Elezioni, ultime news. Meloni e Salvini distanti su scostamento di bilancio. Sì di Calenda
Il tema del gas torna al centro della campagna elottarale e divide il centrodestra. Il segretario della Lega: "Rischiamo la catastrofe, subito decreto da 30 miliardi". La leader di Fratelli d'Italia: "Senza fermare speculazioni ne serviranno 300". Berlusconi prova a rassicurare: "Nella coalizione rapporti sinceri". Intanto anche Calenda apre allo sforamento. Ma avverte: "No a promesse irrealizzabili". Conte chiude a un'alleanza con i dem per le amministrative mentre Letta difende le scelte di Draghi
Segre, Meloni: "A lei ringraziamento per impegno a servizio memoria"
"Buon compleanno alla senatrice Liliana Segre. A lei il nostro ringraziamento per il suo impegno instancabile al servizio della testimonianza e della memoria". Lo dice in una nota il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Domani conferenza stampa Della Vedova, Bonino e Magi
Domani alle ore 11.00, presso il gazebo elettorale di +Europa a Largo di Torre Argentina a Roma, si terrà una conferenza stampa di Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi. Lo si legge in una nota.
Energia, Salvini: "A sinistra giocano sulla pelle degli italiani"
"Nel centrodestra c'è chi non ha la vera percezione" della crisi economica, "per apparire più educati si fa leva sulla prudenza, a sinistra "siccome hanno capito che stanno perdendo le elezioni" puntano sul "casino e la rabbia" in autunno, "sarebbe una cosa gravissima, da corte marziale, giocare sulla pelle degli italiani". Lo ha detto Matteo Salvini alla presentazione a Milano del libro "L'Italia che vogliamo", prevedendo a fine ottobre "uno sciopero generale" contro il centrodestra. Salvini è tornato a chiedere uno scostamento di bilancio di 30 miliardi. "L'emergenza drammatica, ma non per altri colleghi di altri partiti, è alla pari del Covid". Il 25 settembre "vinciamo e al primo Consiglio dei ministri raggiorniamo i piani per il nucleare, l'Italia rientra nel futuro", osserva il leader della Lega.
Bignami (Fdi), 'Bonaccini dice il falso, Fdi non ha mai votato contro il Pnrr'
"Ancora una volta il Partito democratico cerca di supplire alla mancanza di contenuti, inventando attacchi a Fratelli d’Italia fondati sul nulla. Oggi è la volta di Stefano Bonaccini che, in palese contrasto con la realtà, sostiene che Fratelli d’Italia abbia votato contro il PNRR. Lo sfidiamo a indicarci, in maniera precisa e puntuale, in quale occasione Fratelli d’Italia avrebbe votato contro il PNRR. Gli consigliamo però, prima di avventurarsi in dichiarazioni di questo tipo, di consultare anche solo qualche sito di fact-checking. Perché quello che dice è semplicemente falso. Fratelli d’Italia non ha mai votato contro il PNRR". Lo dichiara Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d'Italia.
Sala, timori per diritti, da Milano darò battaglia
"La prima cosa che deve fare un cittadino italiano e il sindaco di Milano è rispettare il risultato del voto e il giorno dopo iniziare a lavorare con il nuovo governo e non fare le barricate. Però certo che sul tema dei diritti ho timore, perché ci sono dei segnali". Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervistato a FuoriCinema parlando della possibilità che un governo a guida Fratelli d'Italia possa essere meno sensibile sul tema dei diritti. "Vediamo come sarà, ma i segnali non sono positivi. Non posso che essere super istituzionale da sindaco di Milano con qualunque tipo di governo ma questa è una città che sui diritti ha sempre scelto una strada precisa e non ha mai sbandato, ormai da tanto tempo - ha aggiunto - . Se dovessi vedere situazioni per cui quelle che consideriamo delle conquiste vengono messe in discussione, certamente darei battaglia". "Per diritti mi riferisco in particolare a tutto quello che è legato al genere, noi a Milano siamo stati molto aperti anche perché osserviamo che la società è così - ha concluso - . Abbiamo trascritto certificati di maternità e paternità di figli di coppie dello stesso sesso. Ci sono già segnali come quelli delle Marche sull'aborto e non possiamo immaginare di tornare indietro".
Brugnaro, 'Calenda è del Pd e tornerà con loro e i 5 Stelle'
"Calenda? Sbaglia alleanze. Ora dice che e’ autonomo ma era del Pd dove tornera’ e anche con i 5 Stelle, questo e’ il dato di fatto. Nel Veneto ha preso quarantamila voti di preferenza per diventare parlamentare Ue, e poi cosa ha fatto? In che modo ha rappresentato i veneti? Si e’ candidato a sindaco di Roma dove poi, al ballottaggio, ha sostenuto Gualtieri". Cosi Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e presidente di Coraggio Italia nella lista 'Noi Moderati', intervenendo, oggi a Vicenza, per un evento elettorale.
"Su alcune cose -spiega Brugnaro- la penso come lui ma io faccio un’alleanza con persone serie con cui riesco a fare le cose. Il termovalorizzatore a Venezia, ad esempio, l’ho annunciato in campagna elettorale e dopo che mi hanno votato l’ho fatto, questa e’ la differenza tra me e Calenda".
"Su alcune cose -spiega Brugnaro- la penso come lui ma io faccio un’alleanza con persone serie con cui riesco a fare le cose. Il termovalorizzatore a Venezia, ad esempio, l’ho annunciato in campagna elettorale e dopo che mi hanno votato l’ho fatto, questa e’ la differenza tra me e Calenda".
Salvini, ‘no a ministero Milano è sottovalutare città’
"Milano è la capitale dei brevetti, delle innovazioni, dell'intelligenza artificiale e quindi avere una sede che raduni il meglio delle start up, dell'ingegneria e delle nuove tecniche dell'intelligenza artificiale a Milano per me sarebbe uno sprint in più per quest'area. Chi lo sottovaluta secondo me sottovaluta Milano". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di un incontro con i cittadini a Milano, replicando a chi gli chiedeva un commento sulle frasi del vicepresidente del Senato e cofondatore di Fdi, Ignazio La Russa, secondo il quale la proposta del leader della Lega di un ministero dell’Innovazione a Milano è un "contentino".
"Nei prossimi giorni - ha spiegato Salvini - mi risulta che Regione, Comune, università e soggetti economici si troveranno per parlare di futuro e di realtà. Non tratta di spargere ministeri in giro per l'Italia - ha rimarcato ancora - si tratta di riconoscere alla Lombardia il ruolo che ha senza togliere niente a nessuno un ministero che si occupa di intelligenza artificiale e start up. non c'è è sparso tra diversi ministeri. Andremo avanti checché ne pensi qualcuno, mi fa piacere che in casa Pd, da Sala a Cottarelli, ci sia interesse per quella che è una proposta non della Lega ma di chi produce, lavora e innova".
"Nei prossimi giorni - ha spiegato Salvini - mi risulta che Regione, Comune, università e soggetti economici si troveranno per parlare di futuro e di realtà. Non tratta di spargere ministeri in giro per l'Italia - ha rimarcato ancora - si tratta di riconoscere alla Lombardia il ruolo che ha senza togliere niente a nessuno un ministero che si occupa di intelligenza artificiale e start up. non c'è è sparso tra diversi ministeri. Andremo avanti checché ne pensi qualcuno, mi fa piacere che in casa Pd, da Sala a Cottarelli, ci sia interesse per quella che è una proposta non della Lega ma di chi produce, lavora e innova".
Salvini, ‘voto è referendum tra chi ama l’Italia e chi le vuole male’
"Il voto del 25 settembre è un referendum tra chi ama l’Italia e chi le vuole male". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, durante un incontro con i cittadini alla bocciofila Caccialanza di via Padova, a Milano. "Al voto mancano 15 giorni - ha sottolineato Salvini - noi ci siamo, non sediamoci. Dicono che abbiamo già vinto ma è sbagliato. La partita non è vinta fino alla fine, non abbiamo già vinto niente. Per me il sondaggio vale come l’oroscopo".
Poi, replicando ai cronisti che a margine dell’incontro gli chiedevano dei sondaggi che vedrebbero la Lega dietro M5S e Fdi, Salvini ha commentato: "Io aspetto il voto perché il centrodestra vince. Dovrebbe essere preoccupato chi è all'opposizione perché perderanno. La Lega vincerà e per cinque anni avrà l'onore e l'onere di guidare il Paese. Dovrebbero essere preoccupati Letta e Di Maio".
Poi, replicando ai cronisti che a margine dell’incontro gli chiedevano dei sondaggi che vedrebbero la Lega dietro M5S e Fdi, Salvini ha commentato: "Io aspetto il voto perché il centrodestra vince. Dovrebbe essere preoccupato chi è all'opposizione perché perderanno. La Lega vincerà e per cinque anni avrà l'onore e l'onere di guidare il Paese. Dovrebbero essere preoccupati Letta e Di Maio".
Pasquino, 'stupido e intollerabile il gioco sulla testa del segretario del Pd'
"Il campo non è largo, ma non per colpa di Letta. Il gioco sulla testa del segretario è francamente stupido e intollerabile". Lo dice all'Adnkronos il politologo Gianfranco Pasquino, parlando di quello che potrebbe accadere al Partito democratico dopo le elezioni, soprattutto se le cose non dovessero andare bene. Il successore potrebbe essere Bonaccini? "Sfortunatamente - risponde - Bonaccini sembra essere fin troppo disponibile, non so con quali meriti".
"Io credo che il segretario del partito democratico ha fatto nel complesso quello che era possibile per costruire una alleanza. Il campo largo - afferma il professore emerito di Scienza politica a Bologna - era giusta come idea, la responsabilità è degli altri, Conte è destinato a perseguire i propri interessi personali. Con Calenda e Renzi non si può fare nulla perché sono assolutamente inaffidabili. E dunque il campo non è largo ma non per colpa di Letta".
Ma c'è un rischio di un cambio della segreteria in caso di vittoria elettorale del Centrodestra? "Non capisco l'utilità di pensare alla sostituzione del segretario adesso - risponde Pasquino - quando tutte le energie dovrebbero essere nella ricerca di innovazioni da proporre agli elettori e nella raccolta di voti, soprattutto da coloro che altrimenti si asterrebbero, che sono voti freschi e importanti. Il gioco sulla testa del segretario è francamente stupido e intollerabile, ma alcuni dentro il Pd pensano che sia l'unico gioco che sanno effettivamente praticare. Il problema sono loro, non Letta", conclude il politologo.
"Io credo che il segretario del partito democratico ha fatto nel complesso quello che era possibile per costruire una alleanza. Il campo largo - afferma il professore emerito di Scienza politica a Bologna - era giusta come idea, la responsabilità è degli altri, Conte è destinato a perseguire i propri interessi personali. Con Calenda e Renzi non si può fare nulla perché sono assolutamente inaffidabili. E dunque il campo non è largo ma non per colpa di Letta".
Ma c'è un rischio di un cambio della segreteria in caso di vittoria elettorale del Centrodestra? "Non capisco l'utilità di pensare alla sostituzione del segretario adesso - risponde Pasquino - quando tutte le energie dovrebbero essere nella ricerca di innovazioni da proporre agli elettori e nella raccolta di voti, soprattutto da coloro che altrimenti si asterrebbero, che sono voti freschi e importanti. Il gioco sulla testa del segretario è francamente stupido e intollerabile, ma alcuni dentro il Pd pensano che sia l'unico gioco che sanno effettivamente praticare. Il problema sono loro, non Letta", conclude il politologo.
Tajani, 'superbonus strumento utile'
"Il super bonus è uno strumento utile per far ripartire l'edilizia e quindi favorire l'occupazione. Chi ne ha abusato violando la legge va punito. Ma per colpa di pochi non si può mettere in difficoltà un intero settore". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.
Letta, 'chi vince governa, non ci saranno inciuci'
Dimenticatevi l'inciucio. Il segretario del Pd, Enrico Letta, dice a chiare lettere - nel corso di una iniziativa elettorale a Alessandria - che non c'è alcuna possibilità di rivedere le larghe intese come è avvenuto in questa legislatura. Ipotesi o fantasie che cominciano a circolare sui giornali. "La partita si gioca tra noi e il centrodestra. Chi vince governa, con il sistema uninominale non c'è la medaglia d'argento per chi arriva secondo", ha aggiunto il segretario Dem.
"Non facciamoci prendere la mano delle voci che si stanno facendo girare e che dicono: 'vincerà la destra, ma tanto poi litigheranno e allora si farà un governo tutti insieme'. Questa voce o idea non ha alcun senso. Il 25 settembre chi vince governa. Da parte nostra c'è la ferma volontà di vincere e di governare; se perdiamo staremo all'opposizione. Non ci saranno inciuci o operazioni non trasparenti che nessuno comprenderebbe", ha concluso Letta.
"Non facciamoci prendere la mano delle voci che si stanno facendo girare e che dicono: 'vincerà la destra, ma tanto poi litigheranno e allora si farà un governo tutti insieme'. Questa voce o idea non ha alcun senso. Il 25 settembre chi vince governa. Da parte nostra c'è la ferma volontà di vincere e di governare; se perdiamo staremo all'opposizione. Non ci saranno inciuci o operazioni non trasparenti che nessuno comprenderebbe", ha concluso Letta.
Salvini, rischio strage economica peggio di Covid
"L'emergenza che la politica dovrebbe risolvere adesso è una: bloccare gli aumenti di luce e gas. Per qualche altro segretario di partito non sono emergenza, l'Europa ne riparlerà a ottobre. Se non si mettono adesso 30 milioni di euro, noi avremo 1 milione di disoccupati da qui a ottobre, sarà una strage peggio del Covid". A dirlo è il segretario della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un evento a Milano. "Per la Lega -
ha aggiunto a margine - l'emergenza continua a essere la bolletta della luce e del gas. Continuiamo a chiedere agli altri partiti di darci una mano e firmare questo decreto bollette. Chi dice di no o rimanda non fa un buon servizio al Paese e non ama l'Italia. Non c'è più tempo da perdere. Se l'Europa non mette il tetto e non da' un contributo, il governo italiano ha il dovere di intervenire subito prima che sia un disastro peggio
del Covid. Mi stupisce chi non lo capisce". Secondo Salvini "ci si può dividere su altro ma non su un milione di posti di lavoro che rischia di saltare entro settembre. Non vorrei vincere le elezioni e avere un milione di disoccupati. Mi chiedo perché Letta dica no. Chi è in maggioranza mi dica come la pensa".
ha aggiunto a margine - l'emergenza continua a essere la bolletta della luce e del gas. Continuiamo a chiedere agli altri partiti di darci una mano e firmare questo decreto bollette. Chi dice di no o rimanda non fa un buon servizio al Paese e non ama l'Italia. Non c'è più tempo da perdere. Se l'Europa non mette il tetto e non da' un contributo, il governo italiano ha il dovere di intervenire subito prima che sia un disastro peggio
del Covid. Mi stupisce chi non lo capisce". Secondo Salvini "ci si può dividere su altro ma non su un milione di posti di lavoro che rischia di saltare entro settembre. Non vorrei vincere le elezioni e avere un milione di disoccupati. Mi chiedo perché Letta dica no. Chi è in maggioranza mi dica come la pensa".
Salvini, decreti sicurezza e abolizione Fornero
"Le prime cose che faremo, nel primo Consiglio dei ministri: reintroduciamo i decreti sicurezza e torniamo a difendere i confini. Il secondo provvedimento sarà cancellare definitivamente, azzerare, la legge più infame degli ultimi anni, la legge Fornero". A dirlo è il segretario della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un comizio a Milano. "Secondo stime della Cgil servono 1,3 mld, dove li prendo? Tagliando tutti gli sprechi del reddito di cittadinanza", ha aggiunto l'ex ministro.
Gelmini, del Pd ci occupiamo poco
"Del Pd ce ne occupiamo veramente poco. Siamo qui per commentare il nostro programma che va dal no alla patrimoniale al sì senza se e senza ma alle grandi opere, comprese Gronda e Terzo Valico, dal sì ai rigassificatori e termovalorizzatori, nonché a tutte le opere che servono per far crescere il Paese. Opere su cui il Pd, alleato con Fratoianni e Bonelli, farà fatica a dire sì". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, a Genova per incontrare i militanti del Terzo Polo. Gelmini ha risposto alle parole di stamane - sempre a Genova - del leader del Pd Enrico Letta e del ministro Orlando che definivano Calenda e Renzi due "Fabio Caressa" impegnati a commentare sempre il Pd
Salvini: la vittoria è a portata di mano
"A quindici giorni dalle elezioni la vittoria è a portata di mano". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in un comizio a Milano
Meloni: 'economia Italia non è messa bene, io non prometto miracoli'
''Vi devo dire che non siamo messi bene e non verrò qui a dirvi facciamo i miracoli, no... Abbiamo una condizione economica molto complessa". Giorgia Meloni parla in diretta social da Trento per un comizio elettorale e ribadisce la sua preoccupazione per la situazione dei 'conti' italiani che dovrà ereditare una volta arrivata a palazzo Chigi. In piazza c'è un gruppo che la contesta e la presidente di Fdi si rivolge proprio a loro per accusare la sinistra di aver portato il Paese in sofferenza: ''L'Italia è fanalino di coda di tutti i fattori macroeconomici, grazie agli amici di questi signori che hanno governato negli ultimi dieci anni...''.
Meloni continua il suo intervento e ogni tanto replica ai contestatori, che a un certo punto si fanno sentire di più e lei taglia corto: ''Strillate, strillate, non me ne può fregare di meno...".
Meloni continua il suo intervento e ogni tanto replica ai contestatori, che a un certo punto si fanno sentire di più e lei taglia corto: ''Strillate, strillate, non me ne può fregare di meno...".
Energia, Salvini: Pd-M5s non fanno per ostacolare cdx
"L'emergenza è oggi. In Italia c'è un governo in carica. Ho il sospetto che Pd e M5s non fanno nulla perché sanno che vincerà il centrodestra e vogliono ostacolarlo". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in un comizio a Milano.
Della Vedova: Italia protagonista in Europa
"I sondaggi sono voti virtuali, da oggi i voti si cercano e poi si conteranno i voti veri. Noi siamo in campo con il Pd e la nostra prospettiva e' tenere l'Italia protagonista in Europa, e non antagonista, liberale nell'economia e non protezionista e nazionalista come vorrebbero Salvini e Meloni". Lo ha detto a Matera, il leader di Piu' Europa Benedetto Della Vedova, a margine di un'iniziativa elettorale. "Un'Italia aperta sui diritti, su cui bisogna andare avanti e non indietro" ha concluso Della Vedova.
Gelmini: taglio cuneo fiscale aiuta famiglie e imprese
Taglio del costo del lavoro e detassazione di una mensilita' aggiuntiva. Sono questi, secondo quanto riferito dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, gli ingredienti per risolvere l'emergenza lavoro nel paese, secondo Italia Viva e Azione. "Di salario minimo il governo se ne stava gia' occupando. Sicuramente per noi, come punto fondamentale, c'e' la battaglia contro i contratti pirata e quei contratti improntati allo sfruttamento e non al rispetto delle persone - ha spiegato Gelmini, intervenendo a Genova, dove ha incontrato i militanti in vista del voto del 25 settembre - Al tempo stesso dobbiamo uscire dalla contrapposizione datori di lavoro-lavoratori e
tagliare il cuneo fiscale: il taglio del costo del lavoro e' indispensabile per far pagare meno tasse ai datori di lavoro e aumentare i salari che in questo paese sono bloccati da molti anni".
tagliare il cuneo fiscale: il taglio del costo del lavoro e' indispensabile per far pagare meno tasse ai datori di lavoro e aumentare i salari che in questo paese sono bloccati da molti anni".
Salvini: in primo cdm decreti sicurezza
"Primo Consiglio dei Ministri: riapproviamo i Decreti Sicurezza, torniamo a salvare vite e difendere i confini. Lo abbiamo già fatto, lo rifaremo. Dipende da voi!". Così in un tweet il leader della Lega, Matteo Salvini