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Elezioni Europee, Fratoianni: "Salis è europarlamentare". Cosa succede ora

Politica

"Si tratta di un risultato straordinario per noi, che si inserisce in un quadro dell’Europa molto preoccupante", ha detto il leader di Sinistra Italiana. Per il padre Roberto, se Ilaria tornerà in Italia, "bisogna chiederlo al ministro Tajani. Non è una candidata normale. È ancora ai domiciliari e con una cavigliera. Bisogna lavorare per porre fine a questa ridicola situazione". Una volta eletta, sottolinea anche il Corriere della Sera, godrebbe dell'immunità parlamentare e di conseguenza dovrebbe essere scarcerata

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Analizzando i dati delle elezioni europee, il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni ha confermato l'elezione a europarlamentare di Ilaria Salis, in stato di detenzione in Ungheria, nelle fila del suo partito e di quello dei Verdi di Bonelli. "Posso dirlo, Ilaria Salis da questa sera è europarlamentare", ha detto dopo avere analizzato il successo elettorale: "Si tratta di un risultato straordinario per noi, che si inserisce in un quadro dell’Europa molto preoccupante. La guerra porta nazionalismi e fiato alla destra. La nostra proposta è stata premiata per il coraggio di osare", ha commentato Fratoianni. "Questo non è che l'inizio. Ci hanno accusato di candidature a fini strumentali, possiamo dire che abbiamo fatto bene: Ilaria Salis da stasera è un'europarlamentare, un risultato importante", ha poi aggiunto.

Il commento di Bonelli

A Fratoianni ha fatto eco Angelo Bonelli: "Vogliamo ringraziare tutti gli italiani che ci hanno dato fiducia contro la fabbrica delle bugie che vuole mettere in dubbio il problema della crisi climatica e le grandi questioni che stanno a cuore all’Europa. C'è grande preoccupazione e dobbiamo saperla intepretare. Dobbiamo fare in modo che cresca sempre di più il fronte democratico", ha sottolineato. "Ilaria Salis è molto contenta e commossa. Mi ha detto 'non ci credo, voglio aspettare la fine, i risultati definitivi'. Io le ha detto: 'dai Ilaria, ce l'abbiamo fatta'", ha proseguito il portavoce di Europa Verde dal comitato elettorale di Avs a Roma, raccontando la telefonata avuta poco fa con la candidata. Ora, ha concluso, "deve uscire dai domiciliari", ha aggiunto. 

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Roberto Salis: "I cittadini hanno scelto Ilaria, ora tocca a Tajani"

"Mi dicono che è fatta". Questo il primissimo commento di Roberto Salis, padre di Ilaria, nel comitato elettorale di Avs per analizzare il risultato della candidata detenuta in Ungheria.   "Adesso il tema per Ilaria - ha aggiunto parlando con i cronisti - è che cosa succede da questo momento, al momento in cui Ilaria tornerà finalmente in Italia. Abbiamo un'europarlamentare europea che credo prenderà anche una buona quantità di preferenze, quindi vorrà dire che molti cittadini italiani sono andati in una cabina elettorale a scrivere il suo cognome nella scheda", ha detto Salis. "E adesso sarà il momento di capire come le istituzioni italiane si adopereranno per far sì che finalmente la volontà dei cittadini italiani sia rispettata come si deve". A chi ha chiesto se Ilaria Salis possa già rientrare nei prossimi giorni, il padre ha risposto: "questo bisogna chiederlo al ministro Tajani". Ilaria, ha riferito ancora il padre, "non è una candidata normale. È ancora ai domiciliari e con una cavigliera. Bisogna lavorare per porre fine a questa ridicola situazione. È lì, innocente, non ha assolutamente commesso i fatti per cui è imputata. Adesso è il momento di vedere le istituzioni italiane che fanno quello che dovrebbero fare per difendere un cittadino. Se ci fosse la Tatcher a capo del governo sicuramente risolverebbe la situazione nel giro di tre ore", ha ribadito ancora. E poi, ancora, dalla sala stampa della Camera: "Il processo in Ungheria andrà sospeso. Credo che Ilaria vorrà fare in modo di riaprirne un altro in uno Stato civile in cui possa dimostrare la sua innocenza". 

Cosa può succedere adesso

Adesso la 39enne dovrebbe essere scarcerata e il processo che la vede imputata sospeso. Questo secondo quanto prevede il Protocollo 7 sui Privilegi e le immunità dell'Unione europea. L'articolo 9, nello specifico, sottolinea che i membri dell'Europarlamento possono beneficiare, sul territorio nazionale, "delle immunità riconosciute ai membri del Parlamento del loro Stato" e non possono, "sul territorio di ogni altro Stato membro, essere detenuti né essere oggetto di procedimenti giudiziari". Stando a quanto sostengono gli avvocati di Salis la norma è retroattiva e varrebbe dunque anche per i fatti avvenuti prima dell'elezione. Non varrebbe solamente considerando l'arresto in flagranza di reato o in caso di sentenza definitiva, proprio come prevede la Costituzione italiana per deputati e senatori. Secondo fonti di Bruxelles però la libertà per Salis non è automatica: potrebbe infatti aprirsi un contenzioso tra l'Ungheria le istituzioni europee.

I legali: "Con la proclamazione la richiesta di libertà"

"Non appena ci sarà la proclamazione chiederemo all'autorità giudiziaria ungherese di rimettere in libertà Ilaria Salis e di sospendere il procedimentio penale". Queste le parole degli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, legali della 39enne ai domiciliari a Budapest e eletta al parlamento europeo per Avs, annunciando l'istanza di revoca di qualsiasi misura cautelare.  I due avvocati hanno sottolineato che ora l'insegnante italiana "beneficia dell'immunità" in base alle norme Ue spiegando che la magistratura ungherese potrebbe provvedere d'ufficio. 

 

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