Parlando anche delle conseguenze della guerra, il capo dello Stato sottolinea che è impellente trovare soluzioni condivise, perché il multilateralismo offre soluzioni alla tormenta
La gestione dei flussi migratori è questione decisiva e globale, e le diplomazie e organizzazioni nazionali e internazionali, a cominciare dall'Ue, sono chiamate ad un impegno comune. Lo sottolinea il presidente Mattarella all'ottava edizione della Conferenza Rome Med: "E' una questione cruciale per la stabilità e la prosperità dell'Ue e del nostro vicinato meridionale". Parlando anche delle conseguenze della guerra, il capo dello Stato sottolinea che è impellente trovare soluzioni condivise, perché il multilateralismo offre soluzioni alla tormenta.
"Siamo al bivio guerra o pace per il progresso?"
"Ancora una volta siamo di fronte al bivio. Cosa permette di guardare al progresso dell'umanità? La guerra o la pace? Dobbiamo partire da quei principi posti alla base della nostra convivenza civile e fondati nel quadro delle Nazioni Unite. Per consolidare il sistema multilaterale e renderlo più democratico, occorre fare riferimento alla uguaglianza fra gli Stati, rifuggendo da una polarizzazione a livello internazionale e da una esasperazione di diversità, certo esistenti, che un dialogo efficace può contribuire a ridurre", ha detto.
"Il conflitto in Europa ha anche generato una crisi degli approvvigionamenti alimentari che affligge Paesi della sponda meridionale e che, mentre obbliga a individuare urgenti soluzioni, spinge, insieme, a continuare sulla strada della promozione di sistemi agro-alimentari sostenibili". "Si tratta di una sfida globale e che, nell'area del Mediterraneo allargato, rischia di accentuare problematiche già esistenti e propagare instabilità e insicurezza". "Servono passi concreti", ha continuato.