Il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza Regioni: "L'incidenza dell'epidemia si sta abbassando di molto in tutta Italia. L’Rt sembra salire ma è sempre sotto l’1, la curva è molto meno ripida, importante tenerlo sotto l’1, significa che stanno diminuendo i contagi". Poi lancia un appello: "Battaglia per le riaperture, ma per arrivare a una condizione di sicurezza bisogna far sì che gran parte della popolazione sia protetta coi vaccini. Ci sono, importante ampliare target per adesioni"
In Italia si assiste a un "abbassamento molto netto" dell'incidenza dei contagi da coronavirus. "L’Rt sembra salire ma è sempre sotto l’1, la curva molto meno ripida, è importante tenerlo sotto l’1, significa che stanno diminuendo i contagi". E da lunedì 10 maggio, partono le prenotazioni per i vaccini per gli over 50 in tutta Italia, come disposto dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. "E' utile - dice Fedriga -, le Regioni si sono organizzate per fare moltissimi vaccini. La struttura commissariale sta lavorando bene, ci serve un tassello importante: le adesioni. Aprire il target è importante perché si rischia un rallentamento non per mancanza di dosi ma perché manca chi vaccinare. Quando nelle prossime settimane si deciderà di ampliare ancora il target, le adesioni saranno di più, quindi invito a chi è ora nel target di aderire per evitare poi di aspettare". Lo ha detto a Buongiorno su Sky TG24 Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza Regioni (COVID, AGGIORNAMENTI - SPECIALE).
"Investire sulla campagna vaccinale per non tornare a restrizioni"
"Sto facendo una battaglia sulle riaperture - continua Fedriga - ma per arrivare a una condizione di sicurezza, bisogna far sì che gran parte della popolazione sia protetta coi vaccini. Gli ospedali erano pieni, oggi per fortuna sta diminuendo la richiesta di ospedalizzazione. E’ il tempo di investire sulla campagna vaccinale per non tornare a settembre alla stessa situazione di un anno fa".
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"Superare indice Rt per evitare una visione distorta"
Fedriga segnala anche la necessità di modificare i parametri che determinano il colore delle zone e, di conseguenza, le misure di contrasto alla diffusione del virus. "La prima cosa che deve essere superata oggi è l’Rt - spiega il presidente della Conferenza Regioni - quando c’è un’incidenza bassa c’è il rischio che pochi contagi possano far schizzare l’Rt. Una cosa è passare da 2.000 a 4.000 contagi, una cosa da 4 a 18. In quest’ultimo caso l’Rt è più alto, ma la situazione è completamente differente dalla prima. Sarebbe un indicatore importante l’Rt ospedaliero: fa capire se aumentano o diminuiscono le richieste di ospedalizzazione. Non bisogna avere una visione distorta che può far danni. I parametri bisogna rivederli rispetto alla situazione contingente del Paese".
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"Allo studio seconda dose in vacanza"
"Avremo un confronto come Regioni con il commissario Figliuolo" per verificare la possibilità che a una persona vaccinata con la prima dose possa essere somministrata la "seconda dose in vacanza. Stiamo vedendo se è possibile organizzare questo, stiamo lavorando ma siamo di fronte alla campagna più grande della storia dell'umanità. Molte cose si possono risolvere, altre sono molto difficili, qualche disagio può esserci", aggiunge Fedriga.