Lavoro, Calderone a Live In Genova: "Problema non è lo sciopero, ma la modalità"

Politica

A Sky TG24 l’intervista alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali. "Potenziare il sistema scuola-lavoro", ha detto Calderone che si è soffermata sul ruolo essenziale dei giovani nella società. Tra gli altri temi trattati le pensioni, gli scioperi e il salario minimo

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Il lavoro e i giovani sono fondamentali per il futuro del paese. “E’ essenziale anche il presente ed è per questo che stiamo lavorando per potenziare il sistema scuola lavoro”, ha detto la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone. “I giovani devono giocarsi la loro partita ma noi dobbiamo fornirgli la cassetta degli attrezzi”. “Quando un Paese ha una percentuale così importante di giovani che non si formano e non studiano - ha aggiunto - è un elemento di negatività". Per questo motivo la ministra ha spiegato che “i servizi scolastici devono essere orientati alle nozioni teoriche ma anche alle tendenze del mondo del lavoro che cambia”. “I giovani che frequentano gli istituti professionali - ha specificato - alla fine del loro percorso al 75% trovano un lavoro". (LIVE IN GENOVA - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)

Tema scioperi

Oggi giornata di sciopero per alcune firme sindacali. “Il dialogo - ha detto in merito la ministra Calderone - non è mai stato negato. Credo di poter testimoniare che abbiamo avuto con le parti sociali momenti di confronto e valutazione di singoli provvedimenti e di temi importanti come previdenza e sicurezza sul lavoro. Il governo non ha preclusione anzi ha avviato percorsi di confronto. I sindacati è giusto che usino le possibilità che hanno per manifestare il loro dissenso: è’ un diritto ed è giusto. Il dibattito è sulle modalità con cui lo sciopero impatta poi nei servizi al cittadino”. E ha concluso: "Il ministero del Lavoro non sta pensando a modifiche sulla legge sullo sciopero. Ci sono temi molto più pressanti nelle nostre agende, come il salario dignitoso". 

Lavoro e posto fisso

"Noi genitori a volte pensiamo che la nostra protezione si possa dispiegare al punto di dire ai nostri figli cosa devono e non devono fare e quali scelte di vita e formazione e lavoro devono fare - ha proseguito la ministra Calderone - Siamo cresciuti nella mia generazione con i genitori che avevano il mito del posto fisso: dicevano perché non fai un concorso e ti sistemi e chi invece come me è un libero professionista veniva visto come un sognatore soprattutto se alle spalle non aveva una famiglia di liberi professionisti e un'attività avviata. Dipende tutto da come guardate l'orizzonte. Se riuscite a portare il vostro sguardo oltre la linea immaginaria dell'orizzonte riuscite anche a capire dove dovrete andare a mettere i vostri obiettivi. Esiste una ricetta per ognuno di noi, non per tutti quanti noi, ognuno di noi scrive la sua storia".

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