Forza Italia - Noi Moderati sorpassa la Lega. Avs sopra la soglia di sbarramento. Meloni: "Fratelli d'Italia si conferma primo partito italiano, superando il risultato delle scorse elezioni politiche". In Germania l’ultradestra di Afd scavalca Scholz e in Austria il partito di estrema destra Fpo è il più votato. In Francia stravince il partito di Le Pen e Macron indice nuove elezioni
Meloni cita Muti: il governo orchestra che costruisce un'armonia
"Diciamo che per parafrasare quello che diceva il maestro Muti, noi siamo una orchestra nella quale ciascuno, con la sua parte, costruisce una armonia e mi pare che lo abbiamo dimostrato". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite di Cinque minuti, su Rai 1, rispondendo a Bruno Vespa che le domandava se i risultati di FI e Lega alle Europee mettono il governo al sicuro da scosse. Qualche giorno fa il maestro d'orchestra, dal palco dell'Arena di Verona, durante il galà della lirica, con la premier in platea, rivolgendosi "agli uomini e alle donne di governo" ha sostenuto che "l'orchestra è il sinonimo di società. Ci sono i violini, ci sono i violoncelli, le viole, i contrabbassi, i tromboni, eccetera eccetera. Ognuno di loro spesso ha parti completamente diverse, ma devono concorrere tutti, pur avendo frasi diverse, a un unico bene, che è quello dell'armonia di tutti".
Meloni: non ho mai temuto scosse per il governo
"Io so che è stato scritto in lungo e largo, io non ho mai temuto, francamente, che potessero davvero esserci delle scosse". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite di Cinque minuti, su Rai 1, rispondendo a Bruno Vespa che le domandava se i risultati di FI e Lega alle Europee mettono il governo al sicuro da scosse. "Frequento Matteo Salvini, frequento Antonio Tajani, so che per tutti noi la consapevolezza del compito che abbiamo sulle spalle è molto più forte di qualsiasi eventuale piccolo interesse di bottega - ha aggiunto -. Per cui non ho mai pensato davvero che in ogni caso potessero esserci delle scosse. Sicuramente, però, è un risultato molto importante, perché racconta una cosa che io dico da molto tempo e cioè che il centrodestra può crescere valorizzando le sue specificità, che si può crescere tutti insieme".
Meloni: riconosciuto enorme lavoro. È responsabilità
Questo risultato delle Europee "è di Fdi, della maggioranza e anche personale legato al numero delle preferenze. Ho detto stanotte che lo consideravo più bello di quello di 2 anni fa, lo penso sul serio, quello poteva essere un voto di protesta e di speranza. Confermare e anzi aumentare quel voto" vuol dire che è "un voto diverso, un consenso meditato" che ti dice "di andare avanti e di farlo anche con una maggiore determinazione. Chiaramente è una grande responsabilità per chi ha detto 'voglio cambiare questa Nazione', lasciarla in
condizioni migliori". Così la leader di FdI, Giorgia Meloni, a
Cinque Minuti in onda stasera su Rai 1. "I miei festeggiamenti
sono durati 5 minuti e poi ho ricominciato a lavorare. Oggi so
che tutto questo enorme lavoro viene riconosciuto, ne ho la
conferma. Io l'ho sempre pensato", ha affermato
Tajani: avanti costruzione spazio centrista tra Meloni e Schlein
"Prosegue il percorso per costruire uno spazio centrista tra Meloni e Schlein ". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani, appena atterrato a Berlino, dove parteciperà alla conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina, commentando i risultati di Forza Italia alle elezioni europee
FdI primo tra i conservatori europei, supera il PiS polacco
Fratelli d'Italia è diventato il primo partito all'interno del gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ecr) mentre la Lega ha ceduto il podio al partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella dentro a Identità e Democrazia. Dagli ultimi dati diffusi dall'Europarlamento sull'attribuzione dei seggi in base all'esito delle elezioni emerge infatti che da oggi il maggiore azionista di Ecr è il partito guidato da Giorgia Meloni con 24 europarlamentari (rispetto ai cinque del 2019) mentre i polacchi del PiS sono passati dai 26 delle precedenti elezioni a 20. In casa Id invece il Rassemblement national di Le Pen-Bardella, grazie al successo registrato, è salito dai 22 europarlamentari del 2019 a 30 e la Lega è passata dai 28 di cinque anni fa agli 8 della consultazione svoltasi nei giorni scorsi
Scholz: E' andata male per i partiti della coalizione"
"È stato negativo per tutti e tre i partiti di governo". In occasione di un incontro con il presidente cileno, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha riconosciuto il cattivo risultato dei partiti della coalizione semaforo alle europee.
"A nessuno conviene tornare semplicemente alle attività di sempre", ha poi aggiunto, sottolineando però che "si tratta anche di garantire che continuiamo a fare il nostro lavoro. Che il nostro Paese diventi moderno, che faccia progressi e, per inciso, che ci prepariamo affinché i consensi aumentino sempre di più, in modo che i risultati di questo lavoro possano essere messi ai voti anche nelle prossime elezioni del Bundestag e che i cittadini abbiano fiducia".
Quanto alla destra, "i numerosi voti a favore dei partiti populisti dovrebbero essere motivo di preoccupazione".
Lepenisti primi in Ue per seggi a pari merito con la Cdu
Il Rassemblement National di Marine Le Pen e del suo delfino Jordan Bardella diventa il primo partito al Parlamento europeo con 30 seggi, a pari merito con la Cdu-Csu tedesca. E' quanto emerge dall'ultima proiezione sulla composizione dell'Eurocamera. Dopo il voto, stando ai dati attuali, i lepenisti (parte del gruppo di Identità e democrazia) balzano da 18 a 30 seggi rispetto alla legislatura appena conclusa, mentre la Cdu (della famiglia del Ppe) resta stabile.
Assessore Roma: 78 verbali incongruenti,ci sarà riconteggio
"Ci sono 78 verbali con dati manifestamente incongruenti che pertanto sono stati chiusi a 0 e che poi saranno oggetto di riconteggio da parte dell'autorità giudiziaria. Ma nessun empasse su voti di lista: l'inserimento concluso nel pomeriggio" Così l'assessore al Personale del Comune di Roma Andrea Catarci. "Nel frattempo sono state installate altre 100 postazioni di lavoro in aggiunta alle 60 già operanti e si è avviato l'inserimento delle preferenze con le prime 690 sezioni elettorali: si stanno utilizzando tutte le postazioni comprese quelle aggiuntive e si punta a concludere nel più celere tempo possibile aggiunge- Smentisco che ci sia alcuna attività di scrutinio in corso né scrutini manuali, bensì si procede a immissioni di dati presi dall'apposita modulistica redatta ai seggi".
Bonaccini: ora fermiamo l'onda nera in giro per l'Europa
"Siamo molto confrontati dal voto che sta uscendo dalle amministrative. Noi governavamo già quasi l'80% dei Comuni al voto, e più o meno rimane quel dato, con alcune cose in più come Sassuolo. Davvero una grande affermazione anche oggi, e adesso si stratta di mettersi al lavoro. Intanto perché abbiamo la responsabilità, per numeri assoluti, di essere il primo partito di tutti i partiti socialisti-democratici, credo anche più del Psoe spagnolo e dell'Spd tedesca, parlo come numeri quantitativi assoluti". Lo ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna e neo eletto al Parlamento Europeo Stefano Bonaccini, nel corso di un punto stampa a Bologna, davanti alla sede della Regione. "Vedremo quanti alla fine saranno gli eurodeputati, ma saranno di più dei 16-17 che si pensava. In ogni caso c'è un Pd in piedi, c'è una destra, una estrema destra cresciuta in tanti Paesi, noi abbiamo alzato un bel argine, adesso si tratta di fermare l'onda nera in giro per l'Europa e poi far girare la corrente verso di noi".
Piemonte, Cirio: "Futura Giunta? Non ci sono preoccupazioni"
"E' necessario attendere, per adesso abbiamo i dati complessivi sui candidati presidenti, poi insieme alla coalizione faremo le valutazioni, ma senza particolari preoccupazioni". Ad affermarlo e' stato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, appena riconfermato, rispondendo ad una domanda sugli equilibri della futura giunta.
Piemonte, Cirio: "Orgoglioso; abbiamo confermato governo"
"Sono orgoglioso, perche' siamo riusciti a confermare un governo". Cosi', Alberto Cirio commenta la sua rielezione alla guida del Piemonte. "In Piemonte non era naturale - ha spiegato ai giornalisti nel suo studio di Alba dove ha atteso i risultati - se pensiamo a chi mi ha preceduto, tutte persone di valore come Bresso, Chiamparino e Cota, furono eletti in un primo mandato, ma non vennero mai confermati. La conferma diciamo che in Piemonte non era usuale e non era abituale, quindi di questo vado orgoglioso". "Pero' da una parte mi fa molto piacere - ha proseguito - dall'altra mi responsabilizza ancora di piu', perche' quando uno viene scelto scientemente poi non deve tradire naturalmente le aspettative ed e' quello che io cerchero' di fare come ho sempre fatto in questi cinque anni".
Ist. Cattaneo: crescono Pd e FdI, ridotta la frammentazione
"Si è ridotta la frammentazione, sia nel senso che si è ridotto il numero e il rilievo delle liste minori (disincentivate dalla soglia di sbarramento), sia nel senso che i due maggiori partiti sono entrambi cresciuti". È quanto si legge nell'analisi del voto dell'Istituto Cattaneo.
Comunali Cagliari: Alessandra Zedda riconosce sconfitta
Alessandra Zedda, candidata del centrodestra alle comunali di Cagliari, ammette la sconfitta e chiama il rivale Massimo Zedda del centrosinistra per fargli i complimenti. La telefonata alle 17.58: troppo grande il divario per non riconoscere la sconfitta. "Auguri, un abbraccio, speriamo di lavorare per il bene della città", ha detto Alessandra Zedda, che ha seguito l'esito degli scrutini raccogliendo, in una stanza della sede elettorale di via De Gioannis, i resoconti dei rappresentanti di lista.
Osservatorio: solco politico profondo tra Milano e hinterland
Il solco politico è sempre più profondo tra Milano città e il suo territorio metropolitano. Il dato emerge dall'analisi del voto dell'Osservatorio Metropolitano di Milano "Tredici punti di differenza sono davvero tanti", afferma Bruno Dapei, direttore dell'Osservatorio. "È una dato politico che conferma quanto rileviamo da tempo, cioè che ci sia un solco sempre più profondo che separa capoluogo e hinterland della Città metropolitana di Milano". L'Osservatorio fa riferimento al diverso risultato delle liste "di governo" tra capoluogo e territorio metropolitano (circa 13 punti di differenza) così come, ad esempio, per il Pd (circa 7 punti di differenza). Alle Europee 2024, le liste "di Governo" (FdI + Fi + Lega) hanno una media nazionale del 47,42%. Nei 132 comuni dell'area metropolitana (esclusa Milano città) il consenso è al 49,67%, che crolla nella sola Milano al 36,74%. Situazione simile per il Partito Democratico. La media nazionale è al 24,08%, che nei 133 comuni della Città metropolitana (compresa Milano città) sale al 27,19%, mentre a Milano il consenso schizza al 31,38%. "La forbice nel voto politico tra il comune capoluogo e il territorio metropolitano di Milano si sta allargando elezione dopo elezione" spiega Dapei. "Una profonda differenza nei risultati si era via via già registrata - aggiunge - ma ha raggiunto in questa tornata elettorale per il Parlamento europeo la punta massima".
Swg: oltre metà elettori Azione-Iv del 2022 sceglie altri partiti
Oltre la metà degli elettori di Azione-Iv del 2022 ha scelto "altri partiti" mentre il 25% ha votato Stati Uniti d'Europa e il 22% ha votato Azione. E' quanto emerge dall'analisi dei flussi del voto di Swg Radar. Il 13% ha votato Pd, il 10% ha votato un partito del centrodestra e il 30% si è astenuto. Il 37% degli elettori di PiùEuropa ha votato Stati Uniti d'Europa.
Francia, Le Monde si schiera, 'evitare la destra al potere'
"Dunque, il peggio dovrà essere evitato in tre settimane e non più in tre anni. Venti giorni per impedire all'estrema destra di giungere al potere in Francia, per la prima volta attraverso le urne, dopo aver trionfato alle europee": così comincia un editoriale sulla prima pagina di Le Monde, firmato dal direttore Jérôme Fenoglio, con il quale il quotidiano francese del pomeriggio si schiera apertamente in vista delle legislative anticipate. Con il voto del 30 giugno e 7 luglio - si legge ancora - "si deciderà il futuro della nostra democrazia e il volto che vorremo presentare ai nostri alleati e partner europei". "Le risposte più adatte a far indietreggiare in modo duraturo il voto all'estrema destra sono la ricerca di una transizione climatica - continua l'editoriale -, lo smantellamento dei ghetti urbani, la difesa dei servizi pubblici e la lotta contro gli eccessi della società dei consumi. Per imporre questi temi, l'unione è indispensabile. Essa sembra fuori portata fin quando Jean-Luc Mélenchon e i suoi 'Insoumis' restano su posizioni settarie, che confinano con la politica del 'tanto peggio'. Lo shock dello scioglimento può far cambiare le cose?".
Swg: 40% degli elettori M5s del 2022 conferma la scelta
"Meno della metà degli elettori del M5S delle politiche 2022 conferma la scelta, oltre un terzo è rimasto a casa". E' quanto emerge dall'analisi dei voti di Swg Radar delle elezioni europee. E' pari al 40% la quota di elettori del M5s del 2022 che ha confermato il voto al Movimento, il 13% ha votato un partito del centrosinistra, il 6% un partito di centrodestra. Il 41% ha votato un altro partito o non ha votato: il 6% ha votato altri partiti (Pace Terra Dignità, Libertà), il 35% si è astenuto. "Al confronto con il 2022 il baricentro dell'elettorato del M5S si è ulteriormente spostato a sinistra", si legge ancora.
Scholz: in Ue chiara maggioranza dei partiti democratici
Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto a Berlino che in Europa c'è una "chiara maggioranza" per i partiti che si battono in maniera "classica" per la democrazia e questa è la "base per il lavoro nei prossimi cinque anni".
Mosca: 'Nelle elezioni Ue non c'è stata concorrenza leale'
Le elezioni europee sono state caratterizzate da "una mancanza di concorrenza leale" e "restrizioni severe" a causa di "una campagna antirussa sfrenata". Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, aggiungendo che "le forze politiche che si oppongono allo sconsiderato confronto con la Russia, dannoso per la stessa Unione Europea, sono state oggetto di discriminazioni e spesso di pressioni e vessazioni dirette".
Scholz: brutto risultato ma ora lavorare a politiche 2025
A una domanda sulle conseguenze personali ed elezioni anticipate in Germania dopo la sconfitta della sua Spd alle elezioni europee, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ammesso che il risultato è stato "cattivo" per le tre componenti della coalizione ma ora si tratta di lavorare e "prepararsi" affinché il consenso aumenti alle elezioni politiche dell'anno prossimo.