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Covid, nel Lazio 1.613 nuovi contagi su oltre 12mila tamponi

Lazio

Diminuiscono i casi, i ricoveri e le terapie intensive, mentre aumentano i decessi. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 12%

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Nel Lazio su oltre 12 mila tamponi (+275) si registrano 1.613 casi positivi (-166), 45 decessi (+2) e 1.636 guariti, raddoppiati i focolai in una settimana.

"In pieno svolgimento il piano per il potenziamento delle terapie intensive Covid. Saranno altri 85 i posti a disposizione attraverso moduli aggiuntivi opportunamente provvisti di tutte le tecnologie e di questi 20 posti aggiuntivi sono già pronti e disponibili presso l'Istituto Spallanzani", ha comunicato l'Unità di Crisi Covid della Regione.

Intanto nel Lazio le scuole superiori saranno in didattica a distanza fino al 18 gennaio. "La Regione dopo aver potenziato il sistema dei trasporti è pronta a far ritornare gli studenti in presenza ma la curva dei contagi di questi ultimi giorni ci costringe a scegliere la prudenza", ha spiegato il vicepresidente della giunta regionale Daniele Leodori. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

18:22 - Zingaretti: "Lazio ancora in zona gialla, ma serve rigore"

"Il Lazio è ancora in fascia gialla, ad oggi l'unica regione italiana a non avere mai cambiato colore. Un risultato importante frutto senza dubbio delle scelte fatte in questi mesi ma soprattutto del rispetto delle norme da parte dei cittadini laziali, a cui va il mio ringraziamento. Non possiamo abbassare la guardia però. I dati di questi ultimi giorni ci dicono chiaramente che la fine dell'emergenza è ancora lontana e la curva dei contagi continua a crescere. Per questo serve, fino a che non avremo una vaccinazione di massa, continuare in questa direzione: rispettando le regole, mantenendo comportamenti rigorosi e applicando tutte le misure di prevenzione. Solo in questo modo potremo contenere efficacemente la diffusione del virus". Lo dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

17:21 - D'Amato: “In una settimana raddoppiati i focolai”

“Il Lazio è, tra le grandi regioni, quella che è sempre rimasta in zona gialla, ma questo non significa un semaforo verde anzi bisogna aumentare il rigore poiché l'andamento potrebbe peggiorare – ha detto l'assessore regionale alla Salute, Alessio D'Amato, sottolineando che – In questa ultima settimana è raddoppiato il numero di nuovi focolai di trasmissione in particolar modo relativi all'ambito famigliare ed è aumentata la percentuale di positività nei tamponi effettuati. Questo ci deve portare alla massima cautela”. 

17:18 - Nel Lazio 1.613 casi su oltre 12 mila tamponi

Nel Lazio su oltre 12 mila tamponi (+275) si registrano 1.613 casi positivi (-166), 45 decessi (+2) e 1.636 guariti. Diminuiscono i casi, i ricoveri e le terapie intensive, mentre aumentano i decessi. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 12% ma se si considerano anche gli antigenici la percentuale scende a 4,5%. I casi a Roma città sono a quota 700.

14:11 - Prosegue la campagna test gratis agli studenti e ai professori

Prosegue la campagna "Scuolasicura" nel Lazio che offre gratuitamente a ragazzi dai 14 ai 18 anni senza prescrizione medica e al personale scolastico munito di prescrizione la possibilità di effettuare un tampone rapido.

14:10 - Per le superiori didattica a distanza fino al 18 gennaio

Nel Lazio le scuole superiori saranno in didattica a distanza fino al 18 gennaio. Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, visto l'incremento della curva dei contagi, firmerà oggi un'ordinanza per posticipare al 18 gennaio l'apertura in presenza delle scuole superiori. Fino a quella data continuerà ad essere attiva la didattica a distanza per gli studenti delle scuole secondarie. "Il nostro obiettivo è quello di riaprire in sicurezza le scuole ma è doveroso farlo garantendo il massimo livello di attenzione. La Regione Lazio dopo aver potenziato il sistema dei trasporti è pronta a far ritornare gli studenti in presenza ma la curva dei contagi di questi ultimi giorni ci costringe a scegliere la prudenza", ha spiegato il vicepresidente della giunta regionale Daniele Leodori. "Dal 18 gennaio - conclude Leodori - seguiremo le indicazioni nazionali in merito alla riapertura in presenza delle scuole".

13:48 - Prof Roma: “Rientro in presenza non è uguale a normalità”

Rientrare in presenza il giorno 11 gennaio non significa ritornare alla normalità, semplicemente perché non stiamo vivendo una situazione normale: lo scrive un gruppo di docenti dell'istituto IIS Piaget Diaz di Roma in una lettera appello. "Consapevoli che la nostra popolazione scolastica, molto eterogenea per estrazione sociale, provenienza culturale e geografica, avrebbe incontrato difficoltà a misurarsi con i problemi legati alla didattica a distanza e alla sospensione delle attività in presenza - spiegano i docenti - abbiamo profuso il massimo impegno possibile a garantire non solo la prosecuzione della didattica, ma anche il necessario sostegno ai nostri alunni, adolescenti impauriti e spaesati al cospetto di un così catastrofico evento, con l'obiettivo di raggiungerli e coinvolgerli nella partecipazione al dialogo educativo. Il tempo dedicato a ripensare l'attività consueta alla luce delle nuove modalità è stato illimitato ed ha costituito una gigantesca avventura, in cui si sono spese professionalità consolidate, entusiasmo e tenacia senza misura". "Durante la modalità a distanza la scuola ha avuto la possibilità di offrire una didattica diversa, più agile e moderna non solo negli strumenti ma anche nei contenuti. I nostri ragazzi hanno compreso questo sforzo che veniva fatto per loro con una intensità che probabilmente non si aspettavano. Siamo entrati nelle loro case, e loro nelle nostre: la scuola nella didattica a distanza paradossalmente ci ha avvicinato, in emergenza non erano soli e lo hanno capito. La didattica in presenza segue logiche diverse da quella a distanza, ed entrambe hanno rivelato la loro efficacia, mentre l'ibrido della DDI disconosce le peculiarità dell'una e dell'altra. Con l'aggravante che ii 50% dei compagni a casa, se la classe non è provvista di LIM, seguono il docente collegato con un PC o un tablet!. Soprattutto per le prime classi in queste condizioni, è complesso realizzare un clima di socializzazione e di conoscenza reciproca, indispensabili per trasformare un elenco di adolescenti scritti su un registro in un vero "gruppo-classe". Restare seduti a un metro di distanza, con la mascherina, che il nostro lungimirante DS aveva previsto come obbligatoria fin da subito, di fronte al docente a sua volta dotato di mascherina, senza possibilità di muoversi per non superare il famigerato metro di distanza, non favorisce certo le relazioni interpersonali. Le finestre necessariamente aperte con qualsiasi temperatura sono incompatibili con una situazione di benessere in aula. Il pensiero critico certo non trova giovamento in queste condizioni, la socialità neppure". "Riteniamo pertanto necessario che le Istituzioni preposte siano impegnate a valutare l'opportunità di riprendere le attività in presenza solo quando si potrà effettivamente godere dei vantaggi delle stesse. Fino ad allora l'unica soluzione seria ed efficace è la DAD - Didattica-A-Distanza", concludono.

13:06 - D'Amato: "Rigore con ogni colore, anche giallo"

"Dobbiamo correre nelle vaccinazioni più della variante e occorre mantenere un estremo rigore anche aldilà dei colori. Questo significa che, se anche una Regione dovesse in questa fase rimanere in zona 'gialla', non significa assolutamente abbassare la guardia, anzi devono aumentare i livelli di attenzione poiché le minori restrizioni rischiano di far impennare improvvisamente la curva. Il tema dei colori non è una classifica, noi ci affidiamo alle valutazioni dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), ma semplicemente una lettura dell'andamento della curva. La questione fondamentale è in questo momento avere più dosi di vaccino a disposizione. Dobbiamo correre". Lo dichiara l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

12:47 - Lazio: "Potenziamento terapie intensive, +85 posti"

"In pieno svolgimento il piano per il potenziamento delle terapie intensive Covid. Saranno altri 85 i posti a disposizione attraverso moduli aggiuntivi opportunamente provvisti di tutte le tecnologie e di questi 20 posti aggiuntivi sono già pronti e disponibili presso l'Istituto Spallanzani. Il completamento dei restanti posti di terapia intensiva è previsto come termine ultimo entro la metà di febbraio". Lo comunica l'Unità di Crisi Covid della Regione Lazio.

7:03 - Nel Lazio somministrato il 100% della prima fornitura di vaccini

"Completata la somministrazione del 100% della prima fornitura dei vaccini anti-Covid. Nella giornata di oggi sono state consegnate tutte le dosi previste dalla seconda fornitura dei vaccini da parte della Pfizer". Così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. "Prosegue dunque a pieno regime l'attività di vaccinazione". Inoltre, sono state effettuate ieri "le vaccinazioni al personale sanitario del corpo dei vigili del fuoco e della polizia di Stato".