Vicesegretario e responsabile del dipartimento Esteri della Lega, è stato scelto con 222 voti. Ecco le sue prime parole nel discorso d'insediamento, iniziato con i ringraziamenti al presidente Mattarella ("perno della nostra nazione e fondamentale garante della nostra Costituzione") e a Papa Francesco ("sta svolgendo un'azione diplomatica a favore della pace senza uguali")
Quarantadue anni, vicesegretario e responsabile del dipartimento Esteri della Lega, Lorenzo Fontana è stato eletto come nuovo presidente della Camera con 222 voti. A proclamarne l'elezione è stato il presidente provvisorio, Ettore Rosato. Dopo l'ufficializzazione della votazione, i deputati del centrodestra hanno accolto il risultato con un lungo applauso. Dopo la sospensione dei lavori, il neopresidente è rientrato in Aula per il discorso d’insediamento. "La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l'hanno formata e l'hanno fatta grande: la grandezza dell'Italia è la diversità. Interesse dell'Italia è sublimare le diversità", ha detto.
I saluta a Mattarella e a Papa Francesco
"Onorevoli colleghi, è con forte gratitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il parlamento". Così, invece, Fontana aveva iniziato il suo discorso, porgendo un caloroso saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ("perno della nostra nazione e fondamentale garante della nostra Costituzione"), al neopresidente del Senato, La Russa oltre che ad Umberto Bossi. "Volevo dedicare un primo saluto al pontefice Francesco che rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani. Il Papa sta svolgendo un'azione diplomatica a favore della pace senza uguali", ha poi sottolineato.
Diversità è grandezza dell'Italia
Entrando nel dettaglio del discorso di insediamento, Fontana è dunque partito dal Paese e dalla "grandezza dell'Italia" che "è la diversità". L' interesse deve essere, in questo senso, "sublimare le diversità". "La diversità non è indice di superiorità di alcuni su altri visti erroneamente come inferiori ma è espressione di democrazia e rispetto della storia, la riccheza dell'Italia e dell'Europa sta nella diversità", ha spiegato. “Tutelerò i diritti della maggioranza e dell’opposizione”, ha proseguito ancora il neopresidente della Camera, facendo un altro riferimento a Mattarella. Come ricordato dal presidente della Repubblica, "il ruolo delle autonomie è decisivo: il pluralismo delle istituzioni e nelle istituzioni rafforza la democrazia e la società. Dalle risposte che daremo dipenderà la qualità della democrazia. Serve portare avanti grande collaborazione", ha detto Fontana.
Riaffermare la "centralità del Parlamento"
"La legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche" e servirà una "rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che saremo chiamate a elaborare: leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio energie e nei casi più gravi negazione dei diritti", ha proseguito in uno dei passaggi del discorso. Sottolineando che servirà "una inversione di tendenza tra potere normativo del governo e del Parlamento". Bisogna assicurare a tutti i cittadini, ha sottolineato, "la pari dignità sociale: il Parlamento sia promotore dei diritti di tutti, soprattutto i più vulnerabili e fragili. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare e garantire piena collaborazione con gli altri organi costituzionali".
Recuperare l'orgoglio degli italiani
"La paura del futuro e l'insicurezza sono minacce. Quando si smette di credere nel futuro migliore è il momento in cui ci si ferma: dobbiamo offire agli italiani un futuro possibile, l'orgoglio di un Paese creatore di bellezza e di gusto", ha spiegato Fontana." Gli italiani hanno saputo rialzarsi dalla seconda guerra mondiale: serve recuperare orgoglio di quelo che siamo". Alla fine del suo discorso, quindi, Fontana ha segnalato che martedì 18 alle 15 i deputati sono convocati in simultanea per l'elezione dei capigruppo.