Prove di accordo strutturale tra i due partiti. Un passaggio che si innesta con la sempre più probabile sostituzione dei capigruppo Delrio e Marcucci con due esponenti donne del partito, più lontane da Matteo Renzi. Al centro dell'incontro anche il possibile ingresso del M5s nel gruppo europeo S&D
Prove di alleanza strutturale tra Pd e M5s. Il passo in avanti nella collaborazione tra i due partiti è emerso nell'incontro di oggi tra il neo segretario dem Enrico Letta e Giuseppe Conte. "Si apre un cantiere dobbiamo lavorare per creare la giusta sinergia e nel nuovo M5S il PD sarà sicuramente un interlocutore privilegiato" - ha detto l'ex premier - "Chi va da solo è meno efficace e, a partire dalle prossime amministrative, c'è la volontà di confrontarci per trovare soluzioni più efficaci". Conte ha anche auspicato di poter "ricomporre amichevolmente" sul tema della piattforma Rousseau: "Non vedo perché oggi si debba decidere di non usare più Rousseau, ci sono ruoli e pretese da chiarire, spero di comporre amichevolmente".
Ipotesi ingresso del M5s nel gruppo europeo S&D
L'incontro Conte-Letta rappresenta un tassello verso la nuova linea decisa per i democratici, in cui si innesta anche la questione della sempre più probabile sostituzione dei capigruppo Delrio e Marcucci con due esponenti donne del partito, due figure più lontane da Matteo Renzi. Obiettivo di Letta è allargare la coalizione sull’asse del centrosinistra e fare quadrato internamente tra coloro che sostengono il nuovo corso Pd.
Dopo l’incontro con Conte per allargare la coalizione, facendo diventare l’alleanza tra i due partiti strutturale, sul tavolo c’è anche l’ipotesi di un ingresso del M5s nel gruppo europeo Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici.