Vannacci: "L'omofobia è una malattia psichiatrica". Ma sull'aborto linea dura

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Il generale candidato alle Europee con la Lega intervistato in radio prova a precisare la propria posizione su "chi ha gusti sessuali diversi dai miei". Sull'aborto, poi, sposa le posizioni e i valori del manifesto di Pro vita & famiglia: "No a trasformare la società occidentale in una paccottiglia"

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"L'omofobia è una malattia psichiatrica". Sono queste le parole con cui Roberto Vannacci ha cercato di chiarire la sua posizione sull’omosessualità. Lo ha fatto ai microfoni di radioliberta.net, il sito di Radio Libertà, l'emittente di dibattito politico e approfondimento (in passato guidata anche da Matteo Salvini) diretta da Giovanni Sallusti. Il generale candidato indipendente della Lega ha dichiarato: "Io non ho paura di chi ha gusti sessuali diversi dai miei, non scappo come Dracula di fronte a un crocifisso. Io ne critico invece le ostentazioni, l'esibizionismo, così come l'accampare diritti che prevaricano quelli della maggioranza".

Linea dura, invece, sull’aborto con la firma al manifesto di Pro Vita & Famiglia: "Sono valori fondanti".

Il generale critica “le ostentazioni e l’esibizionismo”

Il generale ha risposto alle critiche mossegli da chi, dopo la lettura del suo primo libro, “Il mondo al contrario”, lo ha accusato di essere omofobo.

Il candidato alle europee del prossimo 8-9 giugno, ha sottolineato che "l’omofobia è una malattia psichiatrica" e in quanto tale "chi è fobico ha seri problemi e deve andare da uno psichiatra per farsi curare".

Una malattia da cui Vannacci non sarebbe affetto perché, ha detto: "Le visite mediche le ho passate sempre tutte, mi hanno decretato idoneo a comandare uomini".

La sua posizione quindi sui diritti LGBTQIA+ non potrebbe essere definita omofoba, perché la sua- sostiene il candidato della Lega- non è una fobia “nei confronti di chi ha gusti sessuali diversi dai miei". Poi, ha aggiunto: "Non scappo come Dracula di fronte a un crocifisso, sono orientamenti sessuali che comprendo, non ho nulla contro". Vannacci ha tenuto a ribadire che nel libro spiega come "su gusti e predilezioni non possono essere espresse critiche". Quello che giudica, invece, sono "le ostentazioni, l’esibizionismo, così come l’accampare diritti che prevaricano quelli della maggioranza".

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Aborto: sostegno al Manifesto di Pro Vita

Contemporaneamente Vannacci ha anche sottoscritto il "Manifesto valoriale" di Pro vita & famiglia guidata da Jacopo Coghe, sull'interruzione di gravidanza.

Si tratta di un documento che- come si legge nel comunciato dell'associazione- mira alla "difesa della vita umana e al contrasto all'introduzione dell'aborto come valore comune nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea". 

"Si tratta di valori fondanti- ha affermato il generale- e io sono pronto, nel caso in cui riuscissi ad arrivare al Parlamento europeo, al sabotaggio di chi non la pensa come noi".

Tra gli altri punti programmatici del Manifesto: "il sostegno economico alla famiglia e alla vita nascente"; "il contrasto all'utero in affitto"; la "promozione alla libertà educativa dei genitori e opposizione all'ideologia gender e all'agenda Lgbtq+ in particolare nelle scuole" e la "difesa dei risparmi delle famiglie dalle politiche green fondate su un ambientalismo radicale anti-natalista".

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