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World Press Photo 2020, la mostra a Roma al Palazzo delle Esposizioni

Lazio

Esposta, per la prima volta, anche una selezione delle immagini vincitrici del premio come Foto dell'Anno dal 1955 ad oggi. Quest’anno inoltre l’esposizione durerà due settimane in più rispetto ai canonici 30 giorni delle passate edizioni

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Inaugura oggi al palazzo delle Esposizioni di Roma la mostra World Press Photo 2020, giunta alla sua 63° edizione (LE FOTO). La rassegna, inizialmente programmata per il 25 aprile e rinviata a causa dell’emergenza sanitaria, presenta in anteprima nazionale le 139 foto finaliste del prestigioso concorso internazionale che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotogiornalisti. Per questa edizione, la giuria ha esaminato i lavori di 4.282 fotografi, provenienti da 125 paesi per un totale di 73.996 immagini. Sono arrivati in finale 44 fotografi, provenienti da 24 paesi. In mostra, per la prima volta, anche una selezione delle immagini che hanno vinto il premio come Foto dell'Anno dal 1955 ad oggi. Quest’anno inoltre l’esposizione durerà due settimane in più rispetto ai canonici 30 giorni delle passate edizioni.

I vincitori

Foto dell’anno 2020 è uno scatto di Yasuyoshi Chiba che ritrae un giovane, illuminato dai telefoni cellulari dei suoi compagni, mentre recita poesie nel corso di una manifestazione democratica in Sudan, durante un blackout a Khartum, il 19 giugno 2019. Secondo il presidente della giuria Lekgetho Makola, "soprattutto in un tempo in cui c'è molta violenza e molti conflitti, è importante un'immagine che possa ispirare le persone. E qui vediamo questo giovane che non sta sparando, non lancia sassi, ma recita una poesia. Esprime un senso profondo di speranza".

Ad aggiudicarsi il premio “World Press Photo Story of the Year” è stato Romain Laurendeau con Kho, The Genesis of Revolt. Kho, nel colloquiale arabo nordafricano, significa fratello. Il reportage racconta il profondo disagio della gioventù algerina che, sfidando le autorità, ha spinto il resto della popolazione a unirsi alla loro azione, dando vita al più grande movimento di protesta dell’Algeria degli ultimi decenni.

L'immagine vincitrice del premio Foto dell'anno (ANSA)