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Coronavirus Lazio, sequestrato un milione di mascherine nel Frusinate

Lazio

I legali rappresentanti di due società, con sede rispettivamente a Roma e Cisterna di Latina sono stati denunciati con l'accusa di contraffazione e vendita di prodotti con segni mendaci

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La guardia di finanza ha denunciato tre persone e sequestrato un milione di mascherine protettive in provincia di Frosinone durante una serie di controlli eseguiti per contrastare la commercializzazione di prodotti sanitari non sicuri e l'aumento ingiustificato dei prezzi durante l'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE). I legali rappresentanti di due società sono stati denunciati con l'accusa di contraffazione e vendita di prodotti con segni mendaci.

L'operazione

L'indagine coordinata dalla Procura di Cassino è partita in seguito ai numerosi controlli che il comando provinciale delle Fiamme Gialle e i militari del Gruppo della Guardia di Finaza di Cassino, coordinati dal sostituto procuratore Maria Carmen Fusco, sono riusciti a individuare diversi punti vendita situati in tutta la provincia di Frosinone che commercializzavano mascherine facciali vendute come dispositivi di protezione individuale. Quest'ultimi recavano false indicazioni di conformità e un marchio CE contraffatto. I controlli hanno permesso di constatare che i prodotti erano commercializzati in violazione delle prescrizioni di legge e privi della documentazione obbligatoria di conformità.

La filiera

L'attività di analisi dei rapporti commerciali, monitoraggio delle forniture e osservazione occulta delle consegne di merce, effettuata dalle Fiamme Gialle, ha permesso di ricostruire la filiera degli approvvigionamenti e di individuare i responsabili delle attività criminose nelle fasi di importazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti. In particolare, sono state individuate due società, una operante nella distribuzione e commercializzazione di prodotti per l'igiene e la pulizia della casa, l'altra, invece, nel settore del commercio di caffè, con sede rispettivamente a Roma e Cisterna di Latina. La procura ha disposto perquisizioni in oltre 100 punti vendita, tutti appartenenti alla stessa società e presenti nel Lazio. nel corso delle quali sono state rinvenute e sottoposte a sequestro, complessivamente di 1.050.455 mascherine protettive.