Il partito guidato da Matteo Salvini ha depositato gli emendamenti in commissione Affari costituzionali per ottenere misure più severe sulla protezione speciale e sui permessi di soggiorno. Le forze di governo minimizzano parlando di aggiustamenti, ma dietro potrebbe nascondersi un braccio di ferro in atto tra i partiti di maggioranza che potrebbe portare alla mediazione del governo per trovare una soluzione condivisa
Sono 21 gli emendamenti al decreto legge sui migranti depositati dalla Lega in commissione Affari costituzionali al Senato per ottenere misure più severe sulla protezione speciale e sui permessi di soggiorno rispetto a quanto previsto nel testo presentato a Cutro. Quindici riguardano il contrasto vero e proprio all'immigrazione clandestina mentre gli altri sei mirano a migliorare l'integrazione dei cittadini stranieri sul nostro territorio. A vigilare sull'integrazione dei migranti viene proposta la 'Struttura', una sorta di team interno al Viminale, a costo zero, per vigilare e coordinare "contributi pubblici, statali ed europei, vincolati a programmi per l'integrazione dei cittadini stranieri presenti regolarmente sul territorio nazionale".
Il braccio di ferro nella maggioranza
Sono quattro gli emendamenti di Fratelli d'Italia, "ma non sulla protezione speciale", ha spiegato il capogruppo Lucio Malan che già ieri mattina parlava di possibili "correzioni da parte dell'Esecutivo". Forza Italia ha presentato cinque emendamenti chiedendo modifiche e 176 milioni di euro annui per l'accoglienza di 4.000 minori. Ma la vera stretta sul dl migranti è arrivata dalla Lega con 21 emendamenti. I partiti di governo minimizzano parlando di aggiustamenti, ma dietro potrebbe nascondersi un braccio di ferro in atto tra le forze di maggioranza che potrebbe portare alla mediazione del governo per trovare una soluzione condivisa. Nessuna dichiarazione ieri dei senatori leghisti mentre per i senatori meloniani "il voto della maggioranza sarà compatto, ma come per tutti i provvedimenti, andranno avanti le proposte sulle quali c'è condivisione. Le altre saranno ritirate, come sempre". Gli altri 96 emendamenti, che portano il totale a 126, sono delle opposizioni che parlano di decreto "vergognoso" e sperano che il governo accolga le loro richieste per migliorarlo.
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Le richieste della Lega e i lavori in commissione Affari costituzionali
Il partito guidato da Matteo Salvini chiede non solo nuove regole per la protezione speciale, ma anche "interventi su riduzione o revoca dell'accoglienza e permessi di soggiorno, e aggiornamento del periodo di trattenimento nei Cpr". Intanto in commissione Affari costituzionali i lavori vanno avanti senza grandi intoppi. Si partirà con l'illustrazione degli emendamenti e si proseguirà passando all'indicazione di quelli inammissibili. Poi sarà il momento dei pareri del governo che dovrebbero arrivare alla fine di questa settimana. L'esame in Aula invece dovrebbe avvenire tra il 18 e il 20 aprile.
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Lisei (FdI): "Stiamo studiando gli emendamenti della Lega, normale iter"
Al termine di una riunione di maggioranza, Marco Lisei, di Fratelli d'Italia ha spiegato che "siamo in attesa dei pareri delle commisioni. Stiamo studiando gli emendamenti della Lega, perché sono molto dettagliati, prendono in considerazione diversi testi di legge, verificheremo, ma, per ora, è un normale iter". Non è escluso che nei prossimi giorni ci siano incontri tra i parlamentari per cercare una sintesi, ma per ora viene allontanata l'ipotesi di contrasti interni alla maggioranza. Nel frattempo il ministro Matteo Piantedosi dal Viminale ha ammorbidito la sua linea sugli ingressi dei migranti facendo sapere che "non ci sono pregiudizi" verso altri eventuali click day, "se il governo dovesse riscontrare la necessità di ampliare questa domanda rispetto alla concreta possibilità del mercato del lavoro di assorbirli".