Due per mille ai partiti, quali forze politiche ricevono più soldi? LE CIFRE
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Dopo lo stop del Quirinale a un'ampia revisione della normativa sul finanziamento dei partiti, è stato approvato l’aumento del tetto stabilito per legge che per il 2024 passa da 25,1 a 28,1 milioni di euro. A donarlo è però una quota molto ridotta di contribuenti, appena il 4,2%. Di questo si è parlato nella puntata del 27 novembre di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
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- Novità in materia di finanziamento ai partiti. Con l'ok a un emendamento al dl fiscale sale di tre milioni di euro - solo per quest'anno - il tetto stabilito per legge (25,1 milioni) delle risorse che provengono dalla destinazione volontaria del due per mille dell'Irpef. Ma quale forza politica riceve più soldi? Di questo si è parlato nella puntata del 27 novembre di Numeri, approfondimento di Sky TG24
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- Il limite attuale di fondi che i partiti possono ricevere dal 2 per mille è di 25,1 milioni. Un emendamento riformulato dal governo che ridisegnava l'intera disciplina, alzando il finanziamento a 42,3 milioni, aveva sollevato i dubbi del Quirinale. Alla fine il testo approvato è tornato nella versione originale presentata dall'opposizione, con il tetto a 28,1 milioni
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- Nel 2023 a ricevere di più dal 2 per mille, secondo i dati dell’Agenzia dell’Entrate, è stato il Pd, con 8,1 milioni di euro. Seguono Fratelli d’Italia, con 4,8 milioni di euro, e Movimento 5 Stelle, con 1,9 milioni di euro
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- Un segno di elettori molto fidelizzati: infatti tra coloro che hanno devoluto il loro 2 per mille ai partiti ci sono in primis gli elettori del Pd (530mila contribuenti), poi di Fratelli d’Italia (348mila) e del Movimento 5 Stelle (175mila)
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- Sono pochissimi gli italiani che decidono di donare il 2 per mille, nel 2023 sono stati appena il 4,2%. La parte restante, il 95,8%, ha preferito non decidere e lo ha lasciato così allo Stato
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- Sono pochi anche i contribuenti che pagano l’Irpef, e quindi possono corrispondere il 2 per mille: su 41 milioni di contribuenti, ben 12,8 milioni hanno redditi troppo bassi o numerose detrazioni. Ne restano quindi 28,4 milioni, il 69,2% del totale
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- Ci sono poi le vere e proprie donazioni ai partiti, che non rientrano nella dichiarazione dei redditi: nel 2023 a ricevere di più è stata la Lega, con 4,4 milioni di euro, seguita da Fratelli d’Italia - con 4 milioni - e Movimento 5 Stelle (3,2 milioni )
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- C’è poi differenza tra le basi dei partiti: Sud chiama Nord, il movimento politico di Cateno de Luca, ha ottenuto 200mila euro da una base di 39mila donatori, mentre Azione ha ricevuto un milione di euro dalla sua base di 39mila donatori
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- Nonostante l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, guardando al 2022 è evidente come una parte dei soldi arrivi ancora da lì: infatti dei 90 milioni ricevuti, 41 sono fondi a gruppi parlamentari a cui si aggiungono 20 milioni del 2 per mille, soldi pubblici ma a scelta privata (visto che se il contribuente non decide finiscono allo Stato). Sono invece privati sia i 4 milioni provenienti da tessere e altre attività che i 24 milioni che arrivano invece da donazioni
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- Se guardiamo alle entrate totali dei partiti, escludendo i finanziamenti ai gruppi parlamentari, si nota come Fratelli d’Italia sia il primo partito con oltre 11 milioni di euro, seguito da Pd (10,6 milioni), Lega (6 milioni), Movimento 5 Stelle (5,1 milioni) e Forza Italia (4,4 milioni)
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- Rispetto a un tempo i finanziamenti pubblici ai partiti si sono ridotti: ad oggi c'è una grande differenza tra le cifre ricevute dai partiti italiani nel 2023, pari a 65 milioni di euro, e quelle ricevute dai partiti tedeschi, che invece arrivano a 210 milioni