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Ppe cancella evento a Napoli dopo le parole di Berlusconi sull'Ucraina

Politica
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Il presidente del Ppe Manfred Weber: "Il supporto per l'Ucraina non è facoltativo", e cancella la convention che si sarebbe dovuta svolgere in Italia dal 7 al 9 giugno. Il leader di Forza Italia: "Vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l'Ucraina, da sempre condivisi e votati da FI, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace. Questo è un dovere per un partito come il Ppe"

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Non si fermano le polemiche dopo le affermazioni di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina e sul presidente Zelensky. Il presidente del Ppe, Manfred Weber, in poche righe prende le distanze dalle parole del leader di Forza Italia, in maniera netta: "A seguito delle affermazioni di Silvio Berlusconi sull'Ucraina abbiamo deciso di annullare le nostre giornate di studio a Napoli. Il supporto per l'Ucraina non è facoltativo", scrive Weber. Il leader del Ppe 'salva' però Antonio Tajani e Forza Italia, che "nel Ppe hanno il nostro pieno sostegno". Così come Weber tiene a sottolineare che nulla cambia nei confronti del premier italiano e del suo esecutivo: "Proseguiamo la collaborazione con il governo italiano sui temi dell'Ue", spiega in un tweet.

Berlusconi: "Ppe apra subito tavolo per la pace"

A stretto giro la replica di Berlusconi: “Con il mondo sull'orlo di una guerra nucleare tra Russia e i Paesi della Nato, io vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l'Ucraina, da sempre condivisi e votati da Forza Italia, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace. Questo è un dovere per un partito come il Ppe. Ritengo che il tema non sia più rinviabile e chiedo che venga messo subito all'ordine del giorno nelle riunioni del Ppe”, ha scritto su Facebook.

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Forza Italia: parole Weber "incomprensibili"

Insorge Forza Italia, che giudica quantomeno "incomprensibili" le parole di Weber. Berlusconi viene descritto come molto sorpreso dal tweet del presidente del Ppe. Lo stesso Weber, solo la scorsa estate, a fine agosto, era stato ricevuto da Berlusconi ad Arcore. "Berlusconi è Forza Italia, Forza Italia è Berlusconi: non condivido perciò la decisione di rinviare la riunione di Napoli", replica netto il ministro degli Esteri Tajani. "Anche perché Berlusconi e Forza Italia hanno sempre votato come il Gruppo Ppe sull'Ucraina come dimostrano gli atti del Parlamento europeo", aggiunge. E il capodelegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello, sottolinea: "Forza Italia aderisce da 25 anni al Ppe e il presidente Berlusconi ne incarna da sempre storia e valori. In Italia è interprete e garante dei valori cristiani ed europei su cui si fonda l'Unione Europea. Riteniamo pertanto inaccettabili le parole del presidente Weber". Non lesinano critiche nemmeno i due capigruppo azzurri di Camera e Senato: "Le parole di Manfred Weber sorprendono e le respingiamo con energia e determinazione", scandiscono Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo, che rimarcano: "Forza Italia non ha mai lasciato alcun margine di ambiguità sulla crisi ucraina e il presidente Silvio Berlusconi ha chiarito a più riprese che non ha mai inteso venir meno all'impegno preso nel sostenere l'Ucraina, quindi non deviando in alcun modo dalla linea del partito. Dentro Forza Italia esiste una sola linea e respingiamo - come abbiamo sempre fatto - ogni maldestro tentativo di dividerci".

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La convention del Ppe a Napoli

La convention del Ppe si sarebbe dovuta svolgere a Napoli dal 7 al 9 giugno e avrebbe portato in città tutti gli eurodeputati del Partito popolare (prima formazione politica a Strasburgo) per l'avvio della strategia della campagna elettorale in vista del voto del 2024. Alla convention del Ppe erano attesi, tra gli altri, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Nei giorni scorsi diversi esponenti del partito popolare, in particolare dei Paesi del Nord e dei Baltici, avevano chiesto di boicottare la partecipazione di Silvio Berlusconi in seguito alle sue prese di posizione contro Zelensky.