Il reato è in riferimento ai soldi che l'imprenditore Parnasi avrebbe destinato a Radio Padania. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2015 e il 2016
In uno dei filoni della maxinchiesta sul nuovo stadio della Roma, oltre al finanziamento illecito viene contestato anche il reato di autoriciclaggio al deputato della Lega Giulio Centemero, all'imprenditore Luca Parnasi e al fiscalista Andrea Manzoni. La nuova fattispecie penale è stata resa nota dai pm di Roma, Luigia Spinelli e Giulia Guccione nell'ambito dell'udienza di oggi davanti al gup in un procedimento che vede imputate altre 10 persone. Il reato di autoriciclaggio è in riferimento ai soldi che l'imprenditore avrebbe destinato a Radio Padania. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2015 e il 2016.
Le accuse
Secondo le accuse, "in esecuzione di un medesimo disegno criminoso - è detto nel capo imputazione - anche in relazione agli ulteriori reati contestati" i due in concorso con una terza persona "impiegavano nell'attività economica Radio Padania le somme così ottenute, ostacolando il riconoscimento della loro provenienza delittuosa". In particolare, "dopo avere ricevuto, in due soluzioni, l'accredito della somma complessiva di 250 mila euro dalla società Pentapigna Srl, sul conto corrente dell'associazione Più Voci, la trasferivano integralmente sul conto corrente intestata alla società cooperativa mediante l'effettuazione di sei bonifici bancari, utilizzando la provvista per il pagamento delle società fornitrici e degli stipendi di lavoratori dipendenti". Oltre a loro sono imputati l'ex presidente dell'assemblea capitolina, Marcello De Vito e l'avvocato Camillo Mezzacapo. I reati, a seconda delle singole posizioni, sono quelli di corruzione, traffico di influenze ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Regione Lazio e Campidoglio ammessi come parti civili
La Regione Lazio e Campidoglio sono stati ammessi come parti civili nel procedimento. Il gup ha ammesso come parti civili anche Cittadinanza Attiva, Asia Usb e Codacons.