Intercettazioni, Nordio: "Sono indispensabili, ma no all’abuso per reati minori"

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Paola Motta

Paola Motta

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L’arresto del boss Messina Denaro ha riportato in primo piano le annunciate modifiche del governo di centrodestra alla riforma Cartabia sul processo penale. Dall’opposizione parlamentare il M5S incalza: "Nordio pensa che la corruzione sia un reato minore slegato dalle dalle condotte mafiose?”

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"Indispensabili nella lotta alla mafia e al terrorismo e per la comprensione dei movimenti di persone sospettate di reati gravissimi, delle intercettazioni va cambiato l'abuso che se ne fa per i reati minori". Lo ripete  - anche dopo l'arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro (IL VIDEO ESCLUSIVO DELL'ARRESTO) - il ministro della Giustizia Carlo Nordio che da mesi esprime la nuova linea del governo su alcune questioni - fondamentali e politicamente divisive - della giustizia. "Sulle intercettazioni va cambiato l'abuso che se ne fa per reati minori - spiega il Guardasigilli - con la diffusione sulla stampa di segreti individuali che non hanno a che fare con  le indagini, credo che ci sia malafede quando si confondono i campi". Sulle precisazioni di Nordio sulle intercettazioni interviene il M5s: "cosa intende Nordio quando afferma che le intercettazioni devono essere ridimensionate per i reati minori? Pensa che la corruzione sia un reato minore slegato dalle condotte mafiose? - scrivono in una nota i 5 Stelle  - al governo sanno o dovrebbero sapere che le mafie non indossano più la coppola, ma il colletto bianco e mettono le mani sui grandi capitali proprio attraverso la corruzione".

 

Vigilanza sul Pnrr

Sulla corruzione in generale va tenuta alta la guardia con un efficace sistema di controlli e vigilanza soprattutto in questo momento storico in cui in Italia vanno gestiti e investiti i miliardi, tanti, del Pnrr. "Bisogna continuare con l'utilizzo delle tecnologie e l'ininterrotta analisi dei dati finanziari e dei flussi di denaro, a partire da quello del PNRR", precisa proprio in queste ore il ministro. Il rischio di infiltrazioni mafiose nell'attuazione del Pnrr è altissimo: soprattutto ora, nel momento in cui devono iniziare i cantieri e in cui sono avviate le procedure per gli appalti e i subappalti. Nella sola capitale d’Italia, tra fondi stanziati in vista del Giubileo 2025 e i 500 milioni del Next Generation Ue saranno quasi 4 miliardi le risorse a disposizione dell'amministrazione capitolina per rilanciare Roma.

Modifiche alla riforma Cartabia

Dunque massima attenzione e vigilanza, ma non solo. Annunciata in vari interventi istituzionali Nordio vuole cambiare la riforma Cartabia del processo penale, riforma slittata ed entrata in vigore solo a inizio anno. Quanto e come cambiarla rimane incerto così come sul ricorso a un decreto legge. Uno degli interventi riguarderà molto probabilmente lo stralcio dal catalogo dei reati procedibili a querela dei casi in cui a venire contestata è l'aggravante di mafia. Un primo passo prevede inoltre che si cominci ad affrontare il reato di abuso d’ufficio, vero spauracchio di sindaci e assessori che - in molti casi - si è trasformato in un blocca-firma con conseguente paralisi delle amministrazioni pubbliche. Un secondo step riguarda invece la prescrizione, su cui è intervenuta l'ex Guardasigilli Marta Cartabia nel tentativo di correggere l’impostazione del predecessore Alfonso Bonafede che l’aveva sostanzialmente abolita. Altra storia l'obiettivo del governo di centrodestra di separare le carriere tra magistratura requirente e giudicante. Per attuarlo occorre però modificare la Costituzione. "Si potrà fare - afferma Nordio - nell'arco della legislatura".

Commissione Antimafia

In Parlamento si stanno definendo i tempi per la ricostituzione della commissione Antimafia con la discussione generale alla Camera prevista il 27 gennaio e l'approvazione a inizio febbraio.

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