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M5s, Di Maio: "Non è semplice, ma troveremo la soluzione per ripartire"

Politica

L'apertura alla mediazione di Beppe Grillo per ricucire il rapporto con Giuseppe Conte sembra aver dato una tregua alla crisi interna nel Movimento. Ottimista il ministro degli Esteri. Diversi membri dell’esecutivo negano che lo scontro possa avere ripercussioni sulla tenuta del governo Draghi

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Lo scontro interno nel M5s sembra essere arrivato a una tregua tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Sulla crisi del Movimento, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando da Sorrento, ha commentato: "È un momento molto delicato, proprio per questo credo che si debba parlare pochissimo e lavorare per una soluzione comune. Io ci credo, non è semplice ma troveremo una soluzione comune per far ripartire questo progetto il prima possibile". Di Maio ha aggiunto di augurarsi che "si possa completare la legislatura perché altrimenti l'Italia apparirà agli altri Paesi non credibile e non affidabile".

Di Stefano: ci rialzeremo ancora una volta

Tra i tanti esponenti del M5s che hanno commentato gli ultimi sviluppi, Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, ha spiegato: "Questa mattina mi sento leggermente più sereno perché qualcosa, piano piano, si sta muovendo. So che la gente chiamata a mediare ha a cuore quanto me il futuro del M5s e del progetto Conte, e quindi voglio dirvi una cosa: noi non molliamo mai. Ci rialzeremo ancora una volta e dimostreremo a tutti, ancora, chi siamo e cosa vogliamo per la nostra Italia".

Le ricadute sul governo

Si valutano i possibili impatti dello scontro nel M5s sulla tenuta dell’esecutivo. Il viceministro dell'Economia Laura Castelli, rispondendo a una domanda sulle ricadute della crisi sul governo, ha minimizzato: "Zero conseguenze". Ottimista anche il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti: "Dopo la guerra c'è sempre la pace quindi non credo che influirà sul governo".

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La mediazione tra Grillo e Conte

Dopo giorni di botta e risposta che sembravano presagire a una rottura, nella giornata di ieri Beppe Grillo ha aperto alla mediazione e ha annunciato la nomina di un comitato di 7 componenti per studiare modifiche allo Statuto M5s che siano "in linea con i principi e i valori della nostra comunità". Ne faranno parte anche Luigi Di Maio, Roberto Fico e Vito Crimi e i tempi per arrivare a una conclusione saranno "brevissimi". L'apertura di Grillo è l'effetto del lavoro dei pontieri che hanno continuato a lavorare per evitare la scissione. Fonti vicine a Conte riportano soddisfazione per il tentativo di mediazione, ma l’ex premier vorrebbe che restino fermi alcuni principi fondamentali su cui si è già espresso con chiarezza.

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