"Abbiamo il dovere che i cittadini immigrati, specie i clandestini, non siano carne da macello in mano ai mafiosi. Serve porre fine alla manovalanza dell'immigrazione", ha affermato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare. E poi ha annunciato che il governo è pronto a "rimpolpare le schiere degli ispettori"
"Mi chiedo perché 10-15-20 anni fa non si è provveduto a rimpolpare le schede degli ispettori che avrebbero potuto realizzare una implacabile azione di vigilanza nei posti di lavoro. Si sa quali sono i territori, le contrade, nelle quali stagionalmente i caporali lavorano sfruttando immigrati e locali". Lo ha detto a Sky TG24 Nello Musumeci, il ministro della Protezione civile e delle Politiche del mare, nonché ex presidente della Regione Sicilia. "Noi abbiamo il dovere di far sì che i cittadini immigrati, specie chi arriva clandestinamente, non sia carne da macello nelle mani di mafiosi e possano essere legittimamente acquisiti come nostri concittadini. Per fare questo serve porre fine alla manovalanza della immigrazione", ha aggiunto Musumeci a proposito della morte del bracciante indiano a Latina.
"A Latina un caso drammatico, c'è rabbia"
Quanto avvenuto a Latina è "un caso drammatico per il quale tutti abbiamo provato un sentimento non solo di commozione ma anche di rabbia e di reazione. C'è una condizione che purtroppo si ripete da troppo tempo, cioè da quando è iniziato il fenomeno migratorio, quindi circa 20 anni fa e che prima ancora riguardava gli indigeni, i nostri giovani, i nostri ragazzi. Noi meridionali sappiamo quanto sia grave il fenomeno", ha detto Musumeci a Sky TG24.
leggi anche
Latina, datore di lavoro di Singh indagato da 5 anni per caporalato
"Pronto un aumento del numero di ispettori"
Il caporalato è un tema che "il governo si è posto fin dal suo insediamento. Ma gli ostacoli internazionali sono tanti, c'è chi si gira dall'altra parte soprattutto i Paesi del Nord Europa. Noi ci troviamo nella condizione in cui da un lato dobbiamo tagliare le unghie al caporalato degli scafisti e dall'altro a quello delle campagne. Quindi in Consiglio dei ministri abbiamo affrontato il tema dell'aumento degli ispettori, pur in una situazione di difficoltà finanziaria. Si parla di alcune centinaia di persone".
leggi anche
Morti lavoro, governo contro caporalato. Manifestazione a Latina
"La sinistra dov'era prima, perché si sveglia ora?"
"Schlein chiede di abolire la Bossi-Fini? Perché non l'hanno cambiata loro la legge? Sono stati al governo fino a 20 mesi fa. Perché non hanno acceso i riflettori sul caporalato? La loro è una posizione demagogica, sfruttano il sangue delle persone rimaste vittime di questo ignobile ingranaggio. Su questi temi serve l'unità di tutte le forze politiche. Non si può nel giorno in cui si vota per il ballottaggio nei Comuni trovare alibi per trovare responsabilità altrove. Dov'erano fino a pochi mesi fa? Non esisteva il problema del caporalato?", si chiede Musumeci.
leggi anche
Bracciante morto Latina, Calderone: "Dichiarare guerra al caporalato"
"I primi a volere l'autonomia sono stati quelli di sinistra"
"L'autonomia differenziata è l'unica riforma della sinistra su cui siamo d'accordo. Nel gioco delle parole e delle frasi fatte, del ribaltamento delle responsaibilità, gli italiani devono sapere che nel 2001 a volere la modifica del titolo V della Cosizione sono stati i partiti della sinistra uniti, che in parlamento hanno potuto superare lo scoglio dell'approvazione con soli tre voti di scarto", ha detto Musumeci. "La Regione deve fare richiesta, lo Stato si prende il tempo necessario per valutare. Se la Regione è virtuosa, è idonea, è abile a poter farsi carico di quelle deleghe, che oggi gestisce lo Stato, le prende su di sé. Se quelle deleghe non sono responsabilmente gestite, lo Stato può revocarlo. Non è un fatto automatico, insomma. Dovete leggere la norma, escluso chi è in malafede ed è pagato per farlo. Noi abbiamo solo dato conseguenza logica a una modifica costituzionale del 2001 voluta dalla sinistra. Abbiamo solo fatto il nostro dovere", ha concluso Musumeci.