Codice della strada, Lega: “Ritiro patente per chi abbandona gli animali"

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L'emendamento approvato in Commissione alla Camera stabilisce "un inasprimento delle pene adesso previste per chi abbandona l'animale sulla strada o nelle pertinenze anche laddove non si verifichino incidenti"

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"Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto. Oggi in Commissione Trasporti abbiamo approvato l'emendamento della Lega al Codice della Strada che prevede un inasprimento delle pene - fino al ritiro della patente - per chi abbandona il proprio animale. Un fenomeno incivile che, soprattutto in estate, ha raggiunto numeri inaccettabili e che mette a rischio anche la sicurezza degli utenti. Auspichiamo che questi provvedimenti possano avere un effetto deterrente rispetto a pratiche barbare, pericolose e criminali". Lo hanno annunciato i deputati leghisti Elena Maccanti, Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto.

Tolleranza zero

Tolleranza zero, dunque, contro chi abbandona il proprio animale, soprattutto se poi si verifica un incidente stradale con morti o feriti. In questo caso il responsabile rischierebbe fino a sette anni, laddove l'abbandono avvenga in strada con la conseguenza di causare vittime o feriti. "L'emendamento della Lega approvato oggi prevede l'applicazione delle pene previste per i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi o gravissime per chi abbandonando l'amico a quattro zampe mette in pericolo anche gli altri utenti della strada. Inoltre, alla pena principale si applicano automaticamente anche le pene accessorie previste per gli stessi reati, che vanno dalla sospensione alla revoca della patente in proporzione della gravità del fatto commesso.  La norma approvata in Commissione alla Camera stabilisce un inasprimento delle pene adesso previste per chi abbandona l'animale sulla strada o nelle pertinenze anche laddove non si verifichino incidenti".

Un posto di blocco della polizia di stato all'inizio di via Pontina, durante l'emergenza Coronavirus, Roma, 13 aprile 2020. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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