L'organismo sentirà l'autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli sul rapporto dell'intelligence Usa in base al quale Mosca avrebbe destinato oltre 300 milioni a partiti di Paesi esteri. Il presidente Urso ha fatto sapere che l'Italia non risulta tra i Paesi in cui Mosca ha finanziato alcuni partiti. Arrivato, intanto, il via libera della Camera al decreto legge Aiuti bis: il provvedimento passa nuovamente al Senato
Dl aiuti bis, Letta: "Per famiglie serve bolletta luce sociale"
"Le bollette che sono arrivate mettono già oggi in ginocchio famiglie e imprese, per questo noi chiediamo un raddoppio e un'estensione del credito di imposta per le energivore e per le aziende del nostro Paese. Fondamentale per far ripartire l'economia. Chiediamo per le famiglie l'introduzione di una bolletta luce sociale, attraverso l'acquirente unico e l'attività di acquirente unico di acquisto centralizzato e ridistribuzione alle famiglie con Isee più basso. E chiediamo anche che la strategia di risparmio energetico sia messa in campo in modo efficace". Così in Aula a Montecitorio il leader del Pd Enrico Letta interviene in dichiarazione di voto sul dl aiuti bis.
Meloni: "Nè abolire nè modificare 194 ma alternative a aborto"
"Ora la nuova vulgata è che la Meloni vuole impedire l'aborto in Italia. Ricordate, avete mai visto un documento o letto un atto in Parlamento in cui noi abbiamo detto che vogliamo abolire o modificare la Legge 194? Noi non vogliamo, cari amici della sinistra, abolire la Legge 194, e non vogliamo neanche modificare la Legge 194. Rimane tutto come è". Giorgia Meloni per sottolineare il concetto - nella sua intervista a Dritto e Rovescio in onda questa sera su Rete4 - fa anche lo spelling, tutte e le due volte in cui la usa, della parola "non" e poi ribadisce che "quello che vogliamo fare noi, semmai, è aggiungere un diritto, cioè fare sì, ed è previsto nella Legge 194 ma non e' stato applicato bene, che, se una donna pensa di dovere abortire perchè pensa di non avere alternative, per esempio perchè lo fa per ragioni economiche o pensa di essere lasciata sola dalle istituzioni, proviamo a darle quell'alternativa".
Russia, Fedriga: "Lega non c'entra nulla in questa storia"
"Quando penso ai finanziamenti russi e a qualche partito italiano mi viene in mente la sinistra italiana, che li ha presi per tanti anni. La Lega non c'entra nulla in questa storia. Io non sono un amministratore però ho ragionevoli certezze che mai la Lega abbia preso finanziamenti". Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, intervistato a Metropolis su Repubblica.it. "In una campagna elettorale come questa, molto breve - ha aggiunto - doversi giustificare su castelli creati così mi sembra anche svilente per la campagna stessa. La mia forza politica si tutelerà per vie legali da questo punto di vista e andiamo avanti cercando di proporre un progetto per il paese, perchè ho paura che si stia cercando di sviare la campagna elettorale rispetto agli impegni che le forze politiche devono prendere, prima con il rischio fascismo, ora con la Russia e domani con altro. Non fa bene alle persone che devono scegliere rispetto a un programma".
Berlusconi: "FI via da governo se direzioni non europeiste"
"La nostra presenza nel governo è garanzia assoluta che il governo sarà liberale, cristiano e soprattutto europeista e atlantista". Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, al Tg3. "Se i nostri alleati, di cui ho fiducia e rispetto, dovessero andare in direzioni diverse noi non staremmo nel governo", ha aggiunto il Cavaliere.
Energia: Camera, ok unanime a relazione su aggiustamento
Via libera unanime dell'Aula della Camera alla risoluzione che approva la relazione al Parlamento sull'aggiustamento del bilancio dello Stato. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 372 voti a favore, nessun contrari ed un astenuto. Era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea. Con questo aggiustamento di bilancio il governo andrà a finanziare il prossimo decreto Aiuti.
Conte: "Pd folgorato da agenda Draghi ha buttato a mare M5s"
Con il Pd "non abbiamo rotto noi" ma è "stata una decisione cinica e opportunistica di questi vertici del Pd" i quali, "evidentemente con qualche sondaggio alla mano, che lascia il tempo che trova, hanno pensato di buttare a mare l'esperienza dell'agenda che stavano perseguendo insieme, l'agenda progressista. Sono rimasti folgorati dall'agenda Draghi, che non esiste, hanno pensato di imbarcare tutti, da Calenda a Gelmini, Carfagna, Di Maio e Tabacci, buttando a mare il M5s". Così il Presidente M5s, Giuseppe Conte, intervistato da Fanpage (ANSA).
Minacce a Meloni firmate Br, condanna unanime della politica
La stella cerchiata a 5 punte delle Brigate Rosse accompagnata dalla scritta "Meloni come Moro" in vernice rossa. Sono questi i segni apparsi oggi su alcuni manifesti elettorali di Giorgia Meloni a Mestre. Le minacce di morte alla leader di Fratelli d'Italia si aggiungono a quelle recapitate via posta nei giorni scorsi alla sede del gruppo consiliare Fdi del Trentino. Istantaneo il commento dell'interessata. "Quando esponenti politici e delle istituzioni usano parole come 'dovranno sputare sangue' contro i propri avversari, poi qualcuno può prenderli in parola", ha twittato Meloni. Il riferimento è alle dichiarazioni "d'odio" del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, criticate in coro da tutto il centrodestra, vicepresidente della Camera in primis. "Le minacce alla presidente Giorgia Meloni - ha scritto Fabio Rampelli di Fdi - sono il frutto avvelenato della campagna d'odio della sinistra. Quando si mostrifica un avversario politico, inevitabilmente si incattiviscono gli animi e si attivano reazioni pericolose". Al deputato hanno fatto eco moltii colleghi di partito, denunciando il silenzio "complice" della sinistra. La solidarietà del Nazareno, però, non si è fatta attendere. "A nome del Partito Democratico esprimo la più ferma condanna di questo atto riprovevole", ha dichiarato Enrico Borghi dalla segreteria nazionale del Pd. Su Twitter è arrivato anche il messaggio di Carlo Calenda, leader del Terzo Polo: "Solidarietà piena e incondizionata a Giorgia Meloni per le minacce firmate Brigate Rosse". Vicinanza alla presidente Fdi espressa anche dagli alleati Giorgio Mulè, Forza Italia, e Giovanni Toti, Noi Moderati.
Dl Aiuti bis, Letta: "Prossimo decreto guardi a più fragili"
"Chiediamo che il decreto che il governo si appresta a fare estenda la platea dei beneficiari a partire dal terzo settore, dalle Rsa, un mondo di fragilità che per noi rappresenta una priorità assoluta". Lo ha detto Enrico Letta intervenendo in Aula alla Camera durante le dichiarazioni di voto sul decreto aiuti.
Energia, Letta a governo: "Riportare bollette livello origine"
"Oggi noi abbiamo bisogno di calare tutte le scelte prese ieri" dall'Europa "dentro le scelte nazionali: chiediamo al governo di fare in modo che le scelte prese ieri possano aiutare concretamente famiglie e imprese in difficoltà". Lo ha detto Enrico Letta i Aula alla Camera, durante le dichiarazioni di voto sul decreto Aiuti bis. "Proponiamo di fermare gli aumenti e riportare le bollette al livello originario, altrimenti con ristori e scostamento distruggiamo il debito", ha aggiunto Letta. "Chiediamo il tetto al prezzo del gas e il disaccoppiamento fra costo della luce e costo del gas: si può fare anche a livello nazionale. Ma le bollette arrivate fino ad oggi mettono in ginocchio famiglie e imprese. Per questo chiediamo un raddoppio del credito di imposta ed estensioni per le aziende energivore, l'introduzione di una bolletta luce sociale attraverso l'acquirente unico. E chiediamo anche che la strategia di risparmio energetico sia messa in campo in modo efficace. Chiediamo che il decreto che il governo si appresta a fare estenda la platea dei beneficiari a partire dal terzo settore, dalle Rsa, un mondo di fragilità che per noi rappresenta una priorità assoluta", conclude Letta.
Calenda: "Draghi metterà 15 mld, di più non può fare"
"È inutile sentire promesse su flat tax e pensioni quando arrivano certe bollette. Va fatto un meccanismo per cui sopra un aumento del 4% le bollette non possono andare. L'operazione che hanno fatto Germania e Gran Bretagna con presidenti nei pieni poteri. Noi abbiamo un premier sfiduciato, in carica per gli affari correnti, non ha lo stesso potere di un presidente del Consiglio. Sfiduciare Draghi in mezzo alla più grave crisi energetica e inflattiva degli ultimi vent'anni è stata una follia". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite della puntata di questa sera di Diritto e rovescio, su Rete4. "Sono stati messi molti soldi, ora Draghi secondo me metterà altri 15 miliardi, non sono sufficienti, arriverà A coprire fino a ottobre, dopodiché più di così non può fare da presidente sfiduciato - ha aggiunto -. Chi oggi gli chiede di intervenire è chi gli ha levato la sfiducia. Stanno facendo un po' di campagna elettorale sulle spalle delle persone".
Energia, Letta: "Serve cambio passo rispetto a impegni presi"
"Chiediamo un cambio di passo rispetto agli impegni presi finora, perchè le famiglie e le imprese non reggono più una situazione sempre più drammatica e insostenibile. Ieri è stato dato il via libera politico al disaccoppiamento fra costo dell'elettricità e costo del gas; il via libera alla diminuzione della domanda di energia; un intervento fiscale straordinario sugli extraprofitti. Questo dimostra che la strada intrapresa era quella giusta". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo in Aula durante le dichiarazioni di voto sul decreto Aiuti bis.
Dl aiuti bis: Camera, ok al testo, torna al Senato
Via libera dell'Aula della Camera al decreto legge Aiuti bis. Il testo approvato a Montecitorio con 322 voti a favore, 13 contrari e 45 astenuti, torna al Senato: in commissione a Montecitorio, infatti, è stata eliminata la norma introdotta a Palazzo Madama che eliminava il tetto per gli stipendi dei vertici della Pubblica amministrazione. Fdi si è astenuta, Alternativa ha votato contro.
Aborto, Zingaretti: "Difenderemo la legge 194 da minacce destra"
"Far ascoltare, come ha deciso l'Ungheria di Orban, il battito del feto ad una donna che sta
pensando di abortire e' un atto crudele, una forma di tortura. Trasforma il dramma in tragedia. Conferma che ovunque vinca la destra populista nel mondo, i diritti e le libertà delle persone vengono minacciati. La 194 unisce prevenzione e diritto di scelta delle donne come si deve fare in democrazia. La difenderemo con tutte le nostre forze". Lo ha detto Nicola Zingaretti rispondendo a una domanda a margine di una manifestazione elettorale oggi a Casal Boccone.
pensando di abortire e' un atto crudele, una forma di tortura. Trasforma il dramma in tragedia. Conferma che ovunque vinca la destra populista nel mondo, i diritti e le libertà delle persone vengono minacciati. La 194 unisce prevenzione e diritto di scelta delle donne come si deve fare in democrazia. La difenderemo con tutte le nostre forze". Lo ha detto Nicola Zingaretti rispondendo a una domanda a margine di una manifestazione elettorale oggi a Casal Boccone.
Letta: "Paese rischia pericolosa recessione, serve responsabilità di tutti"
"Il Paese rischia una pericolosa spirale di recessione, tutti abbiamo la responsabilità di fare di tutto per evitare che il Paese entri in recessione. C'è bisogno di un impegno italiano e europeo, noi ci siamo, a prescindere dalle scadenze elettorali. Quello che diciamo oggi lo diremo anche il 26 settembre, parliamo una lingua sola perchè siamo una grande forza politica attenta esclusivamente all'interesse del Paese". Lo ha detto Enrico Letta in aula alla Camera.
Dl Aiuti bis, Letta: "Convinto sostegno Pd al decreto"
"Siamo qui a dare convintamente il nostro voto di sostegno al decreto, un decreto importante che dara' risposte a cittadini e imprese". Lo ha detto Enrico Letta in Aula alla Camera durante le dichiarazioni di voto sul decreto Aiuti Bis.
Dl aiuti, Letta: "Chiediamo cambio di passo, aumento costi energia insostenibile"
"Chiediamo un cambio di passo rispetto agli interventi fatti finora, le imprese e le famiglie non sono in grado di reggere un aumento dei costi dell'energia insostenibile, una situazione sempre più drammatica e insostenibile". Lo ha detto Enrico Letta in aula alla Camera nelle dichiarazioni di voto sul Dl aiuti bis.
Dl Aiuti bis, Ricciardi: "M5s vota sì ma si doveva fare di più"
"Il Movimento 5 stelle a settembre scorso ha iniziato a parlare di pandemia energetica". Lo ha detto Riccardo Ricciardi, nell'Aula della Camera, ritornando sulla proposta di un recovery fund energetico in Ue. "Le aziende - su cui tutti oggi si tracciano le vesti - non chiedono di avere condizionatore ma di lavorare e di poter andare avanti. Quando si governa il tempismo è fondamentale", ha aggiunto. "La politica se vuole dare risposte vere" deve "prendere di petto" gli speculatori. "O si sta con chi specula o con chi lavora. Per noi questo decreto è palesemente insufficiente, ma abbiamo la responsabilità di dare questi aiuti, ma i doveva e si poteva fare molto di più", ha notato annunciando comunque il voto favorevole del M5s.
Ungheria: Evi (Verdi): "Vergognosa l'opposizione di Lega e Fdi"
"Vergognosa l'opposizione di Lega e Fratelli d'Italia che votano contro la risoluzione del
Parlamento Ue secondo la quale l'Ungheria non è più una democrazia, ma un regime di autocrazia elettorale", così l'eurodeputata Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde e candidata Avs a commento del voto con il quale oggi il Parlamento europeo, a stragrande maggioranza, ha indicato il governo di Orban come un chiaro rischio sistemico per i valori dell'Ue, chiedendo l'intervento più deciso del Consiglio. "E' evidente da tempo - aggiunge Evi - che il regime di Orban ha smantellato i principi fondamentali della democrazia e dello Stato di diritto, cancellando diritti sacrosanti e assumendo posizioni estreme che devono risuonare con un forte campanello d'allarme per tutta l'Europa, Italia in primis. Il voto di oggi sottolinea, qualora ce ne fosse ancora bisogno, qual è il modello di riferimento di Lega e Fratelli d'Italia, partiti che si connotano come estrema destra e che appoggiano un regime che proprio di recente ha introdotto una legge che è pura barbarie, costringendo le donne ad ascoltare il battito del feto prima dell'intervento di interruzione di gravidanza. Abbiamo ricevuto segnalazioni di donne e di associazioni che la stessa cosa sta già accadendo in Umbria. Sono questi i pericoli concreti che corriamo anche in Italia e di cui i cittadini, al netto delle strumentali dichiarazioni elettorali, devono essere consapevoli", conclude Evi.
Parlamento Ue secondo la quale l'Ungheria non è più una democrazia, ma un regime di autocrazia elettorale", così l'eurodeputata Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde e candidata Avs a commento del voto con il quale oggi il Parlamento europeo, a stragrande maggioranza, ha indicato il governo di Orban come un chiaro rischio sistemico per i valori dell'Ue, chiedendo l'intervento più deciso del Consiglio. "E' evidente da tempo - aggiunge Evi - che il regime di Orban ha smantellato i principi fondamentali della democrazia e dello Stato di diritto, cancellando diritti sacrosanti e assumendo posizioni estreme che devono risuonare con un forte campanello d'allarme per tutta l'Europa, Italia in primis. Il voto di oggi sottolinea, qualora ce ne fosse ancora bisogno, qual è il modello di riferimento di Lega e Fratelli d'Italia, partiti che si connotano come estrema destra e che appoggiano un regime che proprio di recente ha introdotto una legge che è pura barbarie, costringendo le donne ad ascoltare il battito del feto prima dell'intervento di interruzione di gravidanza. Abbiamo ricevuto segnalazioni di donne e di associazioni che la stessa cosa sta già accadendo in Umbria. Sono questi i pericoli concreti che corriamo anche in Italia e di cui i cittadini, al netto delle strumentali dichiarazioni elettorali, devono essere consapevoli", conclude Evi.
Nyt, Meloni può diventare premier, in bilico su un filo
"Giorgia Meloni può guidare l'Italia e l'Europa è preoccupata". E' il titolo di un pezzo del New York Times dedicato alla leader di Fratelli d'Italia nel quale si sottolinea come Meloni sia "la favorita a diventare il prossimo primo ministro". "La leader di estrema destra di un partito che ha radici post-fasciste è nota per la sua retorica in crescendo, il timbro tonante e i discorsi feroci contro le lobby dei gay, i burocrati europei e i migranti illegali", scrive il prestigioso quotidiano americano in una corrispondenza da Cagliari, dove la Meloni ha tenuto un comizio qualche tempo fa. "Diventare la prima politica con un lignaggio post-fascista a guidare l'Italia dalla fine della Seconda guerra mondiale - sottolinea il Nyt - è un'impresa che sembrava inimmaginabile fino a non molto tempo fa e per farcela Meloni - che entrerebbe nella storia come prima donna a guidare l'Italia - si muove in bilico su un filo: da una parte deve convincere i 'patrioti' di estrema destra che non è cambiata, dall'altra deve convincere gli scettici internazionali che non è una estremista, che il passato è passato e che gli elettori italiani per lo più moderati si fidano di lei, quindi dovrebbero farlo anche loro". Meloni, ricorda il quotidiano americano, "ha affermato che la sua popolarità alle stelle non significava che il Paese si sia spostato agli estremi, ma che semplicemente si sia sentito più a suo agio con lei e sia fiducioso nella sua capacità di realizzare i fatti". Tuttavia, puntualizza il Nyt, "i mercati globali e l'establishment europeo rimangono diffidenti".
Dl Aiuti, Lucaselli: "FdI si astiene. Da noi vere risposte"
"FdI ha scelto di discutere il merito di questo provvedimento, fuori dagli slogan elettorali". Fratelli d'Italia "è accanto agli italiani". Lo ha detto Ylenia Lucaselli, prendendo la parola nell'Aula della Camera, per FdI. "Il provvedimento poco o nulla prevede per imprese, famiglie e partite Iva. Nessuna vera soluzione è stata offerta a tutti i cittadini che chiedono risposte semplici" su come pagare le bollette e andare a fare la spesa, ha aggiunto.