Covid, via libera definitivo alla Commissione d’inchiesta sull’operato del governo

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L’Aula di Montecitorio ha approvato - con 132 sì, 86 no e un astenuto - il testo che dà il via all'organismo parlamentare bicamerale che dovrà svolgere una verifica anche sull'efficacia delle misure adottate durante la pandemia e sui motivi del mancato aggiornamento del Piano pandemico, nonché sui compiti della Task force. Proteste e seduta sospesa quando la deputata di FdI Alice Buonguerrieri ha attaccato Giuseppe Conte e Roberto Speranza, all’epoca premier e ministro della Salute

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L’Aula della Camera ha dato il via libera alla proposta di legge che punta a istituire la Commissione d'inchiesta “sull'operato del governo e sulle misure da esso adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica del Covid-19”. Il testo è stato approvato con 132 sì, 86 no e un astenuto: già passato all'esame del Senato, diventa definitivo.

Il lungo iter parlamentare

La proposta di legge ha affrontato un lungo iter parlamentare. Al testo sono state apportate modifiche in corso d'opera durante l'esame a Palazzo Madama, anche a seguito delle parole pronunciate dal capo dello Stato in occasione della cerimonia del Ventaglio. In quell’occasione, il presidente Sergio Mattarella mise in guardia dal considerare le Camere “un contropotere giudiziario”. Ora, con il sì definitivo della Camera, si dà il via all'organismo parlamentare bicamerale che dovrà svolgere una verifica anche sull'efficacia delle misure adottate durante la pandemia e sui motivi del mancato aggiornamento del Piano pandemico, nonché sui compiti della Task force istituita dall'allora governo in carica.

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Le proteste

La seduta della Camera è stata sospesa, poco prima del voto, a causa delle proteste delle opposizioni durante l'intervento della deputata di FdI Alice Buonguerrieri. La parlamentare ha attaccato gli esponenti del Pd e del M5S all'epoca al governo e ha definito Giuseppe Conte e Roberto Speranza “il peggior presidente del Consiglio e il peggior ministro della Salute della storia”. “È Speranza che dovrebbe provare pena per quando ha chiuso in casa milioni di italiani. È giusto che gli italiani sappiano che FdI ha trascinato in tribunale Conte e Speranza per ottenere trasparenza e verità. Ed è solo grazie alle sentenze con cui sono stati condannati che noi abbiamo ottenuto quegli atti e quei documenti troppo a lungo secretati”, ha detto in uno dei passaggi più contestati. Dopo queste frasi le opposizioni hanno cominciato a urlare e si è alzato il coro “Vergogna-vergogna” dai banchi di Pd e M5S. L'intervento è stato invece applaudito dai deputati di FdI. Il presidente di turno Fabio Rampelli (Fdi) è stato costretto a sospendere la seduta.

Le reazioni di Conte e Speranza

“Io sono a disagio per l'intervento che ho ascoltato. Dovrei però forse ringraziare quella deputata: se qualcuno aveva dei dubbi, credo che questo intervento li abbia definitivamente fugati. È emerso in maniera lampante che l'obiettivo di questa Commissione non sia quello di valutare in maniera seria i fatti, ma di fare propaganda politica. Non ho mai sentito un intervento così, solo per attaccare due esponenti di opposizione. È stato un intervento squadrista che ricorda i momenti peggiori di questo Paese”, ha replicato Roberto Speranza. È intervenuto anche Giuseppe Conte. “Fate un utilizzo abnorme dello strumento della commissione di inchiesta per colpire politicamente il governo precedente. Faremo di tutto per dimostrare, nonostante il perimetro delimitato della commissione, nonostante il vizio di impostazione, nonostante la paura della maggioranza nel restringere il raggio d'indagine, per dimostrare chi durante la pandemia si è comportato con onore e chi con disonore e ne vedremo delle belle, la maggioranza rimarrà sorpresa”, ha detto.

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Cosa prevede il testo

Il testo approvato dal Parlamento prevede l'istituzione, “per la durata della XIX legislatura, di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Sars-Cov-2 e sulle misure adottate per prevenire ed affrontare l'emergenza epidemiologica, con il compito di accertare le misure adottate per la prevenzione, il contrasto e il contenimento dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus nel territorio nazionale, e di valutarne la prontezza, l'efficacia e la resilienza (termine aggiunto nel corso dell'esame al Senato, ndr), anche al fine di fronteggiare una possibile e futura nuova pandemia di analoga portata e gravità”. Nel termine indicato la Commissione è tenuta a presentare alle Camere una relazione sulle attività di indagine svolte e sui risultati dell'inchiesta.

I componenti della Commissione

Si prevede che facciano parte della Commissione, si legge ancora nel testo, quindici senatori e quindici deputati, nominati rispettivamente dal presidente del Senato e dal presidente della Camera, in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari, assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo esistente in almeno un ramo del Parlamento. I componenti sono nominati tenendo conto anche della specificità dei compiti assegnati alla Commissione. Per l'elezione del presidente è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti della Commissione.

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I compiti

Tra i compiti principali della Commissione ci sono “lo svolgimento di indagini e la valutazione dell'efficacia, della tempestività e dei risultati delle misure adottate dal governo; l'accertamento delle ragioni del mancato aggiornamento del Piano pandemico redatto nel 2006; la verifica dei compiti e la valutazione dell'efficacia e dei risultati delle attività della task-force istituita presso il ministero della Salute e del Comitato tecnico-scientifico e degli altri organi, commissioni o comitati di supporto; la valutazione della tempestività ed adeguatezza delle indicazioni e degli strumenti forniti dal governo e dalle sue strutture di supporto alle Regioni e agli enti locali in ciascuna fase dell'emergenza pandemica; la valutazione della tempestività e adeguatezza delle misure adottate sotto il profilo del potenziamento del Servizio sanitario nazionale; l'indagine su eventuali abusi, sprechi, irregolarità o illeciti sulle procedure di acquisto e la gestione delle risorse destinate al contenimento e alla cura del Covid-19 da parte del governo; l'accertamento e la valutazione di alcuni specifici aspetti relativi alla gestione dell'emergenza, tra i quali l'acquisto di dispositivi di protezione individuale prodotti in Cina per la spesa complessiva di 1,25 miliardi di euro, la realizzazione dell'applicazione Immuni, la gestione della fase iniziale della campagna di vaccinazione, l'acquisto di banchi a rotelle; la valutazione delle misure di contenimento adottate dal governo, compreso il rispetto dei diritti umani e delle libertà costituzionalmente garantite nella loro applicazione”. È stato invece cancellato dal Senato il riferimento alla valutazione della legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e delle sue proroghe, oltre che dello strumento della decretazione d'urgenza.

I poteri della Commissione

La Commissione, si legge ancora nel testo, “procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria. La Commissione non può adottare provvedimenti restrittivi della libertà e della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione nonché della libertaà personale”.

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