismo nella Capitale è in ripresa, con un numero di arrivi e presenze in crescita rispetto al 2021, anche se ancora inferiore di oltre un terzo rispetto ai livelli prepandemici del 2019

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In vista delle vacanze di Pasqua e il ponte del 25 aprile, gli albergatori di Roma provano a guardare oltre la crisi che attanaglia il settore da due anni a causa della pandemia (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA). Dopo due anni difficili a causa della pandemia, per questa Pasqua il turismo a Roma è in ripresa, con un numero di arrivi e presenze in crescita rispetto al 2021, anche se ancora inferiore di oltre un terzo rispetto ai livelli prepandemici del 2019. A scattare la fotografia sulla situazione del turismo nella Capitale sono i dati previsionali dell'Ente bilaterale del turismo del Lazio, presentati ieri nel corso del convegno Albergatore Day di Federalberghi Roma.

Le previsioni di afflusso a Pasqua 2022

A Roma Capitale gli arrivi complessivi per il periodo di Pasqua sono stimati in 235mila unità, meno 37% rispetto a Pasqua 2019, e le presenze in circa 583mila unità, meno 39,6%. Negli esercizi alberghieri sono attesi 155mila arrivi, meno 38,6%, e 373mila presenze, meno 40,2%. Sempre in base alle previsioni, negli esercizi complementari si attendono 80mila arrivi, meno 33,4%, e 210mila presenze, meno 38,4%.

La crisi del turismo a Roma durante la pandemia

Il Covid ha desertificato la città di turisti, svuotando il centro storico di visitatori, con i monumenti da cartolina oggi con poche code all'esterno e gli hotel che faticano ad andare avanti. Un terzo delle circa 1.250 strutture alberghiere è ancora chiuso, qualcuna non riaprirà più. Con la crisi del settore ci sono circa ottomila posti di lavoro a rischio. Una speranza di ripresa nei prossimi anni è riposta nella buona riuscita di alcuni eventi sportivi, dagli europei di atletica a quelli di nuoto, fino alla sfida del Giubileo del 2025. Con il sogno della candidatura ad Expo 2030.

Federalberghi: "C'è qualche segnale positivo, ma mancano flussi importanti da alcuni Stati"

"Dopo la crisi della pandemia oggi questi venti di guerra non ci rallegrano, ma qualche segnale positivo lo registriamo - spiega il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, intervenendo all'Albergatore Day all'hotel Parco dei Principi -. All'appello però mancano i flussi da Russia, Cina, Sud Est asiatico, Corea, Giappone, che rappresentano circa il 50 per cento del turismo a Roma". Roscioli poi aggiunge: "Dobbiamo ancora essere accompagnati dal governo per un po'. Il settore a Roma copre il 12% del Pil, purtroppo ci sono aziende che hanno chiuso e hanno dovuto licenziare. Sono sicuro che chi e' stato licenziato verra' riassorbito, se cresciamo con aiuti di governo e con il Comune che ci può far essere partecipi di questa sfida".

Sindaco Gualtieri: "Segnali di ripresa, siamo pronti al salto di qualità"

Sulla questione turismo è intervenuto al convegno anche il sindaco Roberto Gualtieri, secondo il quale Roma ha davanti "opportunità senza precedenti: dalle risorse del Pnrr al Giubileo, dalla Ryder Cup alla candidatura all'Expo e ai mondiali di skateboard, fino a una maggiore attenzione delle istituzioni nazionali al ruolo di Roma", con cui potrà fare "un salto di qualità. Roma saluta con cauta fiducia i segnali positivi che cominciano a manifestarsi per il turismo, con la riduzione del gap tra gli arrivi prepandemici e i dati odierni. Siamo intorno al -15% , poco tempo fa eravamo a -35%", ha affermato Gualtieri. "Abbiamo passato anni difficilissimi, adesso abbiamo opportunità senza precedenti. C'è una consapevolezza che in questa fase che si apre Roma ha molte carte da giocare per il suo rilancio. E' la fase dell'accompagnamento della ripresa ma anche del cambiamento e del salto di qualità. Roma può farcela - ha concluso Gualtieri - solo con la sinergia delle sue forze economiche, sociali, produttive e amministrative collaborano".