Al centro del dibattito disagio giovanile e il rapporto tra adolescenti e adulti. Con Nicola Zingaretti, Don Claudio Burgio, Gabriele Muccino e Francesca Reggiani
Torna “A cena da Maria Latella”, il dinner talk di Sky TG24 che porta il dibattito intorno ad una tavola imbandita. Il tema della puntata è il disagio psicologico, che la pandemia ha acutizzato, con particolare attenzione alle fragilità e ai disturbi che colpiscono bambini e adolescenti, approfondendo anche il modo in cui gli adulti affrontano il problema: la cronaca infatti troppo spesso racconta dì minorenni che bullizzano, ragazze che subiscono violenza dai coetanei o che, al contrario, sono protagoniste di azioni violente.
Ospiti della cena conviviale, organizzata dalla “padrona di casa” Maria Latella, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, Don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano e fondatore della Comunità per minori in difficoltà Kayròs, il regista Gabriele Muccino e l’attrice e comendian Francesca Reggiani.
Nicola Zingaretti parla di un’iniziativa della Regione Lazio che ha stanziato “11 milioni di euro di investimento per la ricostruzione delle reti di presa in carico dal punto di vista psicologico delle condizioni di disagio che riguardano soprattutto i giovani”. Prima della pandemia “non è che stessimo molto bene dal punto di vista psicologico, ma è evidente che il covid ha accentuato tutto. Se non c’è una rete pronta ad accogliere tante storie individuali o personali, quelle storie continuano a vivere in solitudine e, se vivono in solitudine, peggiorano. È un investimento importante per ricostruire una rete di distretti nelle scuole e sostenerle perché ci siano dei veri servizi”.
Don Burgio, che con la sua associazione ha aiutato anche il rapper Baby Gang, recentemente arrestato per rapina e poi scarcerato, prova a spiegare il disagio dei giovani proprio con le parole di una canzone del rapper: “I ragazzi di oggi sono veramente poco empatici, Baby Gang in una sua canzone, intitolata ‘Treni’, dice esattamente questo: non so dirti ‘Ti amo perchè nessuno me lo ha mai insegnato”.
Muccino ricorda la sua infanzia, molto più contemplativa, in cui uno dei passatempi preferiti era dare da mangiare ai colombi che aveva nella casa di famiglia di Monterosi: “Da bambino avevo dei colombi, ne avevo tanti perché mi affascinava il fatto che fossero monogami, che non perdessero mai l’orientamento. Se si prende una coppia di colombi monogami, si prende il maschio, lo si mette in una scatola lo si porta lontano e lo si libera, lui dopo quattro ore è di nuovo a casa. Questa cosa è affascinante. È l’unico uccello di cui l’uomo ancora non capisca come riesca a trovare la rotta in così pochi secondi”.
Nel descrivere il gap tecnologico che separa giovani e adulti, Francesca Reggiani racconta con una gag divertentissima un contrattempo vissuto col servizio di home banking, quando al telefono l’operatrice le ha comunicato che prima di iniziare qualsiasi operazione avrebbe dovuto indicare le quattro cifre della data “per lei indimenticabile”, comunicata alla banca un anno e mezzo prima. “Le ho provate tutte, io, i miei figli, i cani, la morte di John Lennon, la nascita del Mahatma Gandhi. Alla fine ho dovuto rifare tutto”.
“A cena da Maria Latella”, prodotto da Level 33 per Sky TG24, è il programma che trasforma gli ospiti in commensali. Lontano dalle poltrone degli studi tv, il programma prende vita tra le mura domestiche, in un clima cordiale e rilassato. Ad accogliere gli ospiti - protagonisti della politica, dell’economia, dell’industria e della cultura - Maria Latella, che, tra una portata e l’altra, li guida tra i più importanti temi della politica e dell’attualità, proposti sempre attraverso un taglio approfondito e originale. La cifra del programma è quella di proporre un dibattito sempre profondo e stimolante, con uno stile però più disteso rispetto ai classici talk e più vicino a quello di una cena tra conoscenti.