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Roma, volantini antisemiti contro Lazio e Napoli: indagini in corso

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

Sono comparsi nella zona di Roma Nord. L'ipotesi è che siano la 'risposta' degli ultras romanisti agli adesivi realizzati un anno fa dai tifosi laziali 

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Sono in corso le indagini sui volantini antisemiti comparsi nella zona di Roma Nord, contenenti scritte contro Lazio, Napoli e Israele. I fogli sono comparsi durante la notte dell’anniversario dalla nascita della Lazio. L’ipotesi delle forze dell’ordine è che i volantini siano la 'risposta' degli ultras romanisti agli adesivi realizzati un anno fa dai tifosi laziali. Gli adesivi ritraevano Anna Frank con al maglia della Roma. Il testo dei volantini è apparso in alcune foto sui social e recita: "Lazio Napoli Israele, stessi colori, stesse bandiere".

Distribuiti durante i festeggiamenti per i 119 anni della Lazio

Secondo le prime ricostruzioni volantini sarebbero stati distribuiti nella notte in concomitanza con i festeggiamenti per i 119 anni della Lazio. Sarebbero firmati da un gruppo di ultras giallorossi, Balduina Roma. Sono stati distribuiti nel rione Prati, dove si sono verificati i disordini, nel quartiere Flaminio.

Malagò: “Sono allibito e senza parole”

"Adesivi antisemiti romanisti? Ho letto, è incredibile. Ho visto gli incidenti di ieri (tra laziali è pazzesco. Sono allibito, senza parole". Lo afferma Giovanni Malagò, presidente del Coni, commentando l’accaduto. "Se noto un clima di tensione attorno al mondo ultrà? Spero sia solo casuale, spero di no e mi auguro che non sia così altrimenti sarebbe un enorme passo indietro", aggiunge Malagò in un incontro con la stampa a margine del consiglio informale del Coni.

Dureghello, presidente comunità ebraica: "Serve soluzione"

"Quei volantini sono un'ulteriore dimostrazione che razzismo e antisemitismo nel calcio non hanno colore e che serve una soluzione definitiva per debellare il problema". A sostenerlo è la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello."Temo, come sta avvenendo in questi giorni, che spesso si parli di razzismo nello sport senza la volontà di risolvere definitivamente la questione. Se si vuole sconfiggere l'odio c'è bisogno di impegno vero di tutti", conclude Dureghello.