Dal tetto al prezzo del gas, fino ai razionamenti energetici: ecco le proposte, e le principali differenze, tra gli schieramenti politici in vista del voto del 25 settembre
In tema di crisi energetica ci sono degli aspetti su cui le principali forze politiche si dividono, come mostrano anche i programmi dei partiti in vista delle elezioni del 25 settembre. Dal tetto al prezzo del gas, fino ai razionamenti energetici: ecco le principali differenze tra gli schieramenti (LO SPECIALE DI SKY TG24 SULLE ELEZIONI - TUTTE LE NEWS LIVE).
Tetto al prezzo del gas
Sulla possibilità di introdurre un tetto al prezzo del gas, il centrodestra dice sì, purché sia a livello europeo. Sì anche del Pd, sia a livello Ue che anche italiano. D’accordo il M5s sganciandosi dalla “speculazione della borsa di Amsterdam”. Il Terzo Polo dice sì a un tetto a livello europeo, però sganciando il prezzo del gas da quello delle energie rinnovabili.
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Rigassificatori galleggianti
Sul tema dell’utilizzo dei rigassificatori galleggianti, invece, il centrodestra non cita questa opzione nel suo programma, anche se alcuni esponenti si sono detti a favore. Per il Pd l’opzione può essere percorsa, se temporanea e coinvolgendo i territori. Il M5s non cita i rigassificatori galleggianti nel suo programma elettorale ma li ha dichiarati “accettabili” solo se "emergenziali e temporanei”. E il Terzo Polo? Quello che arriva da Azione e Italia Viva è un “Sì” e “il prima possibile”.
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Razionamenti energetici
Sui razionamenti, cioè sulla riduzione forzata dei consumi, il centrodestra è favorevole alla promozione dell’efficientamento energetico. Di efficientamento parla anche il Pd, secondo il quale serve un piano in questa direzione. Mentre per il M5s i razionamenti sono da evitare, così come per il Terzo Polo, a meno che non siano strettamente necessari. Da sottolineare, però, che in nessuno dei programmi politici si trova l’espressione “razionamenti energetici” che comunque si prospetta sempre più come una possibile realtà per il prossimo inverno.