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Nordio a Sky TG24: “Anm si preoccupi dei magistrati che rovinano vita ad amministratori”

Politica

Il ministro della Giustizia è stato ospite a Buongiorno. Tanti i temi di cui si è parlato, dall’abuso d’ufficio, al dl carceri, alle elezioni Uk. Sulla riforma della giustizia: “Il sistema ha bisogno di una riforma radicale e questo governo ci sta provando”. Riguardo ai reati di abuso d’ufficio e peculato per distrazione: “Le due fattispecie sono completamente diverse”. Sulla vittoria di Starmer nel Regno Unito: “Avremo un’eccellente collaborazione”

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Abuso d’ufficio, dl carceri, riforma della giustizia, elezioni Uk. Sono diversi i temi di cui ha parlato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ospite a Buongiorno su Sky TG24. Il ministro ha attaccato l’Anm: “Si preoccupi dei magistrati che hanno rovinato la vita a migliaia di amministratori". E sulla riforma della giustizia: “Il sistema ha bisogno di una riforma radicale e questo governo ci sta provando".

Nordio sull’abuso d’ufficio e il peculato per distrazione

Riguardo ai reati di abuso d’ufficio e peculato per distrazione, il primo abrogato alla Camera e il secondo presente nel dl carceri, il ministro ha rispedito al mittente le accuse dell’opposizione che si tratti dello stesso reato tolto da una parte e “resuscitato” dall’altra. “Le due fattispecie sono completamente diverse. L’abuso d’ufficio è stato finalmente abrogato”. Riguardo all’abuso d’ufficio, ha aggiunto: “Era un reato che proteggeva l’interesse all’imparzialità della pubblica amministrazione. Puniva gli amministratori che facevano delle cose che non avrebbero dovuto fare a proprio vantaggio o a danno altrui”. Nel peculato per distrazione, ha aggiunto, “vi è invece un’ipotesi completamente e radicalmente diversa. Cioè, vi è un aspetto patrimoniale. Vi è il pubblico ufficiale, mettiamo il sindaco, che fa dei fondi che ha a disposizione una destinazione diversa da quella per la quale gli erano stati concessi. Il primo è un reato monoffensivo, contro l’imparzialità della pubblica amministrazione. Il secondo invece ha un aspetto patrimoniale, riguarda una malversazione di denaro, cosa che nell’abuso d’ufficio non c’è”. Il ministro ha spiegato che il reato di peculato per distrazione è stato introdotto nel dl perché “era stato rilevato una sorta di vuoto di tutela” ma, ha ribadito, “non ha niente a che vedere con l’abuso d’ufficio”.

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L’attacco all’Anm

Nordio ha poi aggiunto: “La situazione era diventata intollerabile. Vi erano migliaia e migliaia di indagini nei confronti di sindaci e di pubblici amministratori che per anni sono rimasti sotto la tagliola giudiziaria, sono stati addirittura costretti alle dimissioni, e poi sono stati assolti o addirittura archiviati”. Poi l’attacco all’Anm: “L’Associazione nazionale magistrati dovrebbe domandarsi perché non prendere in considerazione la professionalità dei magistrati che hanno tenuto sotto pressing 5mila e passa sindaci e amministratori e hanno rovinato la loro carriera politica, personale e magari finanziaria per poi sentirsi dire che hanno sbagliato. E parliamo di cifre enormi, di migliaia e migliaia di processi a fronte di condanne che stanno sulle dita di una mano”.

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Il tema carceri

Si è parlato anche di carceri. “Il sovraffollamento delle carceri è una situazione che si è sedimentata in decenni e ventenni. Le persone che stano in carcere non ci stanno per volere del governo, ma perché sono state condannate dalla magistratura dopo un giusto processo. Naturalmente ci sono carceri e carceri,reati e reati, rei e rei. Noi stiamo cercando di dividere le categorie di questi detenuti. Per esempio, per i minori i tossicodipendenti, chi si trova in condizioni di disagio psichico, la possibilità di inserirli in comunità - grande novità - serve proprio a umanizzare la pena. D’altro canto, una liberazione incondizionata, una riduzione dei termini di carcerazione, una liberazione gratuita di queste persone significa una resa dello Stato. È una situazione complessa che va modulata”. Nordio ha poi aggiunto: “Abbiamo quasi la metà dei nostri detenuti che sono stranieri, fare scontare la pena nei loro Paesi d’origine risolverebbe il problema della sovrappopolazione carceraria”. Poi Nordio ha concluso: “La giustizia italiana va cambiata in modo quasi radicale e noi ci stiamo provando. Uno dei paradossi è che si entra in prigione facilmente quando si è presunti innocenti,prima della condanna definitiva, e poi si esce dopo la condanna, quando si è colpevoli conclamati. È qui che noi dobbiamo incidere. È una giustizia malata che va riformata in radice, nonostante le resistenze conservatrici di molti, a cominciare dall’Anm”.

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Sull’Uk: “Avremo un’eccellente collaborazione”

Nordio ha commentato anche i risultati delle elezioni in Uk. “Il sistema elettorale inglese – ha detto – non è come il nostro: a una maggioranza schiacciante di seggi non corrisponde un’altrettanta maggioranza di voti popolari. È un sistema che però conferisce stabilità. Il partito laburista che ha vinto oggi non è quello di alcuni anni fa, è un partito molto riformista e quindi sono certo che noi del governo italiano avremo un’eccellente collaborazione”.

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