Nell'evento Sky TG24 anche un panel su Pnnr, Covid e sanità con ospiti il governatore della Lombardia, quello delle Marche Francesco Acquaroli e quello della Puglia Michele Emiliano, che dice: "Senza la protezione civile sarà più difficile gestire la pandemia, ma di fatto non cambia nulla"
"Tra breve dovremo ricominciare a fare vaccini e dobbiamo tenere in piedi le strutture in stand-by. Senza la protezione civile sarà più difficile, ma di fatto non cambia nulla". È questo il pensiero del governatore della Puglia, Michele Emiliano, che ospite all'evento di Sky TG24 Live In Bari, ha parlato di cosa cambierà a livello Covid-19 con la fine dello stato di emergenza durante un panel con il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, e quello delle Marche, Francesco Acquaroli (LIVE IN BARI, LA DIRETTA - IL PROGRAMMA E GLI OSPITI - IL TEATRO DI LIVE IN). "Io voglio solo aggiungere che non è finito tutto e noi dobbiamo continuare a stare attenti", ha detto Fontana. "Bisogna individuare delle regole minime dalle quali non derogare mai, come la mascherina al coperto. Temo che dovremo portarcela avanti finché il virus non sarà sconfitto". Anche Acquaroli ha invitato alla cautela: "Già abbiamo visto nelle stagioni primaverili un abbassamento del numero dei contagi, ma quello che la pandemia ci lascia è una visione drammatica . Noi abbiamo un numero enorme di ruoli da ricoprire e servizi da garantire. Il Pnrr ci dà un'opportunità, ma abbiamo la necessità di andare a creare una risposta efficace a questo gap di personale che rischia di lasciare in grave difficoltà i sistemi regionali".
Il problema legato alla spesa dei fondi
Durante il panel si è parlato anche delle difficoltà che alcune Regioni meridionali hanno nello spendere i soldi che ricevono. Il governatore della Puglia ha detto che questo non è un problema che riguarda la sua Regione e ha parlato, più in generale, della necessità di riequilibrare il meccanismo delle risorse con il livello assistenziali delle prestazioni. Poi però ha fatto una precisazione: "Se il Sud non spende, non è che il fratello ricco [il Nord] se li riporta a casa. Non funziona così. Al massimo la Puglia andrà ad aiutare la Campania, la Sicilia, ma non è che rimandiamo indietro i soldi".
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Opportunità e problemi del Pnrr
Secondo il governatore delle Marche non bisogna esacerbare la competitività tra i vari territori e ognuno di questi ha necessità diverse, motivo per cui "se c'è una priorità, non può essere una difficoltà burocratica a ostacolarla". Secondo Acquaroli, il Pnrr deve servire a costruire un'Italia migliore e a far sì che il livello dei servizi sia buono ovunque ci si sposti. Più critico il governatore della Lombardia, che ha lamentato il raggio d'azione limitato degli enti locali: "In Lombardia arriveranno 9 miliardi di euro, noi gestiremo solo sanità e housing sociale (meno di 2 miliardi)", ha detto, aggiungendo che, secondo lui, bisogna valutare "se con nuove emergenze, non valga la pena riscrivere il Pnrr".
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L'impatto della guerra in Ucraina sul settore manifatturiero
In chiusura del panel, si è parlato anche delle conseguenze del conflitto in Ucraina sul commercio. "Nella nostra regione, il manifatturiero è stato fortemente colpito, soprattutto il calzaturiero, con fatturati dimezzati", ha detto Acquaroli sottolineando come i problemi non si possano risolvere dall'oggi al domani. "Le imprese oggi vedono di nuovo l'incubo di non riuscire a pagare i fornitori e i dipendenti e abbiamo difficoltà anche coi magazzini. Ci potrebbe essere un futuro ridimensionamento della produzione quindi noi chiediamo l'attenzione del governo e dell'Ue perché rischiamo una crisi in settori strategici".