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Fiumicino, avviato iter di revoca della licenza per tassista violento

Lazio

Lo riferisce il Campidoglio, precisando che la sospensione “è già in atto”. L’uomo ha colpito con un pugno al volto un cliente che gli chiedeva di usare il tassametro. I sindacati chiedono un presidio fisso della polizia municipale in aeroporto

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Il Campidoglio ha fatto sapere che è stata avviata la procedura per revocare la licenza al tassista che all’aeroporto di Fiumicino, lo sorso 27 novembre, ha colpito con un pugno in faccia un cliente 'colpevole' di aver richiesto l'accensione del tassametro. La sospensione della licenza invece, precisa il Campidoglio, "è già in atto".

La revoca

La procedura per la revoca della licenza al tassista 58enne era stata avviata la scorsa settimana, a poche ore dall'aggressione, dal dipartimento Mobilità e trasporti di Roma Capitale. L'Ufficio contenzioso taxi, dopo aver ricevuto la trasmissione degli atti da parte della polizia di frontiera aerea Fiumicino, ha poi provveduto alla sospensione cautelare, della durata di 30 giorni, finalizzata alla revoca definitiva della licenza.

Le parole della sindaca Virginia Raggi

"Quanto accaduto è intollerabile. Gli uffici di Roma Capitale hanno agito tempestivamente: chi si macchia di questi crimini viene punito. Anche in questo caso non faremo sconti a nessuno", dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi. "Come Roma Capitale - spiega l'assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese - abbiamo avviato il percorso amministrativo funzionale al ritiro della licenza. Nell'area di Fiumicino, in questi ultimi mesi, abbiamo implementato i controlli della polizia Locale e continueremo ad aumentare i presidi nell'area a contrasto dell'abusivismo o di pratiche scorrette e illegali. Chi sbaglia paga", sottolinea l'assessore.

Sindacati a sindaco: "Serve presidio fisso di agenti a Fiumicino"

"Chiediamo nuovamente al sindaco di Fiumicino Esterino Montino di istituire in aeroporto un presidio fisso di agenti della polizia municipale, sul modello di quanto fatto nella Capitale presso la stazione Termini, al fine di contrastare efficacemente tutte le diffuse forme di abusivismo presenti presso il terminal degli arrivi internazionali del Leonardo da Vinci e ripristinare nel contempo un clima di sicurezza e legalità, al fine di garantire una piena agibilità per utenti ed operatori del servizio taxi". È quanto chiedono, in una nota, le segreterie romane del comparto taxi di Fit Cisl Lazio, Uil Trasporti Lazio, Ugl Taxi, Federtaxi Cisal ed Ati taxi. "L'annunciato Daspo per l'operatore che si è reso protagonista di un vile atto di violenza verso un passeggero che aveva necessità di essere trasportato verso Roma, costituisce solo una misura spot che non serve a nulla - si legge -. Se presso il principale ingresso aeroportuale del Paese si vuole realmente risolvere i problemi di legalità presenti nel comparto del trasporto pubblico non di linea, occorre istituire forme stabili di controllo. Per troppo tempo - conclude la nota - il sindaco della cittadina laziale ha ignorato i nostri ripetuti appelli: auspichiamo ora che questo brutto fatto di cronaca, possa finalmente svegliarlo dal suo torpore”.

L'aggressione

La vittima, un 60enne romano, appena atterrato a Roma da Madrid, è stata colpita all'uscita del Terminal 3 dal tassista con un pugno in pieno volto, che gli ha causato la frattura del setto nasale e una prognosi di 30 giorni. L’aggressore, denunciato per lesioni per futili motivi, è stato individuato nel giro di poco tempo dagli investigatori dalla polizia giudiziaria della polizia di frontiera aerea grazie anche al servizio di videosorveglianza. Alla scena hanno assistito altri tassisti. Sulla vicenda indaga la Procura di Civitavecchia.