Migliaia di agricoltori e allevatori sono scesi in piazza in diverse città italiane per protestare contro l’aumento dei prezzi dell’energia. Nella Capitale il sit-in è stato organizzato in piazza Santi Apostoli. Presente anche il presidente Ettore Prandini
Cresce la protesta degli allevatori e degli agricoltori contro il caro bollette. In migliaia si sono riversati oggi, 17 febbraio, nelle piazze di numerose città italiane, da Milano a Firenze, da Piacenza a Cagliari, da Palermo a Cosenza, da Salerno fino a Roma. Una mobilitazione generale per manifestare contro l’aumento dei prezzi per le famiglie, mentre i compensi riconosciuti ai lavoratori del settore non riescono a coprire i costi di produzione.
La manifestazione a Roma
Nella Capitale il sit-in è stato organizzato dalla Coldiretti in piazza Santi Apostoli, dove è presente anche la mucca “Giustina", simbolo della battaglia per un prezzo del latte giusto e onesto. Qui è stato allestito il "tavolo della verità" per far conoscere ai consumatori i prezzi riconosciuti ad agricoltori e allevatori per i principali prodotti che mettono nel carrello. In piazza anche molti giovani agricoltori preoccupati per il loro futuro. Alla manifestazione ha preso parte anche il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, che chiede “una corretta ridistribuzione del valore all’interno della filiera. Le aziende agricole - spiega - stanno attraversando un periodo di difficoltà, in particolare quelle del settore lattiero-caseario, che mai come in questo momento stanno soffrendo per l'aumento dei prezzi dell'energia”.
La protesta nelle altre città
A Milano un centinaio di agricoltori e allevatori, con tanto di trattori e un paio di vitellini al seguito, hanno dato vita a un presidio in corso Monforte. Una delegazione di Coldiretti, dopo aver ricevuto la visita del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è stata ricevuta dal Prefetto, Renato Saccone.
A Palermo, invece, i manifestanti si sono adunati davanti alla prefettura, dove vengono offerte le eccellenze del territorio. La protesta ha luogo anche in altre città siciliane, come Agrigento, Ragusa, Enna, Caltanissetta e Trapani.