Uno dei fondatori della Lega e presidente della Consulta contro il Caporalato si è espresso sulla situazione del partito e del suo leader
"Giorgetti che è il più democristiano dei leghisti ha ragione: serve che la Lega aderisca al Ppe (Partito Popolare Europeo). Converrebbe anche a Salvini, che potrebbe prendere il posto di Silvio Berlusconi". A parlare è Roberto Maroni tra i fondatori della Lega e presidente della Consulta contro il Caporalato, in un’intervista a ‘La Repubblica’: "Così potrebbe diventare il leader di un centrodestra moderato in Italia in grado di dialogare con i partiti di centro che non hanno tanta forza. Lasciando a Giorgia Meloni il ruolo della destra".
"Salvini ascolta solo gli yes man"
"Mi sembra che Salvini dia troppo poco ascolto a quelli che non la pensano come lui. Ascolta solo gli yes man di cui si circonda. Sono convinto che su questo terreno si possa recuperare. A patto che Salvini si rimetta ad ascoltare le sezioni, gli imprenditori, la gente. E quelli come Giorgetti che lo criticano, ma sanno fare politica", continua Maroni.
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Sul presidente della Repubblica
Sulla corsa al Colle, il politico di Varese ha le idee chiare: "Draghi deve restare a fare il premier almeno fino alle Politiche del 2023. La sua salita al Quirinale farebbe perdere troppo tempo tra consultazioni e il resto. Ci costringerebbe a rinunciare all'utilizzo dei fondi del Pnrr che poi dovremmo restituire. L’Europa non fa sconti. Berlusconi? Con tutto il bene che gli voglio, ed essendo uno che gliene vuole davvero tanto, gli consiglio di ritirare la sua candidatura per non cadere nella trappola".