In commissione Bilancio è arrivato il via libera il 27 dicembre: bocciati tutti gli emendamenti dell'opposizione. Audito il ministro Giorgetti: "Mai detto che l'Italia avrebbe ratificato il Mes"
Dopo il via libera in commissione Bilancio della Camera, la Manovra è approdata in Aula a Montecitorio. Ventisei i deputati iscritti a parlare in discussione generale, che si è protratta fino all'esame degli emendamenti che sono stati presentati al testo già stato licenziato dal Senato una settimana fa. Su tutti c'è il parere contrario del relatore e del governo. L'esame riprenderà domani, 29 dicembre, alle 9 di mattina. Nel pomeriggio ci sarà poi il voto finale e definitivo sul provvedimento.
Giorgetti: "Mai detto che l'Italia avrebbe ratificato il Mes"
Nella giornata di ieri, in commissione Bilancio della Camera, sono stati bocciati tutti i mille emendamenti alla Manovra presentati dalle opposizioni. Nella stessa occasione si è svolta anche l'audizione del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, al centro del dibattito politico dopo il via libera in Ue al nuovo Patto di Stabilità e la mancata ratifica del Mes dell'Italia. "Non ho mai detto né in parlamento, né in Europa, né in nessun'altra sede che l'Italia avrebbe ratificato il Mes", ha sentenziato il numero uno del Mef. "Ho letto cose assurde, assolutamente false e vi prego di prenderne atto", ha aggiunto Giorgetti, spiegando di aver detto che dopo quattro rinvii "una decisione il parlamento per serietà avrebbe dovuta prenderla". E ancora: "Il Parlamento sovrano ha votato e ha votato come avevo anticipato in sede europea dove ho sempre detto" che la Maggioranza era contraria e "l'esito sarebbe stato inevitabilmente questo". Sul Patto di Stabilità, "l'accordo è un compromesso. Se un compromesso verso il basso o verso l'alto, io ho detto e ribadisco che le valutazione le faremo tra qualche tempo", ha concluso.
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Bombardieri (Uil) a Sky TG24: "La Manovra non ci piace"
È tornato a parlare della Manovra anche il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri. "A noi non è piaciuta, soprattutto perché non soddisfa alcune nostre richieste e altre le peggiora", ha affermato a Sky TG24, spiegando di aver riconosciuto lo sforzo sul cuneo fiscale, anche se "quelle risorse sono state prese in deficit", mentre la richiesta del sindacato era un intervento da parte del governo che, in qualche modo, aiutasse anche la conclusione dei contratti. "Perciò avevamo chiesto di intervenire anche sulla detassazione degli aumenti contrattuali. Avevamo chiesto che si facesse qualcosa in più, trovando altre risorse, magari utilizzando l'extra tassa sugli extra profitti", ha aggiunto. Il leader della Uil ha poi ribadito di "non essere soddisfatto" della Manovra: a suo parere, nei prossimi anni ci sarà un risparmio di 60 miliardi sulle pensioni, l'extra tassa sugli extra profitti è stata di fatto utilizzata per ricapitalizzare le banche e non sono state accolte le richieste del suo sindacato su sanità e sicurezza sul lavoro.