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Montagna, ok del governo a nuove misure per incentivi e sviluppo

Politica

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, ha approvato il disegno di legge per la montagna. Con misure organiche finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l’opportunità di diventare sempre più una risorsa per il Paese.

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Via libera del governo, ora la parola passa al Parlamento. Il disegno di legge sulla montagna, approvato dal consiglio dei ministri introduce una serie di misure per le zone montane, con il triplice obiettivo di favorire lo sviluppo, sostenere la ripresa e contrastare lo spopolamento. Un  testo unitario e sistematico con interventi normativi per la riduzione delle condizioni di svantaggio dei Comuni montani.

Classificazione dei Comuni e strategia nazionale per la montagna

Il disegno di legge regolamenta l’individuazione dei Comuni montani e disciplina i parametri ulteriori per accedere agli incentivi e ai sostegni previsti.Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, attraverso la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.

La SNAMI verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) - in cui confluiscono le risorse del Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani - per il quale l’ultima legge di bilancio ha previsto lo stanziamento di 100 milioni per il 2022 (prima erano 29,5 milioni) e 200 milioni a decorrere dal 2023. Il cospicuo incremento dei fondi preesistenti garantirà la copertura delle misure agevolative previste.

Sanità di montagna

Sono previste forme di incentivazione a favore dei medici e degli operatori socio sanitari che prestano la propria attività lavorativa nei Comuni montani. In particolare, si riconosce l’accesso preferenziale alla posizione di direttore sanitario ai medici che hanno esercitato la propria attività nei territori di montagna.

È inoltre riconosciuto un credito d’imposta a favore di medici e operatori socio sanitari che, per fini di servizio, prendono in locazione o acquistano un immobile ad uso abitativo nei Comuni montani destinatari di tale agevolazione.

Scuole di montagna

Sono previste misure di agevolazione e premialità per gli insegnanti che prestano servizio nelle aree montane. In particolare, vengono introdotte forme di incentivazione, anche in termini di punteggio di servizio, a favore dei docenti a tempo determinato delle scuole di montagna di ogni ordine e grado. Ai docenti di montagna è inoltre riconosciuto un credito d’imposta per la casa, alle medesime condizioni previste per i medici e gli operatori socio sanitari di montagna.

Servizi di telefonia mobile e accesso a internet

Sono incentivati la copertura dell’accesso ad internet in banda ultralarga e gli interventi sulle infrastrutture idonei a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile. Vengono rafforzate ulteriormente le misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e vengono coinvolti anche territori esclusi dal Pnrr.

Incentivi agli imprenditori agricoli e forestali

Si riconosce un contributo, sotto forma di credito di imposta, agli imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei Comuni montani e che investono in pratiche benefiche per l’ambiente ed il clima.  Tali pratiche, per gli imprenditori agricoli sono da individuarsi con un decreto del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, mentre per gli imprenditori forestali consistono nella diversificazione delle colture, nel mantenimento o introduzione di aree di interesse ecologico e nel mantenimento dei prati permanenti.

Misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”

Si introduce un credito d’imposta, per i primi tre periodi contabili, per le piccole e microimprese che intraprendono la propria attività nei Comuni montani destinatari di tale forma di agevolazione e in cui il titolare o almeno uno degli esercenti non abbia compiuto 36 anni di età.

“Io resto in montagna”

La misura è tesa ad incentivare la residenzialità in montagna. A tale scopo è riconosciuta, in favore dei contribuenti che non hanno compiuto quarantuno anni di età, una detrazione dall’imposta lorda superiore a quella ordinariamente prevista con riferimento agli interessi passivi pagati per mutui contratti per l’acquisto dell’abitazione principale. La detrazione è riconosciuta nei Comuni montani con popolazione residente non superiore a 2.000 abitanti destinatari di tale forma di agevolazione.