“Si è attivato un vero e proprio esercito di odiatori” racconta la candidata alla segreteria del Pd
Fino a due mesi fa Elly Schlein non era iscritta al Pd. Ne era uscita, sbattendo la porta, durante l’era renziana. Ci è tornata adesso, dopo otto anni, grazie ad una modifica dello Statuto che ha riaperto i termini di iscrizione per farla partecipare alle primarie e da allora è vittima di attacchi di vario genere. “Si è attivato un vero e proprio esercito di odiatori che parte dal mio naso e dal mio cognome per esprimere ignobili sentimenti antisemiti. Gli stereotipi sono quasi sempre ingannevoli". Parla così Elly Schlein, parlamentare e candidata alla segreteria del Pd, in un'intervista con The Post Internazionale – TPI. "Per quanto sia orgogliosissima del lato ebraico della mia famiglia paterna, io non sono ebrea, perché come sapete la trasmissione avviene per linea matrilineare. Ma la cosa più folle è il dibattito sul mio naso. Perché non è un 'naso ebreo Schlein' che ho ereditato da mio padre, come scrivono i razzisti nella rete. È un naso tipicamente etrusco”.
Il suo naso: simbolo e bersaglio
Si è anche insinuato che la Schlein venga da una famiglia molto ricca. “Macché! Mio nonno si è spaccato la schiena per dare un futuro migliore ai suoi figli ma è morto presto. La mia ricchezza è un'altra fake news di provenienza antisemita. La mia è una normalissima famiglia borghese" ribatte la candidata alla segreteria del Pd. “Da quando mi sono candidata il mio naso è diventato due cose insieme: prima un simbolo. E subito dopo un bersaglio” conclude.