L’ente ricorda di aver segnalato, negli scorsi giorni, “quanto siano severi i dati sull’andamento dei consumi, che rendono chiaro quanto sia difficile la situazione e quanto sia profonda la crisi di fatturato e di liquidità”
"Il Governo prenda atto della crisi di liquidità delle imprese, si proroghino e si riprogrammino le scadenze fiscali". È quanto chiede la Confcommercio, ricordando di aver segnalato, negli scorsi giorni, "quanto siano severi i dati sull'andamento dei consumi: una caduta su base annua, a giugno, del 15% e di quasi il 30% nel complesso del secondo trimestre. Sono dati che rendono chiaro quanto sia difficile la situazione e quanto sia profonda la crisi di fatturato e di liquidità".
Commercialisti: "Non escludiamo lo sciopero"
Nella giornata di ieri avevano minacciato di realizzare uno sciopero i commercialisti, dopo che "di fronte alle ripetute e più che motivate richieste di proroga dei versamenti del 20 luglio avanzate, il Governo ha opposto un no che sembra al momento irrevocabile, oltre che incomprensibile”. Era scritto in una nota firmata dal Consiglio nazionale di Roma e da tutte le sigle sindacali di categoria (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdec, Unico). “Non era l'esito al quale volevamo arrivare - avevano spiegato - ma a questo punto diventa per noi inevitabile valutare concrete azioni di protesta della categoria, tra le quali non escludiamo lo sciopero”.