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Lavoro, la ministra Calderone a Sky TG24: "Incentivi per il lavoro povero"

Politica
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La ministra del Lavoro tocca tutti i temi che riguardano l'occupazione e i prossimi passi dell'esecutivo, a partire dal dibattito sul salario minimo ("Disponibile al confronto con le parti sociali") fino al reddito di cittadinanza

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"Sul salario minimo c'è sinergia piena tra Palazzo Chigi e ministero del Lavoro e il fatto che sia stato coinvolto il Cnel, serve per fare un'analisi e una valutazione di quelli che sono i contratti collettivi e del valore del peso di un contratto". Queste le parole della ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, intervistata all'interno di Timeline su Sky TG24, che ha spiegato come "non ci si debba soffermare solo sull'importo della retribuzione oraria lorda o prendere qual è il valore di quel contratto. Un contratto parla di tanti istituti e il valore del contratto è dato da tutta una serie di elementi ". Compito del ministero e del governo sarà "fare quelle valutazioni che attengono a delle iniziative che dovranno avere anche una ricaduta in manovra". "Per noi è importante - ha aggiunto - "sostenere la buona contrattazione e fare incentivi per il lavoro povero". Sul salario minimo "c'è la piena disponibilità, fin da subito" ad un incontro con le parti sociali, "credo che il confronto ci possa e ci debba essere". 

Gli incentivi al lavoro povero

Per la ministra è importante porre attenzione "all'aumento del potere d'acquisto delle nostre retribuzioni con una serie di incentivi". L'obiettivo è "quello di mantenere gli interventi  sul cuneo fiscale contributivo" ma Calderone guarda anche "a temi come il welfare e tutte le forme di detassazione non solo dei premi di risultato ma anche degli aumenti contrattuali perché questo è un modo per fare sì che le retribuzioni si riallineino verso l'alto".

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Premiare chi lavora

Riguardo alla manovra, la ministra si è riallacciata alle parole di Giorgetti sul "premiare chi lavora" spiegando che significa "dare la possibilità alle aziende di investire su temi come la produttività, la formazione e l'aggiornamento e nel contempo dare ai lavoratori l'opportunità di avere delle retribuzioni che abbiano un peso maggiore sul potere d'acquisto". "Questo si fa i vari modi - ha aggiunto - noi l'abbiamo fatto con la manovra passata, abbassando la soglia di tassazione dei premi di risultato, l'obiettivo è quello di ampliare le voci che possono beneficiare di questi interventi". Puntare sul welfare servirebbe anche "per sostenere il tema della natalità, dei giovani e delle donne al lavoro perché laddove abbiamo la possibilità di aumentare l'occupazione femminile e sostenere politiche per la genitorialità, abbiamo la possibilità di dare una risposta anche in termini di aumento della nostra popolazione".

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Il reddito di cittadinanza e il nuovo strumento

Confermando la piena disponibilità a trattare con i sindacati, la ministra ha poi toccato il tema del Reddito di cittadinanza e a chi perderà il beneficio. "La norma sull'assegno d'inclusione non è penalizzante per quanto riguarda la soglia Isee - ha detto Calderone - anzi noi l'abbiamo depurata di quella che è l'incidenza dell'Assegno unico. Per cui l'incidenza della platea di copertura è molto più ampia, io credo che vada visto e pesato correttamente l'esatto dimensionamento delle platee a fronte di tutti gli istituti che vengono messi assieme". "Siamo impegnati a fare in modo che il primo di settembre tutto parta correttamente", ha aggiunto sull'avvio dell'assegno d'inclusione.

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