L'ex presidente del Consiglio e leader del M5s, a cinque giorni dal voto, intervistato a "L'Ospite" di Maria Latella, ha criticato la scelta di Lega e Fratelli d'Italia di appoggiare il governo ungherese in sede europea, nonostante le accuse di autoritarismo "certificate" da Bruxelles. Sull'ipotesi di un governo senza un preciso colore politico: "Una prospettiva inaccettabile"
"Con Beppe Grillo ci sentiamo costantemente, è pienamente coinvolto nella nostra campagna elettorale. Ci ha dato una grande mano". Così il leader del MoVimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, ospite di oggi de “L’Intervista” di Maria Latella su Sky TG24, risponde a chi sottolinea la scarsa partecipazione del padre dei pentastellati durante questa campagna elettorale (VERSO IL VOTO: LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI I VIDEO - LE NEWS IN DIRETTA - IL TEST PER CAPIRE CHI VOTARE - TROVA IL TUO COLLEGIO). Conte guarda anche ai suoi avversari, come a Giorgia Meloni. "Ha sbagliato a votare contro la proposta Ue di tagliare i fondi all’Ungheria" per alcune mosse giudicate antidemocratiche da Bruxelles. Per questo, dice Conte, la leader di Fratelli d’Italia “è inidonea a governare”. Le critiche sono rivolte anche alla Lega, che ha seguito la stessa linea di voto del partito di Giorgia Meloni: "Dite che vi siete sbagliati a votare", ha detto Conte. E su un'eventuale ipotesi di un governo di larghe intese, sottolinea: "Per noi è sbagliato, ai cittadini serve chiarezza".
"A Salvini e Meloni chiedo: che idea di democrazia avete?"
Il voto contrario di Lega e Fdi al taglio dei fondi a Budapest, per Conte, non è stato semplicemente un generico "riconoscimento" della vicinanza politica con Orbán. "Al Parlamento europeo si è votata una risoluzione dettagliata che ha certificato l'involuzione illiberale, antidemocratica e autoritaria del regime ungherese. Nel momento in cui gli europarlamentari di Lega e Fdi non solo non si astengono, ma addirittura difendono questa svolta, il problema è anche nostro, dei cittadini italiani", ha detto Conte. Meloni è da sempre grande avvocato delle autonomie nazionali da pressioni esterne e ha sottolineato come Orbán sia stato democraticamente eletto. "Sbaglia, anche Putin è stato votato da una maggioranza incredibile. Il voto non può legittimare un processo riformatore in senso illiberale. L'Ue sta giudicando questa svolta e Salvini e Meloni dovevano prenderne atto. Allora mi chiedo: ma che idee di democrazia hanno?", ha detto Conte.
Pnrr: "Meloni e Salvini vogliono gestire soldi ma per loro erano truffa"
Un affondo ai due leader di centrodestra arriva anche sul tema del Pnrr. Una battaglia che, dice Conte, "se fosse stato per Meloni e Salvini la battaglia non la dovevo neppure combattere per portare in Italia quei soldi. Ora vogliono gestire quei soldi, ma per loro erano un cappio, una truffa" per l'Italia.
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"Draghi statista dell'anno? Non si governa con prestigio"
A New York il premier Mario Draghi ha ricevuto il premio come statista dell’anno dalla Appeal of Conscience Foundation. “Siamo contenti che abbia prestigio all’estero”, ha detto Conte, “ma non è con questo prestigio e questi curriculum che si può gestire la fase di emergenza che stiamo attraversando”, a partire dalla crisi energetica. E mentre il presidente Usa Joe Biden si è congratulato con Draghi per il suo operato, a Conte sono arrivati gli auguri da parte dell’ex numero uno della Casa Bianca, Donald Trump. “Non mi imbarazza affatto ricevere i compimenti da Trump, ha detto che quando ero al governo Italia e Usa hanno avuto un buon rapporto. Perché dovrebbe imbarazzarmi?”, riflette Conte.
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"No alle larghe intese"
Il MoVimento andrebbe mai al governo con forze politiche che adesso sono suoi avversari? “Gli elettori hanno bisogno di chiarezza. Le larghe intese non vanno bene. Succede che non si riesce a perseguire un indirizzo chiaro di politica economica. Abbiamo bisogno di un progetto forte, noi lo abbiamo. Ci candidiamo per realizzarlo per i cittadini, con cuore e coraggio. Le larghe intese per noi non sono una prospettiva accettabile” perché così "prosperano gli specialisti del potere", ha detto Conte. Sulla possibilità di ricucire i rapporti con il Pd, il leader 5s ha invece chiarito che "con questo gruppo dirigente non ci sediamo neppure a un tavolo, abbiamo perso fiducia. Ci hanno buttato a mare". E sull'ipotesi di diventare premier: "Noi ci candidiamo a governare il Paese, che io debba fare il presidente del Consiglio non è la priorità del Movimento 5 Stelle".
"A Di Maio auguro buona fortuna, ma mi ha deluso moltissimo"
Conte ha detto di voler augurare “buona fortuna” all’ex collega di partito Luigi Di Maio, fuoriuscito dal MoVimento in aperta polemica con le posizioni di Conte su temi cruciali come quello della guerra in Ucraina. “Noi non auguriamo il male a nessuno. È chiaro però che c’è stata una fortissima delusione per tutte le sue scelte e per il fatto di aver rinnegato principi di cui si è dimostrato convinto per anni”, ha sottolineato Conte.
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“L’intervista di Maria Latella"
“L’Intervista” si presenta quindi nella sua veste più classica con accurati faccia a faccia in cui emergono temi politici e di stretta attualità non trascurando, come sempre, l’aspetto più umano e personale degli intervistati. Dal 2005 Maria Latella ha seguito con Sky TG24 sei elezioni politiche e tre elezioni europee. Editorialista del Messaggero, autrice e conduttrice di Radio 24 è stata una prestigiosa firma del Corriere della Sera, direttrice del settimanale A, autrice di libri tra cui “Tendenza Veronica”, la fortunata biografia di Veronica Lario e il suo più recente “Fatti privati e pubbliche virtù”.