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Urso: su Expo 2030 risultato in larga misura prevedibile

Politica
©Ansa

"Siamo partiti tardi: il governo Conte e la sindaca Raggi decisero di proporre in ritardo questa candidatura come una sorta di ripiego a fronte del rifiuto delle Olimpiadi per Roma che forse sarebbero state un obiettivo più facilmente raggiungibile", così il ministro delle Imprese e del made in Italy

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Niente Expo 2030 a Roma. La bocciatura della candidatura italiana era "purtroppo un risultato in larga misura prevedibile, perché siamo partiti tardi". Così il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso a Annalisa Chirico, a Ping Pong su Radio Uno. "Siamo partiti tardi: il governo Conte e la sindaca Raggi decisero di proporre in ritardo questa candidatura come una sorta di ripiego a fronte del rifiuto delle Olimpiadi per Roma che forse sarebbero state un obiettivo più facilmente raggiungibile anche perché Expo la avevamo già avuta a Milano nel 2015". (EXPO 2030 IN ARABIA SAUDITA)

Le dichiarazioni

La delusione è ancora grande. "Eviterei comunque ogni forma di recriminazione - ha poi detto il ministro Adolfo Urso rispondendo a una domanda sulla situazione della Capitale - perché nei tanti colloqui avuti in questi mesi nelle diverse capitali le risposte sulla candidatura sono state 'noi siamo già impegnati'". Infine: "Recriminare non serve, serve piuttosto imparare dagli errori commessi e prepararsi al meglio per tutte le candidature e per gli eventi internazionali già in programma come il Giubileo del 2025 e ancora il 2033 e poi per i giochi invernali di Cortina; prepariamoci per presentare al meglio le eccellenze del Made in Italy al mondo".

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