Il premier, in conferenza stampa, dopo l'approvazione all'unanimità del dl Aiuti ter da parte del Consiglio dei ministri: "C’è chi parla coi russi di nascosto. Le sanzioni funzionano, non condivido la posizione di Salvini"
Salvini, Lega ha sempre sostenuto sanzioni
"La Lega ha sempre sostenuto le sanzioni. La notizia di oggi e' che i giornali e politici di sinistra hanno chiacchierato per una settimana di fondi russi che non ci sono. Abbiamo scoperto che la Russa in Italia non ha pagato nessuno, non ha comprato nessuno, non influendo nelle elezioni passate, presenti e future. Quindi viva l'Italie e viva gli italiani". Lo dice a Catania Matteo Salvini rispondendo ai giornalisti a Catania in merito alle parole del premier Draghi. "Aspetto le scuse di Letta, di Di Maio e Conte, Renzi e compagnia cantante. Io rispondo solo e soltanto agli italiani - aggiunge- difendendo il popolo ucraino aggredito ma certo non possono essere gli operai e i lavoratori italiani e gli imprenditori a pagare le sanzioni per tutti".
Salvini, per bollette servono soldi subito
"Il problema non e' politico, la bolletta non e' politica. Servono soldi subito in attesa che
l'Europa si muova. L'Europa per il momento non si e' mossa. Temo che non si muovera' nelle prossime settimane quindi servono soldi subito altrimenti i negozi e le fabbriche chiudono". Lo ha detto a Catania il leader della Lega Matteo Salvini
l'Europa si muova. L'Europa per il momento non si e' mossa. Temo che non si muovera' nelle prossime settimane quindi servono soldi subito altrimenti i negozi e le fabbriche chiudono". Lo ha detto a Catania il leader della Lega Matteo Salvini
Renzi, 'Draghi? Complimenti a Pd per entusiasmo sul bis...'
"Ma secondo voi Draghi che cosa deve dire? Sono a disposizione? Fa benissimo a non entrare in campagna elettorale, voglio però fare i complimenti al Pd per l’entusiasmo che mette nell’ipotesi che Draghi torni al governo e voglio ricordare che è quello stesso partito che quando c’era da scegliere tra Conte e l’attuale premier andava in giro a dire 'Conte o morte'. Sappiamo tutti che la differenza la farà, e l’ha fatta, solo la chiamata di Mattarella. Se la Meloni non riuscisse ad avere i numeri per governare toccherebbe al presidente della Repubblica indicare un premier“. Così Matteo Renzi intervistato da Christian Rocca presentando Il Mostro a Pordenone.
Letta, mai usato nome Draghi ma quello che ha fatto sì
"Non abbiamo mai usato il nome e la figura di Draghi, ma quel che ha fatto sì, e su questo abbiamo fatto la nostra coalizione, che avrei voluto fare più grande, non per colpa mia". Lo ha detto a Vicenza Enrico Letta, all'assemblea territoriale di Confindustria. "Si sa chi siamo - ha aggiunto Letta - cosa abbiamo fatto, cosa rappresentiamo e cosa faremo, penso che sia un porto sicuro per il sistema Italia. Altre scelte esporrebbero il Paese a grandissime fibrillazioni sui risparmi, sugli investimenti e sul futuro. In quel maledetto giorno di luglio, in cui l'Italia è impazzita e ha ipotecato il futuro, io ho promesso che mai avrei fatto una alleanza con chi ha fatto cadere quel governo, e ho pagato questa scelta per presentarmi davanti agli elettori. Quell'anno e mezzo - ha concluso - può continuare nei metodi e nei contenuti".
Salvini, non cambiamo alleanze internazionali
Noi governiamo l'Italia e rispondiamo all'Italia e agli italiani. Non cambiamo alleanze e
collocazioni internazionali, la Nato eccetera. Mentre altri in campagna elettorale parlano di Russia, di fascisti, di ungheresi, di polacchi, noi parliamo del lavoro degli italiani, dell'agricoltura siciliana da difendere, questo sì, dalle follie dell'Unione europea". Lo ha detto a Catania Matteo Salvini, rispondendo alle domande dei giornalisti sull'avvertimento di Berlusconi a Meloni e allo stesso Salvini 'se si sganciano dall'Ue noi ci defiliamo'. "In tal senso, come direbbe Fantozzi - ha aggiunto Salvini - e' una boiata pazzesca mettere fuorilegge alcuni prodotti della dieta mediterranea. E'
demenziale, e' criminale, e' fare un favore alle multinazionali".
collocazioni internazionali, la Nato eccetera. Mentre altri in campagna elettorale parlano di Russia, di fascisti, di ungheresi, di polacchi, noi parliamo del lavoro degli italiani, dell'agricoltura siciliana da difendere, questo sì, dalle follie dell'Unione europea". Lo ha detto a Catania Matteo Salvini, rispondendo alle domande dei giornalisti sull'avvertimento di Berlusconi a Meloni e allo stesso Salvini 'se si sganciano dall'Ue noi ci defiliamo'. "In tal senso, come direbbe Fantozzi - ha aggiunto Salvini - e' una boiata pazzesca mettere fuorilegge alcuni prodotti della dieta mediterranea. E'
demenziale, e' criminale, e' fare un favore alle multinazionali".
Sala, 'il Paese non deve perdere una persona come Mario Draghi'
"Una persona come Mario Draghi non va persa per il nostro Paese". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala durante un appuntamento elettorale di +Europa nel capoluogo lombardo in merito al presidente del consiglio Mario Draghi. "A mio giudizio - conclude Sala - è certamente la persona più rappresentativa e capace che abbiamo, e quindi, chissà come, speriamo di recuperarlo perché dia il suo contributo".
Conte accolto da bagno di folla a Ragusa, 'Facciamo paura, nostri valori forti'
Bagno di folla a Marina di Ragusa per il leader del M5S accolto da cori di centinaia di persone che gridavano "Conte, Conte!". Un cittadino gli ha detto: "Presidente devono fare i conti con noi", e l'ex premier Conte ha replicato: "Hai detto bene, facciamo paura perché i nostri valori sono forti, lavoriamo per il popolo non per i privilegiati".
Tajani, FI sostiene comparto agricoltura
"Il miglior difensore dell'ambiente è l'agricoltore. Per questo l'agricoltura sarà al centro della nostra azione di governo. Grazie agli amici della Coldiretti per il confronto avuto ad Ariccia e Anzio. Forza Italia c'è ed è pronta a sostenere tutto il comparto". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.
Calenda, 'politica abbia spirito repubblicano Draghi o Paese non sopravvive'
"In questo periodo complesso più che mai, bisogna recuperare lo spirito repubblicano che Mario Draghi ha portato in politica, fatto di concretezza, di capacità di decisione, di buon senso. Dobbiamo farlo". Così Carlo Calenda su twitter postando un video del suo intervento a Confindustria a Vicenza.
"Se oggi Draghi avessi risposto sì" alla domanda su un suo bis alla guida del governo "era finita la campagna elettorale e saremmo andati tutti a casa. Qui -dice Calenda nel video- hanno parlato prima di me Bonaccini e Zaia, parlano un linguaggio molto simile, sono pragmatici. Ma se poi si va sui partiti, siamo alla solite: tutti nemici. Ma così il Paese non sopravvive. Noi dobbiamo recuperare lo spirito repubblicano che Draghi ha portato in politica, in cui si dicono dei no e dei sì e che sia fatto da una larga coalizione di persone che vogliono abbandonare questo tipo politica. Si può fare. Con Draghi, meglio. Altrimenti lo dobbiamo fare noi sennò saremo sempre dentro un eterno giorno della marmotta in cui votiamo uno contro l'altro e l'unico che perde è il Paese".
"Se oggi Draghi avessi risposto sì" alla domanda su un suo bis alla guida del governo "era finita la campagna elettorale e saremmo andati tutti a casa. Qui -dice Calenda nel video- hanno parlato prima di me Bonaccini e Zaia, parlano un linguaggio molto simile, sono pragmatici. Ma se poi si va sui partiti, siamo alla solite: tutti nemici. Ma così il Paese non sopravvive. Noi dobbiamo recuperare lo spirito repubblicano che Draghi ha portato in politica, in cui si dicono dei no e dei sì e che sia fatto da una larga coalizione di persone che vogliono abbandonare questo tipo politica. Si può fare. Con Draghi, meglio. Altrimenti lo dobbiamo fare noi sennò saremo sempre dentro un eterno giorno della marmotta in cui votiamo uno contro l'altro e l'unico che perde è il Paese".
Elezioni, Boccia: "Farsa Renzi-Calenda finisce qui"
"Direi che la farsa di Renzi e Calenda può anche finire qui. Le parole di Draghi su un suo possibile ritorno a Palazzo Chigi dopo il voto non si prestano a interpretazioni: un chiaro e secco no. Mi auguro che il cosiddetto terzo polo, fatto da scissionisti professionisti a sinistra e a destra, tenga definitivamente il presidente Draghi fuori dalla propaganda politica". Così Francesco Boccia, responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale PD e capolista al Senato in Puglia, nel corso di un'iniziativa elettorale a Mesagne (Brindisi) insieme ai candidati a Camera e Senato nelle liste del Pd. "Noi continuiamo a girare strada per strada, comune per comune con la nostra proposta di società profondamente alternativa alla destra di Salvini e Meloni: lavoro, giovani, diritti, ambiente, Europa. L'alternativa di destra sarebbe una società oscurantista che l'Italia non merita. E non lo permetteremo".
Calenda: "Inizio del populismo con referendum sul nucleare"
"La data d'inizio del populismo in Italia è il referendum sull'energia nucleare, quando questo Paese non ha ragionato con la testa e ha pensato che tutto fosse gratis". Lo ha detto a Vicenza Carlo Calenda. "E bisogna - ha aggiunto - che i media facciano un esame di coscienza su tutte le idiozie che hanno diffuso per anni. La sindrome 'Nimby' purtroppo alligna in tutti i partiti, ed è molto difficile spiegare che le non-scelte le paghiamo domani con interessi multipli. Nel medio o ricominciamo col nucleare o non avremo mai emissioni zero", ha concluso.
Quartapelle: "Su Orban Meloni non risponde a Draghi?"
"Da un lato Germania e Francia, dall'altro l'Ungheria. Chi conta di più avere dalla propria parte per difendere gli interessi dell'Italia? La domanda di Draghi a cui Giorgia Meloni non sa o non può rispondere". Lo afferma la responsabile Esteri del Pd, Lia Quartapelle. Draghi su Orban ha affermato: "Noi abbiamo una diversa idea di Europa, difendiamo lo Stato di diritto, i nostri alleati sono la Germania, la Francia che difendono lo stato di diritto. C'è da domandarsi come uno si sceglie i partner? Certamente sulla basa di una comunanza ideologica ma anche sulla base della tutela degli interessi degli italiani. Bisogna chiedersi chi mi aiuta a proteggere gli italiani meglio? Chi conta di più tra questi partner? Datevi voi le risposte".
Toti: "Calenda e Renzi possono chiudere qui telenovela"
"Se voti Renzi e Calenda voti Draghi" dicevano per prendere qualche voto in più. Ma evidentemente si erano dimenticati di dirlo a Draghi, che oggi ha chiarito una volta per tutte di non voler fare più il premier. Direi che per qualcuno la campagna elettorale/telenovela finisce qui". Lo
scrive su Twitter Giovanni Toti di Noi Moderati.
scrive su Twitter Giovanni Toti di Noi Moderati.
Parlamento, chi sono i deputati e i senatori da più anni in Aula
Secondo un calcolo di Openpolis, sono 13 i parlamentari che stanno seduti sugli scranni da più di 25 anni, provenienti da tutti gli schieramenti. Ecco chi sono, dagli ultimi a quelli che ricoprono incarichi parlamentari da più tempo. LA CLASSIFICA
Draghi atteso nelle Marche, visita zona alluvionata
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi arriverà alle ore 18.15 circa ad Ostra, nelle Marche, insieme al capo della Protezione civile Curcio e farà una visita in autovettura della zona alluvionata. Nella frazione di Pianelle, Draghi incontrerà il presidente della Regione, il prefetto di Ancona, il capo dei Vigili del Fuoco e il sindaco di Ostra. A seguire è previsto il trasferimento alla sede del Comune di Ostra dove si svolgerà una riunione operativa con il coordinamento dei soccorsi e con le autorità locali. Lo rende noto palazzo Chigi.
Conte, "Nello sconforto quelli dell'agenda Draghi"
"Adesso precipiteranno nello sconforto tutti coloro i quali hanno come unico programma l'agenda Draghi". E' il commento del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, rilasciato a Siracusa dopo le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha escluso la sua disponibilità per un secondo mandato a Palazzo Chigi. "L'interessato ha già confermato che non è disponibile, per cui il discorso è chiuso", ha aggiunto Conte.
Consulta, Amato: 'La democrazia è malata, ma la soluzione non è l'autoritarismo'
"La democrazia è malata, ma la soluzione non è l'autoritarismo. La democrazia sana riduce la possibilità di errori, ma le nostre sono democrazie malate e la correzione non è diventare regimi autoritari, ma costituire condizioni che ci permettano di far fruttare al meglio il meglio che abbiamo. Per questo sto dicendo da tempo che credo molto alle procedure partecipative". Lo ha detto Giuliano Amato, presidente della Corte costituzionale, intervenendo alla quarta edizione del Festival nazionale dell'Economia civile in corso a Firenze, in una conversazione con la direttrice de 'La Nazione' Agnese Pini.
Gas, Cingolani: 'Rigassificatore essenziale per sicurezza energetica nazionale'
"Io credo che il rigassificatore sia uno strumento essenziale per garantire la sicurezza energetica nazionale". Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto aiuti ter parlando del rigassificatore di Piombino. "Dovrà essere fatto di tutto per aiutare i territori, abbiamo concordato soprattutto per il primo rigassificatore, quello di Piombino, che verrà posto lì per tre anni e poi si sposterà in una posizione più consona alle esigenze del territorio", aggiunge ricordando che "non si tratta di infrastrutture permanenti" e che "la posta in gioco è alta". Sui tempi per la messa in funzione dell'impianto, Cingolani osserva: "Se sono stati persi circa due mesi per fare schermaglie contro il rigassificatore è ovvio che questi due mesi si ripercuotano su quando metteremo" l'impianto.
Dl Aiuti, Giorgetti: ok proroga restituzione credito imposta
"Sono soddisfatto per l'accoglimento della mia proposta di proroga al 31 ottobre prossimo come termine per attivare la procedura di restituzione dei crediti d'imposta ricerca e sviluppo indebitamente percepiti. E' una boccata di ossigeno chiesta a gran voce dalle imprese interessate in un momento di difficolta' connessa alla crisi energetica. Ed è un tempo necessario per approfondire anche l'efficacia della norma stessa". Cosi' il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti in riferimento alla norma contenuta nel decreto Aiuti approvata oggi.
Maltempo, Draghi atteso nelle Marche per visita zona alluvionata
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi arrivera' alle ore 18.15 circa ad Ostra, nelle Marche, insieme al capo della Protezione civile Curcio e fara' una visita in autovettura della zona alluvionata. Nella frazione di Pianelle, Draghi incontrera' il presidente della Regione, il prefetto di Ancona, il capo dei Vigili del Fuoco e il sindaco di Ostra. A seguire e' previsto il trasferimento alla sede del Comune di Ostra dove si svolgera' una riunione operativa con il coordinamento dei soccorsi e con le autorità locali. Lo rende noto palazzo Chigi.