Bonelli attacca il Twiga: "Solo 20mila euro di canone". Briatore: "Ti insegno a lavorare"
PoliticaBotta e risposta social tra il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e l'imprenditore sulla questione delle concessioni balneari. "Il locale di Briatore paga ogni anno allo Stato una cifra ridicola a fronte di un fatturato di 10 milioni di euro", accusa il politico. A stretto giro arriva la risposta: "Lo assumo tre mesi così capisce cos'è la fatica"
Botta e risposta tra Angelo Bonelli e Flavio Briatore sulla questione delle concessioni balneari. Il tema che agita il governo è oggetto di scontro il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che da sempre ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia, e l'imprenditore del Billionaire e del Twiga. Tutto è partito da Bonelli, che ha attaccato Briatore (che sottolinea è "residente a Montecarlo") e il suo famoso locale. "Il Twiga - attacca Bonelli - paga ogni anno allo Stato una cifra ridicola come canone, di 20mila euro, a fronte di un fatturato di quasi 10 milioni di euro. È inaccettabile che la Destra al governo voglia svendere le ultime spiagge libere per darle in concessione e privatizzarle". E a stretto giro è arrivata la risposta dell'imprenditore in un videomessaggio: "Questo qui è fuori di testa. Mi accusa perché ho la residenza a Montecarlo, ma io potrei averla anche in Kazakistan se le aziende sono in Italia. Gli stipendi li paghiamo qui e con il Twiga io do lavoro a 180 persone".
"Non votate questa gente"
Nel videomessaggio in risposta, Briatore fa finta di non ricordarsi il nome del politico, chiamandolo "Angelo Benelli" (per poi correggersi, fingendo di consultare un appunto). Poi attacca: "Questa gente non bisogna votarla, non serve a niente. Sono rami verdi, nemmeno buoni per fare il fuoco. Hanno un cortocircuito nella testa, sono dei disfattisti che ci vorrebbero tutti rovinati. Sono degli scappati di casa".
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"Patriota con la residenza fiscale a Montecarlo"
Anche Bonelli risponde con una gag sul nome dell'imprenditore: "C'è un signore, tale Britore, Bratore... forse Briatore, che mi accusa di non capire nulla. Ma il punto, non è che lei dà lavoro a tante persone, ma che lei paga allo Stato solo 20mila euro all'anno mentre ne fattura 10 milioni, un regalo inaccettabile". E se Briatore lo aveva chiamato "scappato di casa", Bonelli contrattacca così: "Eccoli i patrioti con la residenza fiscale a Montecarlo".
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"Venga al Twiga, così capisce cos'è la fatica"
In un'intervista a Libero, Briatore prosegue nella polemica: "Ho scoperto che (Bonelli, ndr) è stato anche il protettore del 'signore con gli stivali', il sindacalista Soumahoro". E aggiunge: "La Sinistra, da sempre, ha problemi con chi crea ricchezza. C'è un odio sociale. Ho molto più rispetto di un cameriere che lavora da noi che di questa gente qui. Persone come Bonelli non hanno mai lavorato, e prendono 150mila euro di stipendio pagato dagli italiani. Parla, pontifica e soprattutto critica chi invece produce. Venga tre mesi da noi, lo assumo, capirà finalmente cosa sia la fatica".
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"Un cafone, ai bagni dei ricchi preferisco il lido di Ostia"
La contro-replica di Bonelli non si fa attendere: "Litigare io? Lo scazzo l'ha cominciato lui. Quella contro la privatizzazione delle spiagge è una mia battaglia di una vita. I balneari non pagano quasi nulla, i beni dello Stato non possono essere svenduti". E poi alza l'asticella: "Briatore è un cafone. Io sono nato e cresciuto nella periferia romana, a Casal Bertone. Per pagarmi gli studi andavo a raccogliere l'uva e i pomodori sulla Pontina e la sera facevo il cameriere". E sull'invito a venire al Twiga? "Venga lui in parlamento. Ai bagni dei ricchi preferisco il lido di Ostia, da ragazzo ci andavo a fare immersioni con la muta".