Fratoianni: "Nelle prossime ore la nostra alleanza si confronterà". Il segretario Pd: "Si sceglie tra 2 idee alternative di Italia". Nel centrodestra Berlusconi torna a parlare di miracolo italiano. Per Meloni il momento delle decisioni non è adesso. Salvini: "Dopo tanti tecnici governo sarà politico". Conte lancia le parlamentarie M5s. Il Cdm ha approvato il Decreto Aiuti bis, Draghi: "Provvedimento di proporzioni straordinarie"
Calenda: nessun compromesso, serve chiarezza
Azione non è disposta a compromessi per ricomporre il dialogo con Si e Ev. "No - ha ribadito Carlo Calenda, ospite di Radio anch'io, su Rai Radio 1 -. Per Azione, la situazione più conveniente era andare da doli, ma avrebbe determinato la vittoria della destra a tavolino, senza partita. Non me la sono sentita, però ho chiesto condizioni molto stringenti a Enrico Letta, una lista precisa dell'Agenda Draghi, e che neanche un voto di Azione andasse a Di Maio o Fratoianni". Calenda ha spiegato che "è un patto elettorale con due leadership, quella mia e quella di Letta, distinte. Se non c'è chiarezza su cosa vogliamo fare non si va da nessuna parte. L'Agenda Draghi per noi è un perno irrinunciabile".
Berlusconi: Azione-Pd? Triste alleanza contro qualcuno
"Hanno fatto un accordo per impedire al centrodestra di governare, ma non ci riusciranno. Trovo triste una alleanza contro qualcuno o qualcosa, è un antico vizio di una sinistra da sempre divisa e povera di idee". Il leader di Forza Italia, SIlvio Berlusconi, ospite di Rtl 102.5, commenta così l'accordo tra Pd e Azione. "Calenda è stato ministro di due governi di sinistra ed è europarlamentare eletto nelle fila del Pd, il suo approdo naturale è la sinistra, ma non è importante occuparsi di lui: questa operazione serve per ingannare gli elettori moderati e convincerli ad andare col centrosinistra".
Berlusconi: 'non farò né presidente del consiglio né del Senato'
Berlusconi: mi candido? Non ho ancora deciso
Calenda: per noi agenda Draghi irrinunciabile
"No. L'operazione piu' conveniente sarebbe stata
andare da soli ma la destra avrebbe vinto a tavolino e non me la sono sentita, ho posto delle condizioni molto stringenti a Letta, se non c'è chiarezza su cosa vogliamo fare non si va da nessuna parte, l'agenda Draghi è un perno irrinunciabile". Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, a Radio anch'io su Radio uno alla domanda sulla possibilità di 'allentare' le sue richieste programmatiche a fronte di quelle di Verdi e Sinistra italiana. "Raccomando a Letta di restare su quello che lui ha detto, se l'agenda Draghi non è fondamentale non solo viene meno l'accordo con Azione ma anche il no al M5s". "Evitiamo di fare un minestrone perché non fa bene a nessuno".
Berlusconi: intesa Calenda-Pd per ingannare moderati
L'accordo tra Calenda e il Pd non danneggerà il centrodestra.
Lo dice Silvio Berlusconi a Rtl 102.5. E' una manovra, spiega, per "ingannare gli elettori moderati. Per portarli nel centrosinistra. Hanno fatto un accordo per impedire al centrodestra di governare ma non ci riusciranno".
Serracchiani: disponibili a lavorare a progetto con Verdi e SI
- "L'attuale legge elettorale non impone coalizioni ma richiede alleanze elettorali. Noi l'altro ieri abbiamo sottoscritto l'intesa con Azione e +Europa. Vorremmo fare lo stesso con Sinistra italiana ed Europa verde, così come puntiamo a coinvolgere anche le diverse esperienze del civismo". Dopo le tensioni con Verdi e Sinistra, Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera, delinea così il perimetro e le ragioni dell'alleanza: "Auspichiamo - dice in un'intervista al Corriere della Sera - di riuscire a mettere insieme soggetti del campo democratico e progressista in passato divisi". "La nostra disponibilità ad incontrarci per discutere con spirito costruttivo di un progetto comune è fuori discussione. Con Sinistra italiana ed Europa verde abbiamo già condiviso esperienze alle amministrative - aggiunge -. Insomma con loro c'è un lavoro che parte da lontano. Del resto, abbiamo una grande consonanza su alcuni temi fondamentali come il Green deal europeo ed abbiamo votato sempre insieme al Parlamento europeo. Ma per risolvere le questioni bisogna mettersi attorno a un tavolo e noi ci siamo". Siete stati troppo generosi sui seggi ad Azione? "Premesso che quella percentuale si applica dopo aver scomputato dal totale i collegi attribuiti alle altre liste, la nostra linea è presto detta: siamo in campo per vincere", risponde. Parlando del M5s di Conte, aggiunge: "Non vediamo quali possano essere le motivazioni che lo hanno spinto a cancellare in un colpo solo il governo e la collaborazione con noi. E ora anche questa reazione scomposta da parte sua".
Tajani (Fi): 'ogni tentativo di colpirci è fallito'
"Anche La Repubblica, pur sottostimandoci, conferma la crescita elettorale di Forza Italia. Ogni tentativo di colpirci è fallito. Gli elettori sono più affidabili di certi politici!". Lo scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, postando un sondaggio che dà Fi all'8,3%.
Bersani: a 70 anni darò una mano ma non mi ricandido
"E' una cosa normale, come il tempo che passa. Ho fatto 20 anni il parlamentare da ministro, da segretario e da deputato semplice. Penso che basti. Non abbandono la politica, ne' la compagnia, darò una mano in altre forme. A settant'anni consiglio a tutti di avere disponibilità e non aspirazioni". Lo afferma Pierluigi Bersani, esponente di Articolo 1 ed ex segretario del Pd al Corriere della Sera. "Dopo queste elezioni ci sarà un reset, si aprirà una fase nuova che io mi auguro di costruzione. Noi abbiamo alle spalle l'esperienza del governo Draghi che non era un'agenda, era una occasione di organizzare i campi della politica in condizioni di sicurezza per il Paese", prosegue. Quanto alle alleanze nel centrosinistra e al rapporto con il M5s
Bersani spiega: "Non faccio nessuno sconto ne' all'immaturità, ne' agli errori gravi del M5S, ma davanti a questa destra trovo irragionevole la fatwa politica e tecnica verso Conte". "Se andiamo per incompatibilità e veti non abbiamo compreso ne' la
legge elettorale, ne' quale destra abbiamo davanti".
Bersani spiega: "Non faccio nessuno sconto ne' all'immaturità, ne' agli errori gravi del M5S, ma davanti a questa destra trovo irragionevole la fatwa politica e tecnica verso Conte". "Se andiamo per incompatibilità e veti non abbiamo compreso ne' la
legge elettorale, ne' quale destra abbiamo davanti".
Crosetto: serve patto per bene paese, no demonizzazioni
"A settembre sul nostro Paese si abbatterà uno tsunami, con una prevedibile minore ricchezza reale del 10%. Vivremo momenti di difficoltà spaventosa", con rischi addirittura di conflitti sociali da guerra civile "non solo figurata, visto quanto cresce la rabbia". Per questo, serve uno sforzo di grande responsabilità da parte di tutte le forze politiche per evitare "demonizzazioni reciproche" che "non farebbero male a Meloni se vincerà", ma solo al Paese: "C'è bisogno di un patto. Senza il quale, a perdere saremmo tutti". Lo afferma Guido Crosetto al Corriere della sera. E' un modo per mettere al riparo la Meloni da possibili tempeste? "No, è un'analisi dei fatti. Mi faccia premettere: il compito principale di un partito conservatore in Italia oggi è far si' che non si perda il tessuto economico del Paese, la sua capacità manufatturiera e produttiva. Va reso questo Paese fertile per gli investimenti italiani e stranieri. E tutti sappiamo benissimo che servirà lo scudo della Bce per difendere i nostri titoli pubblici, come che si investirà il 2% annuale del Pil come previsto dal Pnrr". Queste garanzie non bastano? "Temo che messaggi chiari vengano sovrastati da altri allarmanti: sostenere che col centrodestra ci saranno chissà quali manovre di spesa o colpi all'impianto europeo getta discredito e fa danni solo all'Italia".
Dl aiuti, Guerra (Mef): 'taglio cuneo rimarrà a 1%'
"I conti sono in corso di definizione, non posso dare cifre sicure" e "il rilievo fatto dai sindacati per quanto riguarda il cuneo fiscale è giusto. Complessivamente quello che si dà in questa ondata con il taglio dei contributi è meno dei 200 euro dati una tantum a luglio, e questo fa pensare" ma "secondo me il taglio rimarrà all'1%". Lo ha detto Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all'Economia, ai microfoni di 'Rai Radio 1'.
Dl aiuti, Guerra (Mef): 'riflessione in corso ma coperta è abbastanza stretta'
"Credo che una riflessione sia in corso, perché alcune obiezioni dei sindacati sono fondate, ma la coperta è abbastanza stretta". Lo ha detto Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all'Economia, ai microfoni di 'Rai Radio 1'. "C'è la necessità - ha aggiunto - di focalizzarsi sui soggetti a basso reddito e a reddito fisso".
Dl aiuti: Bombardieri (Uil), 'da governo elemosina, scelte quantitative sono ridicole'
"Confermo il malcontento, e non è solo dei sindacati" ma "delle persone, dei lavoratori e dei pensionati che si aspettavano una risposta sull'inflazione che continua a correre. Quanto il governo aveva illustrato tempo fa andava nel verso giusto" ma "le scelte economiche quantitative illustrate ieri sono ridicole" e "le misure sono elemosina". Lo ha ribadito Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ai microfoni di 'Rai Radio 1', che aggiunge: "Spero che oggi nel Cdm si intervenga".
Dl Aiuti bis, dal taglio del cuneo fiscale alle pensioni: le misure previste e cosa cambia
Il decreto da 14,3 miliardi di euro, che dovrebbe essere licenziato oggi dal governo, contiene alcuni interventi mirati a sostenere il potere d’acquisto dei cittadini alle prese con l’inflazione. Fra i temi anche la proroga del taglio delle accise della benzina, il bonus 200 euro ai collaboratori sportivi e ulteriori interventi per le bollette. Insoddisfatti Cgil e Uil, parole positive invece dalla Cisl.
Dl Infrastrutture, ok definitivo alla Camera: ecco cosa prevede
Il provvedimento è stato approvato dal Parlamento. Le nuove norme mirano a una “trasformazione sistemica e integrata delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto, in linea con le politiche europee del Green deal”, ha spiegato il ministro Enrico Giovannini.
Meloni: "Squadra di governo in base a risultato"
"Da che mondo è mondo le squadre di governo si fanno in base al risultato elettorale". Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, commentando la proposta di Matteo Salvini di indicare la squadra di governo del centrodestra prima delle elezioni.
Conte: "Di Maio distratto da ricerca collocazione"
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio "mi sembra distratto per concentrarsi sulla formazione di un nuovo partito e sulla ricerca di una collocazione personale". Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte. "Lo smottamento del governo lo ha creato chi ha creato un partito e ha iniziato a cannoneggiarci", ha aggiunto.
Calenda: "Di Maio ha marchio inaffidabilità"
Sono contento dell'evoluzione di Di Maio ma è diventato una persona che ha un marchio di inaffidabilità. Bisogna usare la memoria, perché non possiamo essere il Paese del giorno della marmotta, non si può resettare tutto completamente. Questa è la grande battaglia: non dimenticare le cose". Così Carlo Calenda leader di Azione.
Calenda: "Se vinciamo cercherò di convincere Draghi"
"Il patto è fondato sull'agenda Draghi, se vinceremo le elezioni cercherò di convincere Draghi a rimanere. SE lui è disposto? Per come è fatto secondo me non lo dice nemmeno allo specchio dove si fa la barba la mattina". Così Carlo Calenda, leader di Azione.
Letta: "Nel centrodestra è un patto di potere"
Stasera Meloni a Salvini ha detto che i ministeri li trattiamo dopo il voto. Tra di loro è un patto di potere, hanno detto 'non ce ne frega niente delle distinzioni programmatiche, ci mettiamo insieme e poi vedremo'". Lo ha detto il leader dem Enrico Letta.