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Coronavirus Lazio, Fase 2: dal 4 maggio riaprono i set del cinema

Lazio
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

La Regione ha dato indicazioni per il settore questa mattina in videoconferenza stampa: test sulle condizioni di salute per gli artisti, mascherine per operatori e attori quando non sono in scena e distanze di sicurezza da mantenere quando possibile 

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Nel Lazio la produzione cinematografica potrà riprendere dal 4 maggio, in concomitanza con l’inizio della Fase 2 (GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO). La Regione Lazio ha infatti stilato delle indicazioni per questo settore, presentate questa mattina in videoconferenza stampa.

Le regole sul set

Si prevedono test sulle condizioni di salute per gli artisti prima delle riprese, l'utilizzo delle mascherine per tutti gli operatori e per gli attori quando non sono in scena e le distanze di sicurezza da mantenere quando possibile. È inoltre prevista una specifica formazione del personale (dispositivi di protezione e regole igienico sanitarie), regole per le produzioni, set, troupe e attori, la presenza di un medico competente aziendale, la misurazione della temperatura in ingresso e in uscita e la presenza di soluzioni idroalcoliche per l'igiene.

Anica: "Tornare sul set in sicurezza è la prima cosa che vogliamo"

"Tornare sul set è la prima cosa che vogliamo fare. Dobbiamo mettere in sicurezza le condizioni per farlo: l'organizzazione dei nostri set è un sistema complesso, ma abbiamo le capacità, produttive e professionali, di adattarci, magari modificando alcune pratiche”, ha dichiarato all’ANSA Francesca Cima, presidente dei produttori Anica. "Tutti chiedono sicurezze, e noi a nostra volta - ha spiegato riferendosi all'intero sistema produttivo di un set, dai tecnici agli attori -. Le chiediamo e le vogliamo offrire alle persone che lavorano con noi, in primo luogo dal punto di vista della salute, ma immediatamente dopo quella di poter lavorare e ritornare a produrre e distribuire reddito, dando il nostro importante contributo alla ripartenza collettiva di tutto il Paese. Sappiamo che l'incertezza è una cifra di questo periodo, ma non vogliamo stare fermi", ha concluso Cima.