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Riciclaggio e agevolazione mafiosa, 9 arresti a Roma: coinvolto produttore cinematografico

Lazio

Il provvedimento cautelare trae origine da una costola dell'indagine che lo scorso 18 gennaio ha portato all'esecuzione di arresti nei confronti di soggetti indiziati di aver costituito due sodalizi armati dediti al narcotraffico. È emerso anche il tentativo di sequestro di un imprenditore che aveva accumulato un rilevante debito nei confronti di un clan camorristico

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Riciclaggio con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa e fatture false. Sono le accuse rivolte a vario titolo nei confronti di nove persone, destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip ed eseguita su disposizione della Dda di Roma dai carabinieri del Comando Provinciale. Contestualmente all'ordinanza, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza ha sequestrato oltre un milione e 500 mila euro. Tra le persone raggiunte dalla misura anche un produttore cinematografico, D.M., un poliziotto e un carabiniere.

Le indagini

Il provvedimento cautelare trae origine da una costola dell'indagine della Direzione distrettuale di Roma, coordinata dagli aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò, e svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci, che lo scorso 18 gennaio aveva portato all'esecuzione di arresti nei confronti di soggetti indiziati di aver costituito due sodalizi armati dediti al narcotraffico. "Le attenzioni investigative su questi ultimi - spiega una nota dei carabinieri - avevano fatto emergere i rapporti con un produttore cinematografico finalizzati alla realizzazione del sequestro di persona di un imprenditore che aveva accumulato un rilevante debito nei confronti del clan camorristico D'Amico-Mazzarella, operante nel quartiere di San Giovanni a Teduccio di Napoli, progetto delittuoso poi non andato a buon fine".