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Coronavirus Roma, la Gnam riparte con Open!: “È un nuovo inizio”

Lazio
©Ansa

La Galleria riapre proprio in occasione della Giornata Internazionale dei Musei con un nuovo progetto. La direttrice Cristiana Collu: “Non è una semplice riapertura, non si può non tenere conto di questi mesi passati e di sospensione”

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Si chiama, non a caso, “Open!”, aperto, il progetto che prende via oggi alla Galleria Nazionale d'Arte moderna e contemporanea di Roma, che - come tante altre attività - riapre i battenti dopo più di due mesi di lockdown (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE A ROMA). "Non abbiamo perso tempo. Eravamo pronti e non abbiamo guardato se fosse lunedì o martedì. Per noi l'importante era non solo riaprire, ma rimettere in assetto tutto il museo. E anzi, oggi era il miglior modo per iniziare: di lunedì e il 18 maggio, nella Giornata Internazionale dei Musei”. La direttrice del museo, Cristiana Collu, non nasconde la sua felicità per quello che definisce “un nuovo inizio".

"Alle 9 eravamo tutti qui ad accogliere il nostro primo visitatore”, racconta sorridendo. “È un affezionatissimo professore di scuola, in grave crisi d'astinenza da arte e cultura. Con la Galleria ha un legame affettivo speciale, perché suo padre lavorava qui”, continua Collu. All’ora di pranzo, la Galleria contava una ventina di ingressi.

Riapre i battenti la Galleria Nazionale d'Arte moderna e contemporanea di Roma - ©Ansa

Il progetto Open!

Non una semplice riapertura, dunque, ma, come detto, “un nuovo inizio che non può non tener conto di questi mesi passati e di sospensione”. Ecco quindi il progetto Open!, “parola che nella sua etimologia è legata anche al concetto di infinito - spiega ancora la direttrice -. Ci presentiamo all'appuntamento con il museo in assetto Time Is Out of Joint sempre più puntuale e con le mostre di Gregorio Botta, Maria Elisabetta Novello e Attilio Cassinelli”.

Ad accogliere i visitatori ai piedi della grande scalinata, l'installazione site specific Open! di Marti Guixè che firma anche il nuovo grande tappeto della Sale delle Colonne, che evoca lo scenario quasi centenario della Galleria, citando lo schema dei pavimenti delle cattedrali, i labirinti e gli scenari dei videogiochi arcade. Ma soprattutto, nel Salone centrale, ecco la nuova mostra "A distanza ravvicinata", che pesca dalla collezione 30 opere di artisti come Afro, Franco Angeli, Alberto Burri, Enrico Castellani, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, Pietro Consagra, Luisa Lambri, Gastone Novelli, Pino Pascali. "La mostra racconta l'astrattismo, geometrico e gestuale. Molte non sono esposte da tempo come per Toti Scialoja, Daniela De Lorenzo o Corrado Sassi”, illustra Collu.

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Distanze e disinfettante per le mani

La Galleria ha dovuto ovviamente adeguarsi alla normativa per poter riaprire. Sono stati installati i dispenser per disinfettare le mani all’ingresso, mentre per quanto riguarda le distanze di sicurezza "noi, qui alla Galleria, siamo fortunati - dice Collu -. Gli spazi sono prolungati, non è difficile suggerire percorsi unidirezionali, anche se poi le traiettorie si mescolano. Immagino che per quest'estate lo spazio esterno sarà protagonista. L'impatto? Oggi è una sorta di Open Day. Staremo a vedere. Intanto è un giorno magnifico, simbolico, da celebrare”, conclude Collu.

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